Lake-33

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Alexis e Astoria non si erano fatti sentire in quelle ultime ore e Draco ne fu immensamente grato, prima di addormentarsi poggiava lo sguardo sul libro che Hermione gli aveva regalato a Natale.
Si stava innamorando di lei lentamente, quasi come se stesse affondando in un sonno profondo e questo lo stava stupendo. Allungò il braccio ma non la sentì accanto a lui, aprì gli occhi velocemente e si guardò intorno trovando un bigliettino sul suo cuscino.

"Ti avevo avvisato. Ti conviene sbrigarti il ghiaccio sta per sciogliersi.
AG."

"Draco!"
-Granger dove sei?-
"Non lo so, c'è un bosco e sono in mezzo a un lago! Fa presto, ho freddo"
-Arrivo Granger, non muoverti-

Si alzò di scatto prima di rivestirsi velocemente e correre verso le sue stalle, con un colpo di bacchetta sellò Orion il suo fidato purosangue nero e lo cavalcò fino ai boschi che circondavano il Manor. Quando era bambino per sfuggire alle punizioni del padre si nascondeva in quella radura lontano da occhi indiscreti e lì osservava l'immenso lago che si apriva tra gli alberi.
Aveva promesso a se stesso che non sarebbe mai più tornato lì, non dopo la morte di Sally, la figlia di Doholov che era sfortunatamente annegata in quel lago alla tenera età di tre anni per uno sfortunato incidente.
La terra e gli alberi erano completamente bianchi, nulla poteva essere più bello dello spettacolo che gli stava davanti in quel momento tranne che una figura al centro del lago che tremava vigorosamente.
Hermione.
Indossava un abito bianco, lungo ma le braccia erano scoperte, stava gelando.
Si fermò con il suo cavallo proprio sulla sponda del lago e la osservò.
"Non posso muovermi, il ghiaccio si distrugge se provo a camminare."
-Sto per venire a prenderti-
Le ali bianche erano così candide da confondersi con la neve retrostante ma proprio quando provò a spiccare il volo un incantesimo gli sfiorò la spalla facendolo voltare.
«Non posso crederci, sei venuto. Per lei, una sudicia Mezzosangue!» Astoria Greengrass coperta da un grosso mantello di cotone e velluto camminava verso di lui con un ghigno maligno in volto.
«Non ti ammazzo ora solo perché devo prendere la Granger, ma sta pur certa che non appena lei sarà al sicuro ti farò a pezzi.» parlò in tono minaccioso mentre i suoi occhi si tingevano di nero e la voce gli si faceva più roca.
«Oh allora devo far sì che lei non stia al sicuro per un po'. Diffindo!» esclamò puntando la bacchetta verso Hermione, fu una questione di qualche secondo e la vide sparire sotto il ghiaccio e il suo cuore si fermò per la paura.
Tentò di nuovo di spiccare il volo ma delle catene gli bloccarono le caviglie impedendogli i movimenti.
«Così sarebbe troppo facile Draco.» disse camminando verso di lui prima di accarezzargli la mano.
Il biondo in preda alla rabbia fece uscire due palle di fuoco dalle sue mani gettandole sulle catene che lo tenevano imprigionato al suolo e con un gesto veloce afferrò per il collo Astoria scaraventandola sei alberi più lontano facendole perdere i sensi.
Alexis scoppiò a ridere uscendo dal suo riparo dietro una delle grandi querce.
«Oh Draco, la tua dolce ragazza affogherà e tu non potrai far niente per salvarla.»
Cominciò un duello di incantesimi non verbali in modo che entrambi avessero un po' di vantaggio sull'altro. Draco però aveva perso la pazienza e con tutta la forza che aveva sbatté le sue ali facendo sì che un forte vento scaraventasse contro il tronco di un albero Swelyn liberandosi finalmente di lui.
Spiccò il volo arrivando nel punto esatto in cui la Grifondoro era scomparsa e cominciò disperato a cercarla.
-Dove sei Mezzosangue?-
Sentiva il suo cuore sempre più debole e la paura si impossessò di lui fino a che non vide un lieve movimento poco lontano da lui e senza pensarci due volte cominciò a dare forti pugni contro al ghiaccio fino a vederlo rompersi sotto le sue nocche, l'afferrò da sotto le braccia e la tirò fuori spaventato a morte.
Si tolse il mantello e lo avvolse intorno alle sue spalle prima di sollevarla tra le braccia e volare in direzione del suo cavallo.
-Resisti Granger, siamo quasi a casa- Le sussurrò mentre cavalcava attraverso gli alberi.
«Siamo a casa.» scese dal cavallo continuando a tenerla tra le braccia, tremava violentemente nonostante fosse avvolta nel suo mantello caldo, una volta dentro ignorò gli sguardi spaventati dei presenti e si diresse verso la sua stanza, la spogliò facendole indossare un suo maglione per far sì che stesse calda e poi la mise a letto.
«Polly!»
La piccola elfa apparì al centro della stanza e con i suoi immensi occhi osservò il suo padrone in attesa dei suoi ordini.
«Porta altre due coperte, accendi il camino e tieni al caldo una cioccolata per quando Hermione si sveglierà»
«Sì, signore»
Sparì velocemente facendo tutto quello che gli era stato ordinato.
«Draco» guardò la ragazza stesa nel letto pallida come la porcellana e istintivamente le accarezzò la fronte.
«Sono qui Hermione» sussurrò lasciandole un bacio tra i capelli prima di scendere in salone per poterle prendere qualcosa da mangiare.
«Cosa le è successo Draco?» chiese Narcissa vedendolo entrare nella stanza con il viso sconvolto mentre Daphne e Harry cercavano di ascoltare.
«Astoria e Alexis sono riusciti ad entrare in casa, l'hanno rapita e fatta cadere nel ghiaccio. C'è mancato davvero poco e...se non fossi arrivato in tempo lei adesso sarebbe morta» la bionda capì lo stato d'animo del ragazzo e si avvicinò a lui
«Non è colpa tua Draco, loro vogliono solo il potere e tu in questo non c'entri niente.»
«Loro vogliono il mio poter Daph, se- sospirò affranto prima di continuare- se solo non fossi mai stato un Veela lei adesso starebbe bene.»
«Se tu non fossi mai stato un Veela non vi sareste mai avvicinati, non sono del tutto negativi questi poteri no?»
Il biondo rimase in silenzio e sospirò poco convinto, annuì e risalì le scale tornando dalla ragazza che dormiva ancora nel suo letto.

No One Here Gets Out Alive|| DramioneWhere stories live. Discover now