capitolo dieci

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L'amore, il «grande amore»,
in fondo è qualcosa che dobbiamo scoprire,
non possiamo sapere a priori, con certezza, come e quando lo troveremo.


«Forza Niall. Dobbiamo andare!» Esclamò, sistemandosi la frangetta sullo specchio della camera. Niall entrò poco dopo, nel panico più totale.
«Eh! Sembra che stai per morire... Sta calmo Niall!» Disse dolcemente, vedendo come si mangiava le unghie dal nervoso. Quel giorno sarebbero andati al Luna Park e Niall aveva quella mezza specie di appuntamento con Phoebe. «Andrai alla grande!» Sussurrò con dolcezza e sorrise. Niall la guardò, e sospirò.
«Io odio i mezzi appuntamenti. Mi sento un perfetto imbecille!» Keyra si lasciò andare in una risata divertita.
«Ma cosaa! Sei perfetto, diamine! Se il mio prototipo di ragazzo non fosse cambiato, altro che Lucas.. Mi sarei buttata su di te!» Lo vide sorridere dolcemente. Sia lei, che lui, sapevano che non avrebbero mai visto l'altro in un modo diverso da quello. Per Keyra, stranamente, era un fratellino. Per Niall era la sua amichetta del cuore. Pochi giorni e già si erano avvicinati tantissimo.
«E io ne sarei stato davvero felice!» Ridacchiarono.
«A volte mi maledico perché mi devo sempre complicare la vita. Con te non me la sarei complicata per niente!!» Niall arrossì.
«Mi stai immaginando da ragazzo?» Annuì e lui arrossì ancora di più.
«Andrai alla grande, Niall! Sei bellissimo e se riesci a far ridere me, fidati che puoi riuscirci con chiunque! Vai e conquistala!» Non fu molto sicuro, ma uscirono poco dopo, dirigendosi all’appuntamento.
Arrivati davanti al luna park, trovarono tutti gli altri. Dopo i saluti, pagarono il biglietto ed entrarono. Cominciarono con la casa di paura.
Si aggrappò alla maglietta di Louis, che si girò a guardarla e scoppiò a ridere vedendo la sua faccia. «Hai paura?» scosse la testa, guardandosi intorno nel panico.
«No, assolutamente!» Le si avvicinò Harry, e si guardarono. Uno si vide specchiato negli occhi dell’altro. Avevano una paura fottuta tutti e due. Si strinsero uno all’altra, mentre urlavano appena sbucava qualcosa. Zayn, Louis e Liam appena uscirono si piegarono in due dalle risate, vedendo i due ragazzi con gli occhi sbarrati dalla paura. Avevano urlato come due femminucce, tralasciando le bestemmie che Keyra aveva tirato, appena uno usciva fuori da un angolo.
Invece di mettersi paura, si erano rotolati dalle risate vedendo Harry attaccato al braccio di Keyra e Keyra che bestemmiava in aramaico antico.
Continuarono per il tronco sull’acqua, uscendo da lì completamente bagnati da testa a piedi, e andarono a prendere la foto. Vedendola scoppiarono a ridere. A quanto pare tutti e sette sapevano della fotocamera e avevano fatto la faccia stupida. Decisero di prenderne solo una, poi l’avrebbero ristampata da soli anche perché non si sapeva quanti soldi toglievano quei fotografi. Andarono sul tagatà e pure sulle montagne russe. Keyra per la prima volta se le fece tutte - di solito faceva quelle dove non si vomitava - non si usciva impaurite oppure dove sarebbe morta di paura. Arrivò il momento delle bancarelle dove si sparava, si cercava di vincere pesciolini, e cose simili. Ogni tanto, senza farsi accorgere girava lo sguardo verso Niall e Phoebe.
Sembrava che andava alla grande, ed era contenta.
«Chi mi sfida alle corse?» Chiese tornando a guardare i quattro. Harry alzò la mano.
«Io!» Esclamò, convinto. Sorrise, e si diressero verso i simulatori di una corsa in macchina.
Si mise seduta in una delle due, mise il gettone e guardò al suo fianco.
«Buona fortuna bambino!» Scherzò, e lui sorrise angelico.
«Anche a te!» La gara cominciò, mentre gli altri tre guardavano incuriositi. Si diedero qualche botta, e il sedile tremò come se fossero in una macchina vera. Poco distante dal traguardo, Keyra gli diede una pista e arrivò prima.
«OHHHH!» Strillò Louis, fomentato. Keyra alzò le braccia, vittoriosa.
«Ma guidi come un uomo! Ma chi sei tu in realtà?» Domandò Harry, guardandola a bocca aperta. Scoppiò a ridere.
«Quanta strada devi fare prima di battermi, mio caro Styles!» Scherzò, passandogli un braccio sulle spalle. Lei sapeva fare quei giochi solamente perché aveva due fratelli che pur di battere qualcuno la invitavano a giocare. E lei pian piano si era fatta la sua esperienza.
«Dai, non te la prendere!» Giocò, coccolandolo. Lui le si coccolò addosso, facendo la sua faccina migliore per farla sciogliere. Madonna che occhi che aveva.
«Giro panoramico?» Sbiancò e si girò a guardare Liam, scuotendo la testa.
«Prima di venire qui, mi sono promessa che avrei fatto tutte le giostre, tranne quella!» Il castano rise. «Ok!» Così facile? Guardò Liam, con le palpebre tanto strette da sembrare quasi chiusi. A che gioco stava giocando? No perché neanche di Liam ci si poteva fidare.
Quei cinque erano il danno in persona. Mai fidarsi di cinque menti – anzi, cinque criceti mezzi drogati –.
«Ma almeno ci accompagni, giusto?» Annuì, continuando a guardare di sbieco Liam, che sorrideva.
Che aveva in mente quel pazzo? Arrivati sotto la giostra, li guardò male tutti e cinque, cercando di capire. Loro sorridevano. Phoebe pure, era al corrente di quello che avevano in mente quei cinque. Se pensavano di farla salire, beh si sbagliavano di grosso.
«Ok, il mio cammino finisce qui!» Sussurrò e loro ampliarono il sorriso. Louis si avvicinò, lei fece un passo indietro finendo tra le braccia aperte di Zayn.
«E' qui che ti volevo!» Si mosse, cercando di togliersi da quella presa e sbuffò.
«Tu sei uno stronzo!» Disse indicando Louis, che se la rideva allegramente.
«Scusateeee.. Scusateee! Bambina stupida in arrivo, per favore fateci passare!» Guardò Zayn a bocca aperta, e poi si girò a guardare la folla. Tutti li fissavano. Oh mamma che vergogna.
«Grazie signora! Dio sarà con lei, fra qualche giorno!» Aprì la bocca, incredula mentre Harry e Louis ringraziavano chi li faceva passare.
«Ma gli credete pure? Sono loro gli stupidi!» Niall se la rideva in fondo alla fila e si girò a guardarlo con pietà. «Almeno tu, aiutami Niall!» Lo vide scuotere la testa e sbuffò.
Diede un calcio a Zayn, che gemendo se la rise. Continuò a camminare e alla fine Louis porse i soldi per pagare i sette biglietti. Quando glieli strappò guardò l’uomo con gli occhioni da cerbiatta.
«Aiutami!» Tutti scoppiarono a ridere, mentre lei cercava di scendere. Louis, Harry e Liam si misero seduti, stringendosi un po’. Niall e Phoebe dietro, e sbuffò.
«Pure qui ti devo sopportare, che palle! Ma perché, perché? Che ho fatto di male!» Zayn diede i loro biglietti continuandola a tenere in braccio. «Giuro che se mi fai scendere, sarò tua schiava per sempre!» Avrebbe detto qualunque cosa pur di non salire lì.
«Mhm no.. troppo facile!» Piagnucolò mentre la faceva mettere seduta e l’uomo chiudeva la sicura. Keyra aveva uno sguardo ansioso, mentre si guardava intorno.
Appena Zayn le fu accanto, si girò a guardarlo, nel panico. Un conto era sulla ruota panoramica di Londra, che era chiusa e molto molto più sicura. Ma quella.. All’aperto e senza nessuna sicurezza, quasi la fece diventare bianca. Appena si mosse le uscì un urlo dalla fine della gola, che fece ridere Zayn. Si guardò intorno, nel panico più totale cercando un modo per non entrare veramente nel panico.
Ma quando si fermò la giostra per far salire quelli dopo, si irrigidì completamente. Si stava muovendo avanti e indietro quel sedile. Oh mamma, stava per avere un attacco di panico. Il fiato le si mozzò e poi cominciò a respirare male.
«Zayn..» Il moro si girò a guardarla, visto che si stava ridendo con Harry due sedili sopra.
«Mhm?» Quando la vide immobile, strinse le labbra per non scoppiare a ridere..
«Sto per vomitare!» Ammise, guardando nel vuoto. Il ragazzo le si avvicinò, per testare quanto stava dicendo. Non si mosse neanche quando le si avvicinò tanto da avere i visi a pochi centimetri uno dall'altro.
«Ma stai sudando?» Chiese, guardando la sua fronte.
«No, sto piangendo dalla fronte! Certo che sto sudando, coglione!» Ansimò, e quando quel coso ripartì le uscì un gemito. Si muoveva tutto quel cazzo di sedile.
«Ma hai davvero paura allora!» Se non fosse stata così nel panico, si sarebbe girata a guardarlo male.
«No, invento cazzate! Fallo fermare, oddioooo!» Sussurrò quando si bloccò di nuovo e quasi non morì. «Ma si deve fermare ogni cinque secondi? Oh mamma! Aiuto!» Zayn scoppiò a ridere, scuotendo la testa. «Sta calma!! Pensa a qualcos’altro!» Si, facile a dirsi.
«E a cosa?» Chiese, stringendo la barra davanti a sé tanto da far sbiancare le nocchie.
«Vediamo..» Lo vide pensarci, arricciando le labbra. Lui si mise così tanto comodo, pronto a quel giro, che le mise un braccio dietro la schiena, appoggiato allo schienale. «Una mucca entra in un bar e chiede al cameriere: "un caffè mucchiato!!"» Si girò a guardarlo, respirando sempre più male, tanto da avere un colore cianotico. Si girò anche lui, guardandola seriamente, poi sorrise.
Oh mamma quel sorriso che effetto che le faceva. «Mentalmente ho riso. La prossima!» Lo sentì ridacchiare.
«Sai qual è la parte del corpo preferita dai cannibali?» Scosse la testa, fissandolo. «La mano, perché è con-dita!»
Ci mise un po’ a capirla, poi scoppiò a ridere. «Ok, carina te la passo! La prossima.» La giostra si bloccò di nuovo, e si irrigidì sempre di più vedendo quanto stavano in alto. Zayn, percependo il suo corpo rigido, l’abbracciò e la tirò a sé.
«Adesso ti racconto una favola russa..» Annuì, curiosa e in attesa. «C’era una vodka!» Ci pensò ancora, poi scoppiò a ridere.
«Cazzata, vai!» Lui mise fuori il labbruccio.
«Ridi ma non ti piacciono.. Me le stai smontando tutte.» Ammise, offeso.
Ridacchiò, muovendo la mano per farlo continuare.
«Un figlio va dal padre: “Papà mi dai sette sterline per andare al cinema?” “Per andare a vedere..?” “La caduta di troia”. Il padre ci pensa. “Fai lo sgambetto a tua madre e risparmi queste sette sterline!”» Scoppiò a ridere, buttando indietro la testa.
«Carina!» Lui si mise seduto in modo da guardarla in faccia.
«In un prato ci sono due mucche. Una fa all’altra: “Non hai paura di diventare una mucca pazza?” e l’altra: “Ahah. No, io sono un cammello!”» Disse, fissandola. Keyra lo guardò, scuotendo la testa.
«Triste, davvero!» Ma ci stava riuscendo, senza saperlo. La stava distraendo dalla giostra.
«Un ragazzo esce di casa e va a giocare a poker. Dopo qualche ora ritorna, citofona e il padre risponde: “Papà.. Se ti capitasse un poker d’assi, che faresti?” E il padre risponde: “Mi giocherei la casa” “Ecco, allora scendi perché ho perso!”» Keyra scoppiò a ridere, scuotendo la testa. Il moro si mise seduto meglio, muovendo di più la giostra.
Keyra sbiancò. «Senti senti..» Annuì, ma guardò sotto. «Due amiche si incontrano: “Oggi ho incontrato tuo marito, ma non mi ha visto” “Si, me l’ha detto!”» Ridacchiò, tornando a guardarlo. Gli sorrise.
«Un uomo trova una lampada, la sfrega ed esce il genio: “Io sono il genio della lampada.. Esaudirò ogni tuo desiderio. Cosa vuoi?” chiede. “Voglio diventare bello e ricco!” “No forse non ci siamo capiti. Ho detto desideri, mica miracoli!”» 
