Suicide Fairy

"Feminist as fuck"

Solo una giovane, ribelle anima punk, travestita da hippie, innamorata di due decadi ormai troppo lontane. Perennemente abbigliata con un look molto fuori tempo massimo, che spazia dalle corone floreali ad un leather jacket da far invidia allo stesso Fonzie. Inguaribile nostalgica, con tutta probabilità spedita sulla terra nella generazione sbagliata, con una passione tendente al patologico per il rock 'n roll (lungi da me, tuttavia, disdegnare il metal), la scrittura, l'universo di Harry Potter, le canzoni dei classici Disney (rigorosamente imparate a memoria), il ciuffo fornito di gel di Alex Turner, riprodurre al basso cover più o meno ascoltabili di brani più o meno leggendari e i capelli tinti, attualmente di verde. Oh, e i quadri con le piante. E i denti di leone.

Per proseguire questo percorso nel mio stravagante mondo, occorre munirsi di un ticket to ride. Si prega di esibirlo all'ingresso, dove vi sarà consegnato un Mantello dell'Invisibilità, con il quale attraversare senza alcun pericolo la sala del Trono di Spade, senza che la regina Cersei ordini che le venga portata la vostra testa. Raggiungete, quindi, la locanda dei Tre Manici di Scopa, dove vi verrà servita della pasta al burro, a mezzanotte, con un contorno di olive, ma solo se avrete letto accuratamente l'Oroscopo attraversando Abbey Road. O, se preferite, è possibile ordinare una pizza gourmet, in piedi alla fermata del tram. Vi ricordo, inoltre, che questa sera la  rivoluzione non passerà in tv. Dalla stanza più remota della torre più alta si gode di un'ottima vista sul festival di Woodstock. 
Vi auguro una felice permanenza, che Hendrix sia con voi.

P.S. non badate al nome particolarmente creepy, in realtà è dato da un episodio che denota abbastanza dettagliatamente la mia mancanza di neuroni.