***"Oh Godric! Oh Godric!"-disse Elisabeth mentre correva verso i dormitori maschili. "Non può essere!".
Aprì la porta e si diresse verso il letto di Harry. Iniziò a scuoterlo per farlo svegliare.
"Harry! Harry, svegliati porca miseria!". Il ragazzo sobbalzò nel trovarsi la figura della propria ragazza davanti, prese gli occhiali dal comodino e la guardò."Elisabeth, che ci fai qui? Se ti trovassero saresti in seri guai". Lei non gli prestò attenzione e gli passò la mappa del Malandrino. "Che cosa c'è che non va?".
"Aprila"-disse e lui la aprì dopo aver detto la formula-"leggi questo nome"-indicò.
"Peter Minus... Peter Minus!"-realizzò e lei dovette tappargli la bocca in modo che non svegliasse gli altri.
"Ma non può essere lui. Minus è morto"-si alzò dal letto.
"Lo so, ma preferisco controllare per sicurezza".
***
"Spegni subito quella luce!"-disse uno dei quadri mentre andavano verso il punto in cui era segnata la presenza di Peter Minus.
"A quanto pare la nostra presenza non è molto gradita"-rise Elisabeth.
"Scusi"-si scusò lui per poi tornare ad illuminare la mappa. "Peter Minus"-lesse lui la figura che si stava avvicinando sempre di più in quella direzione.
"Harry, si sta avvicinando sempre si più"-gli fece notare, vedendo che aveva velocizzato il passo.
"Ah!"-disse Harry prendendosi un colpo.
"Cavolo, allora la mappa non funziona, dice che era qui ma non c'era nessuno".
"Attenti ragazzi!"-urlò un quadro
"Qui vogliamo dormire".
"Proprio così".
"Oh no, si sta avvicinando Piton". L'inconfondibile nome del professore si faceva sempre più vicino. Avrebbero potuto fuggire, ma avrebbero solo peggiorato le cose.
"Potter, Black"-disse il professore, puntandogli la bacchetta contro-"Che cosa fate e zonzo per i corridoi di notte? Anzi forse è meglio se non me lo dite".
"Siamo sonnambuli"-disse Harry, prendendo come scusa la prima cosa che gli venne in mente.
"Entrambi?"-i due annuirono-"È incredibile quanto assomigliate ai vostri padri, anche loro erano estremamente arroganti, si pavoneggiavano per il castello".
"Mio padre non si pavoneggiava e neanche noi"-rispose Harry-"Ora se non le dispiace, potrebbe abbassare la bacchetta" -lui la abbassò un po'.
"Le tasche: vuotale, ho detto le tasche, vuotale"-ordinò, Harry non potè fare altro che tirare fuori la mappa-"che cos'è?".
"Una pergamena di riserva"-rispose Elisabeth-"Con tutti i compiti che ci dà ogni momento libero è buono per portarsi avanti".
"Davvero? Aprila"- e lui l'aprì. "Rivela i tuoi segreti"-disse puntando la bacchetta sulla mappa e cominciarono ad apparire le scritte-"leggila".
Come se una mano invisibile vi scrivesse, alcune parole apparvero sulla liscia superficie della mappa:"Il signor Lunastorta porge i suoi ossequi al professor Piton e lo prega di tenere il suo naso mostruosamente lungo lontano dagli affari altrui".
Piton s'irrigidì. Elisabeth nascose il viso dietro la spalla di Harry o avrebbe rischiato di ridergli in faccia. Ma la mappa non si fermò lì. Sotto la prima frase ne apparve un'altra:
"Il signor Ramoso è d'accordo con il signor Lunastorta, e ci tiene ad aggiungere che il professor Piton è un brutto idiota".
"Oh, non so chi siano questi signori, ma li adoro"- pensò Elisabeth.
E c'era dell'altro... "Il signor Felpato vorrebbe sottolineare il suo stupore per il fatto che un tale imbecille sia diventato professore".
Harry chiuse gli occhi sorpreso. Quando li riaprì, la mappa concluse:
"Il signor Codaliscia augura buona giornata al professor Piton, e gli dà un consiglio: lavati i capelli, sporcaccione"."Brutti insolenti"-disse Piton. Harry e Elisabeth aspettarono l'esplosione.
Qualche angelo doveva aver ascoltato le loro preghiere, poiché la figura di Remus Lupin si fece spazio nel buio, apparendo accanto a loro, proprio in tempo per salvarli da quella spiacevole situazione.
"Professore"-disse a mo' di saluto.
"Bene, bene, Lupin"-si sorprese-"Fuori per una passeggiatina al... chiaro di luna,vero?".
"Harry, Elisabeth, state bene?"-chiese ignorando Piton.
"Questo resta da vedere. Ho appena confiscato un curiosissimo artefatto al signor Potter"-gli passò la Mappa del Malandrino-"Dà un'occhiata Lupin, dovrebbe essere l'area di tua area di competenza. È piena di Magia.. Oscura".
Una strana espressione indecifrabile apparve sul volto di Remus. "Allora?"-chiese Piton. Lupin continuò a fissare la mappa. Harry ebbe l'impressione che stesse riflettendo rapidamente. Lupin alzò gli occhi e, con una sola occhiata verso Harry e Elisabeth, li avvertì di non interromperlo.
"Piena di Magia Oscura?"-ripeté tranquillo. "Lo pensi davvero, Severus? A me sembra solo un foglio di pergamena che insulta chiunque lo legga. Infantile, ma certo non pericoloso. Immagino che Harry l'abbia trovato in un negozio di scherzi. A me sembra un tipico articolo di Zonko...".
"Esattamente"-si intromise Elisabeth-"Gliel'hanno regalata Fred e Georgetown per Natale. Sapete come sono fatti...".
"Bene!"-disse Lupin, battendo le mani e guardandosi intorno. "Direi che la faccenda è chiarita! Severus, la prendo io, d'accordo?"-Ripiegò la mappa e se la infilò sotto la giacca. "Harry, Elisabeth, venite con me, devo parlarvi del tema sui Vampiri... se permetti, Severus..."
Harry non osò guardare Piton mentre andavano verso l'aula di Remus. E nessuno parlò prima di aver raggiunto l'ingresso. Poi Harry si voltò verso il professore.
"Remus, io...".
"Non voglio sentire spiegazioni"-disse Lupin secco. Si guardò intorno nella aula deserta e abbassò la voce. "So che questa mappa fu requisita da Mastro Gazza molti anni fa. Sì, so che è una mappa"-disse in risposta agli sguardi stupiti di Ron e Harry. "Non voglio sapere come ne siete entrati in possesso. "Non sperate che vi copra un'altra volta. Harry, i tuoi genitori hanno dato la loro vita per la tua. E mettere così a rischio la tua sicurezza non è un buon modo per ricambiarli... Comunque sono esterrefatto che non l'abbiate consegnata. E non posso di certo restituirvela".
"E perché no? Per via di Sirius Black?"-osò chiedere Elisabeth-"Quante cose mi tieni nascoste, Remus?".
Remus la fissò sorpreso. "Che cosa stai dicendo?".
"Lo sappiamo, che tu, James e Sirius eravate migliori amici ad Hogwarts. E mi sorprende che tu ce l'abbia tenuto nascosto. Insomma, sapevo che eri amico di James e Sirius, ma non credevo che anche loro due lo fossero. Ma sopratutto non avrei mai pensato che lui potesse tradire i suoi amici, portandoli alla morte. Non mi hai mai voluto parlare di lui"-le si fecero lucidi gli occhi-"perché mai non mi hai detto nulla?".