Keyra scoppiò a ridere, buttando indietro la testa e se ne uscì con quella sua risata che la caratterizzava quando si stava divertendo. Batté addirittura le mani, come faceva solitamente quando si stava divertendo. Niall, seduto sopra di loro, nel giro, si girò a guardarla e sorrise. Lei se la stava proprio ridendo di gusto.
«A mezzanotte due zombie escono dalla tomba e barcollando si avviano al cancello del cimitero. Improvvisamente uno torna indietro, prende la lapide e se la infila sotto il braccio. L’altro gli chiede: “che fai?” e lui: “Di questi tempi è meglio girare con i documenti”» Un'altra risata di quelle divertite e Zayn ridacchiò con lei. Erano a metà del giro, e a quanto pare si era calmata.
«Tu ne sai qualcuna?» Scosse la testa.
«Non le racconto perché scoppio a ridere prima!» Ammise e lui ridacchiò.
«Ok, continuo io! Un uomo entra in un negozio, chiedendo una camicia. “la taglia?” “No, la porto via intera!”» Scosse la testa, ma non riuscì a trattenersi dal ridere.
Si girò a guardarlo, lui ricambiò poi scosse la testa. «Chi l’avrebbe detto che sapevi le barzellette?»Si chiese, divertita.
«Tante cose non sai di me!» Era vero, aveva ragione. Le lanciò uno sguardo serio, tanto da penetrarla fin dentro le ossa.
«Ok, basta serietà. Continua!» Disse, arrossendo leggermente per quello sguardo. Alzando lo sguardo vide Niall avvicinarsi alla ragazza e istintivamente, per la felicità, strinse la mano di Zayn poco distante dalla sua. Indicò i sedili sopra e Zayn guardò, sorridendo.
«Speriamo bene!» sussurrò, preoccupato. Quasi gongolò dalla felicità quando li vide baciarsi.
«Vai così Horan! Slinguazzala tutta!» Sussurrò, e fece ridacchiare Zayn.
«Sei incredibile!» Si girò a guardarlo, alzando un sopracciglio.
«Perché?» Lo vide scuotere la testa.
«Niente, lasciamo stare!» E lei lo guardò male. Odiava quando prima aprivano bocca e dopo non continuavano a spiegare.
«No, ora mi dici!» Esclamò, curiosa e un po' infastidita. Lui si guardò un po’ intorno, cercando le parole.
«Vuoi gli altri felici, ma tu sei la prima che si butta nel dolore!» Alzò un sopracciglio, anzi, era già alzato ma lo inarcò ancora di più.
«Non capisco!» Ammise, guardando il suo profilo.
«Ti butti su quel coglione che non ti merita!» All'inizio non capì a cosa si stesse riferendo, poi però ghignò.
«Perché.. Gli altri mi meriterebbero? Tu mi meriteresti?» Chiese, curiosa e lo vide girarsi a guardarlo. il toro che dice cornuto all'asino. «Perché parli di lui come uno stronzo quando tu, per primo fai lo stronzo?» lo sguardo che le lanciò fu di fuoco.
«Spigliata la ragazza..» Keyra lo guardò male.
«Si, cambia discorso! Tu forse sei stato il primo a trattarmi da pezza da piedi, e poi hai il coraggio di dirmi che vado dietro ad un coglione.. Il toro che dice cornuto all’asino!» Zayn si morse il labbro inferiore, nervoso.
«E se non c’è stata nessuna scopata, c’è sempre stato il bacio! Io sarò anche stupida, ma tu sei un perfetto idiota!» Lui la guardò.
«No aspetta..» Provò ma lei alzò una mano.
«No, basta! Ok, vuoi giocare e io ci sto! Mi hai già snervato abbastanza, per oggi!» Tornò a guardare Niall, stringendo la mascella. Finalmente il giro finì e Keyra poté scendere, avviandosi a prendere una boccetta d’acqua per rinfrescarsi la gola, che era tremendamente secca. Ma perché, perché attirava tutti stronzi? Perché non poteva finalmente avere il suo principe azzurro che l’avrebbe amata qualsiasi cosa succedeva? Perché tutte potevano essere felici, e lei acchiappava solamente stronzi che non volevano altro che portarsela a letto? Possibile che era così puttana, mhm? Eppure era una santarellina in certe cose. Nel senso che non faceva sesso con nessuno, togliendo Zayn che era l’unico caso se c’era stato, senza sapere che anche nell’altra parte c’era attrazione. Ma no, no.. Le piaceva complicarsi la vita, come se non era già complicata di suo.

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