Parte 57

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La mattina seguente siamo tutti in salone, accerchiati in silenzio, con le valigie in mano ad aspettare le direttive di Jace  sulla fantastica escursione che ci aspetta.
Dylan e Vinnie sono attorno a noi, uno con un livido che ricopre tutto il viso e l'altro con una serie di ferite sul labbro. Se non fosse stato per Jace ieri avrebbero continuato a picchiarsi fino ad ammazzarsi, stupidi.
Hanno parlato per tutta la sera dopo essersi picchiati violentemente, e credo che abbiano dormito anche insieme.
Ho incontrato i loro volti più volte durante la serata di ieri e i festeggiamenti della vigilia ma ho preferito non proferire parola a nessuno dei due.
Cosa dovrei dirgli? Mi sento in colpa e vorrei ammazzare Dylan per avermi rassicurata che andava tutto bene per poi un attimo dopo andare ad ammazzare Vinnie.
Ma come potrei avere il diritto di dirgli qualcosa? Ha ragione.

<<Bene ragazzi, ci divideremo in gruppi da tre.>> interrompe Jace.

<<Ma come? Che escursione sarà se non siamo tutti assieme?>> chiedo.

<<Hai ragione. Ma purtroppo dovremmo fare dei gruppi, ho chiamato ieri la guida del posto,  la montagna non riesce ad accoglierci tutti, ci ritroveremo tutti insieme nel percorso finale che sarà più ampio. La scalata non sarà difficile, anzi è più un'esplorazione che una vera camminata.>>

Meglio così, non ho intenzione di spaccarmi la schiena per esplorare montagne.

<<Quali saranno i gruppi?>> chiede Catherine.

Giusta domanda.

<<Li farete voi, scegliete con chi preferite stare.>>

<<Io sto con voi!>> urlo verso Lily alzando la mano.

<<Ehm...Dayane, io e Jace vorremo stare soli...>>

Ma cosa? Soli? State facendo un'escursione mica un percorso SPA.

<<Vaffanculo Lily, e vaffanculo anche a te Jace. Andrò da sola.>>

<<Ma sarà pericoloso!>> esclama Dylan.

<<Tranquillo Dylan, non c'è niente di pericoloso, è una semplice passeggiata.>> risponde Jace.

Abbandono tutti nel salone e prendo in mano la mappa del percorso salendo in macchina dei due traditori che nemmeno si prendono la responsabilità di portarmi con loro dopo avermi sequestra.

Dopo mezz'ora di strada siamo arrivati, non ho idea di come sono i loro gruppi. Davanti a noi c'è un sentiero e una guida che ci dà tutti i dispositivi necessari per affrontare uno stupido percorso.
Il capodanno più orribile della mia vita.

<<E lei signorina? Andrà da sola?>> mi chiede un ragazzo bassino con una divisa da boy-scout.

<<Sì, i miei amici non mi vogliono.>> rispondo.

<<Tranquilla, è la scelta migliore. Si godrà il tutto in tranquillità con la natura.>> e mi porge cappellino, aste telescopiche ed una bussola.

Sai cosa me ne importa di stare immersa in natura da sola il giorno di Capodanno? Niente.

Prendo tutto il necessario e vado avanti immergendomi per prima tra i boschi. Dopo cento metri perdo tutti di vista e le loro voci si allontanano sempre di più, in fondo aveva ragione il mini boy-scout, mi sto godendo la natura.
Accanto a me un moltitudine di alberi secolari e imponenti mi circondano, deliziosi animaletti mi tagliano la strada e il panorama è mozzafiato, mi fermo ogni due per tre per fotografare il posto, ma di questo passo arriverò in ritardo. Il cellulare prende a tratti, ma per fortuna ci hanno muniti di un Woki Toki.

<<Ragazzi tutto bene? Tu Dayane?>>

E' Lily dietro al microfono.

<<Oh Lily tutto bene, meglio del previsto.>> rispondo.

E in effetti, è vero. Non serbo nemmeno rancore per avermi lasciata sola, si sta nella pace dei sensi a contatto con la natura.

<<Il percorso dura due ore, ci vediamo dopo ragazzi.>> chiude Jace.


Dopo un'ora sono già distrutta, devo riposare. Non riesco più a camminare, il percorso è sempre più ripido e le mie gambe sempre più a pezzi. Mi siedo ai piedi di un gigantesco albero di pino. Il mio cellulare non prende, dannazione.
Mi sento Bear Grylls senza entusiasmo però. Non mi resta che mangiare, a differenza sua, ho un enorme panino che mi aspetta.
Addento il primo morso, estasiata e sorpresa nel pensare da quanto tempo non mangiavo così in tranquillità, mi rilasso poggiando la testa sul tronco e guardando il cielo ricoperto da autostrade di foglie che fuoriescono da rami lunghissimi.
La pace dei sensi.
Ad un tratto sento uno scricchiolio provenire da dietro l'albero. Sarà un tenero scoiattolo, con il panino in una mano e la fotocamera nell'altra mi alzo per avvicinarmi al rumore che proveniente da dietro. Sposto qualche foglia, ma di scoiattoli nessuna traccia, eppure il rumore c'è ancora, elimino tutte le foglie possibili e di colpo un covo di serpenti si fa strada uscendo dal terriccio.

Cazzo!

Afferro subito le mie cose ed inizio a correre in tutta furia.
Dio che schifo!
Più muovo le foglie con i passi veloci della mia corsa più i serpenti sbucano da tutte le parti.
Cristo, non mi aveva detto Jace che stavamo in una cazzo di foresta.

È passata più di un'ora dall'incontro di quella moltitudine di serpenti, sono stanchissima, sto correndo per cercare un posto privo di pericolo. Avrei dovuto essere già arrivata a fine tragitto con gli altri e invece non so nemmeno dove mi ritrovo. Non riesco più a decifrare la cartina, credo di essermi persa.
Ogni rumore mi fa sussultare, voglio andare via da qui. Immediatamente!

<<Dayane?!>> mi giro di scatto spaventata.

<<Vinnie! Oh mio Dio, non sono mai stata così felice di vederti.>>

<<Che ti è successo?>>

<<Ho t-trovato dei serpenti, ci sono serpenti ovunque Vinnie voglio andare via da qui!>> inizio a piagnucolare come una bambina.

<<Ti sto cercando da un'ora, sapevo che ti saresti persa Dayane.>>

Sapevi? Ma che razza di presuntuoso.

<<Non mi sono persa Vinnie.>> rispondo con tutto l'orgoglio che possa avere.

<<Sai dove siamo?>> mi chiede.

<<No, ma non ha importanza. Lo sai tu, forza andiamo.>> e prendo le mie cose, felice di uscire da questo inferno.

<<No Dayane, non so nemmeno io dove siamo. Ci siamo persi.>>

Cosa??!!!

QUESTA VOLTA HO AGGIORNATO DI MATTINA.
MI MANCAVA TROPPO QUESTA STORIA.
MA VI RICORDO DI ANDARE A LEGGERE LA MIA ALTRA STORIA MUSTANGLOVE!
Ve ne sarei grata. ♥️

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La mia metà oscuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora