Capitolo 1

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Avanna. Bel nome, no? Particolare. Come lei. Avanna Gibson. La solita ragazza con entusiasmo e carisma da far invidia, e di certo la bellezza non le mancava! Era di media statura, bionda, con i capelli che le arrivavano alle spalle, gli occhi azzurri e rotondi. Sapendo di essere ormai sposata, Avanna, capiva anche che non aveva più la libertà di un tempo. Specialmente con Eric Altman. Ormai tutti lo conoscevano, ma purtroppo non in senso buono. Eric ha ben tre agenzie, il che fa subito pensare a parecchio guadagno. Infatti è così. Tutte queste aziende fanno entrare più di un milione di euro al giorno, ed Eric né è il capo. Avanna ed Eric si sono conosciuti proprio all'interno di una di queste agenzie, ovvero la Company Tech. Questa agenzia si occupa di gestire tutto ciò che riguarda la tecnologia avanzata e non. Avanna lavorava nell'agenzia come segretaria di Eric, e si sono conosciuti così. Per lui è stato amore a prima vista, per lei invece no. Si era fatta influenzare dai discorsi che ogni mattina, al bar, gli raccontavano i suoi colleghi senza alcuna pietà. Raccontavano delle vicende su Eric, ma non solo in ambito lavorativo, ma anche della sua vita privata! Ad Avanna non sconvolgeva molto il fatto di quanto fossero pettegoli i suoi colleghi, ma do cosa gli raccontavano! Ne rimase sconvolta a tal punto di rivalutare il suo posto di lavoro. Ma non poteva permettersi di perderlo. Con lo stipendio che acquisiva, aveva abbastanza soldi per sé e per la sua famiglia. Ma ora, visto che non lavorava più, in quanto moglie del capo, sotto suggerimento di Eric, si dedicò completamente alla moda. Voleva realizzare il suo sogno e farne una professione. Nel weekend aveva passato delle ore per fare dei bozzetti su alcuni vestiti eleganti per poi mandarli a dei contatti di Eric, per farli valutare.

"Grazie ancora tesoro. Non so come ringraziarti. Prima la luna di miele fantastica, poi i bozzetti" "Tranquilla, tesoro. Dopotutto sei mia moglie" disse mettendogli le mandi appena sotto le spalle e dandogli un bacio sulla guancia. "Oggi torno tardi, ho una riunione. Tu chiama pure le tue amiche, se vuoi". Avanna fece un cenno con la testa e dopo si sentì il saluto di Eric seguito dalla chiusura della porta. Avanna non era tanto felice. Aveva dovuto sposare Eric per salvare la sua famiglia, in pratica un matrimonio combinato. Avanna è sempre stata la "mamma" di casa. Quando i suoi andavano via era lei a prendersi cura delle sorelle e era lei a pensare a pulire e a cucinare. Eric questo lo capì sin da subito. Veniva al lavoro e come prima cosa faceva il caffè per tutti. Si, per tutti. E quando le chiedevano qualcosa, lei era sempre disponibile. Non diceva mai di no. Ma questa caratteristica può essere un pregio ma anche un difetto. E in questo caso, è un grosso difetto. Eric è diventato suo marito 5 mesi fa. Le aveva fatto la proposta al ristorante con tanto di sorpresa finale. In quel momento Avanna si sentì in trappola. Tante domande gli frullavano nella teste. Dico di si? Dico di no? ma se dico di no la mia famiglia cadrà in rovina! Devo proprio sposarmi con lui? Si, devo. E quando dalla sua bocca le uscì quel fatidico "si" la sua vita cambiò letteralmente. Eric non sospettava minimamente che Avanna non lo amasse. Quel "si" l'aveva portata sin qui. A volte le capitava di pensare come sarebbe stato se avesse detto "no". Non riusciva a immaginarsi la sua vita totalmente diversa per una sillaba diversa. Ma la sua vita era facile da prevedere, se avesse detto no. La sua famiglia sarebbe caduta in rovina, e con loro anche lei, sarebbe stata licenziata dal posto di lavoro e molto probabilmente anche umiliata. Avanna venne interrotta dalla cameriera che le disse "Signora Altman, le preparo la colazione?" Aspetta un attimo Signora? Ma ha 25 ani. Avanna fu semplicemente sconvolta dal fatto che la chiamassero signora e non più signorina. Era la prima volta che entrava nella casa di Eric. Sembra strano ma è vero. Come ho detto prima, sono sposati da 5 mesi, ma non si sono potuti incontrare subito, per fortuna di Avanna. Lui, subito dopo il matrimonio, prenotò una lunghissima vacanza. Voleva prendersi la pausa dal lavoro che non aveva mai preso con sua moglie. Già, avete sentito bene, Eric non aveva mai preso delle ferie, e per questo, solo per questo, Avanna lo ammirava. Ma per tutto il resto, tutti gli aspetti del suo carattere, non gli piacevano. Ma era costretta a sopportarlo. Prese i suoi bozzetti che fino a poco fa sfogliava tra le mani e andò di sopra. "Signora?" "Si?" "Gliela porto?" "Cosa scusi?" "La colazione" disse lei. "Si, grazie. Portamela in camera, se non è un disturbo" "Certo" e se ne andò via. Avanna proseguiva lungo le lunghe scale della casa. Sembravano infinite. Alla fine arrivò al piano che Eric le aveva indicato poco prima 'Terzo piano camera a sinistra' ripeté ad alta voce per trovare la stanza. Alla fine, seguendo le indicazioni, trovò la camera e entrò. C'era un letto molto grande, con le coperte di tessuto morbido e profumato. Davanti una tv nera gigante con sotto, anche se non appoggiata, un mobile bianco con sopra degli occhiali e qualche chiave. A sinistra del letto c'erano delle grandi vetrate che si potevano aprire per andare in una terrazza con una vista magnifica. Si vedevano i campi. Avanna amava i paesaggi. Soprattutto i tramonti, il mare e i campi. Quelli veri. Quando rientrò notò subito due porte. Aprì la prima. Era a destra del letto, ma non trovò praticamente niente. Era un bagno, ma in stile Eric Altman. Aprì la seconda porta e c'era una cabina armadio enorme. A sinistra c'erano tutte le camicie, giacche, scarpe di Eric, mentre a destra era vuoto, perciò Avanna intuì che fosse lo spazio che Eric aveva liberato per lei. La sua intuizione si affermò quando lesse un bigliettino sopra al mobile con scritto 'Questa è la tua parte. Se hai bisogno di più spazio, togli pure la mia roba'. In fondo era gentile. Molto gentile. L'unica cosa da sistemare era il suo carattere

Lacrime D'amoreNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