CHIARIMENTI E COME E' POSSIBILE?

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"Quindi, perchè invocare un nome caduto in disuso se non per chiamarmi?" "Una profezia... Dice che la discendenza di Zygia avrebbe distrutto..."
Era impallidì, sconvolta, interrompendo il semidio. "La discendenza di Zygia?... Ne sei sicuro?"
Percy e Talia si scambiarono uno sguardo sorpreso, prima di annuire verso la dea.
Era indossò uno sguardo perso, fisso in lontananza. "Non credevo che fosse possibile... Io, non lo sapevo proprio... Questo è inaspettato."
Percy e Talia si scambiarono ancora un'occhiata, prima che il semidio domandasse, esitante. "Divina Era, a cosa si sta...?"
Era alzò lo sguardo, dicendo. "Non credevo che quella notte, di sedici anni fa, tra me e quell'uomo fosse stato concepito un figlio."
Le espressioni shockate di Talia e Percy non si erano del tutto calmate prima che la dea prendesse un respiro profondo e iniziasse a raccontare la storia.

Sedici anni prima
Era entrò furiosa in un bar. Zeus l'aveva tradita di nuovo, per ben due volte, nelle sue vesti greche e romane. Aveva pensato che quella profezia lo avrebbe tenuto a freno, ma non era stato così, anzi. 
Adesso era spaventato della possibilità di perdere i due piccoli mortali, ignorando quello che aveva fatto, ancora una volta, a lei, sua moglie.
Avrebbe dovuto ascoltare i propri pensieri di tutti quei secoli prima e non cedere alle lusinghe di un dio menzognero e pateticamente legato a tutte quelle donne.
Si sedette, lanciando uno sguardo mortale all'uomo che le si rivolse con un sorriso dolce. "Ciao, sembri aver avuto una giornata orrenda. Posso offrirti qualcosa, così ti rilassi?"
La voce della dea era gelida mentre rispondeva. "Sono una donna sposata." "Allora mantengo la mia proposta di un drink di conforto. Se ti infastidisco, posso anche andarmene."
La posa di Era si rilassò mentre rispondeva, la voce meno gelida. "Mi dispiace. Sono Era." "Forrest Peterson. Allora, cosa ha sconvolto una così bella e giovane ragazza?" "Ho problemi con mio marito, lui... mi ha tradito. Con la stessa donna, due volte. E ho scoperto che... ha due figli con lei."
Forrest indossò un volto particolare che confuse la dea, finchè il ragazzo non parlò. "Lascialo." "Come?" "Lascialo, non ti merita. Diavolo, non merita nemmeno la tua rabbia." "Siamo sposati, noi..." "Il matrimonio è un vincolo sacro. Continuare a tradire il proprio partner, il partner scelto per la vita, è disgustoso e rivoltante." "Il matrimonio è un vincolo, è vero." "Meglio che sia assente, piuttosto che logoro e rovinato. Ci deve essere fiducia e come puoi fidarti di qualcuno che ti ha tradito?"
Dopo aver finito il drink, Era se ne andò dal bar, rimuginando sulle parole dell'uomo.
"Aveva ragione, su tutti i fronti."
Le luci dei lampioni intorno a lei tremolarono, confondendo la dea, mentre un'incredibile esplosione di potere si sprigionava vicino al suo corpo.


"In quel momento non l'ho compreso, ma penso che quello sia stato il momento del concepimento di Jack."
Percy alzò le mani, esclamando. "Woah, woah. Aspetta un attimo. Avete avuto una conversazione!"
Era annuì, un sorriso sul viso. "Ho apprezzato il rispetto di Forrest per il vincolo del matrimonio, essendone la dea. E, per quanto riguarda me, basta apprezzare quel legame sacro per stabilire un legame con me."
"Tutto qui, davvero?"
"Quello, e la totale mancanza di seduzione da parte di Forrest, che me lo ha fatto stimare."
Percy spalancò gli occhi, annuendo. "In effetti è raro sentire un uomo rispettare un no. Quasi impossibile da trovare."
Era posò una mano sulla spalla del ragazzo. "Non essere così duro, Percy, tu sei uno di quegli uomini. E rispetti il vincolo del matrimonio e del legame."
"Non voglio davvero essere padre a diciassette anni, però."
Era rise, dicendo. "E non lo sarai."
Talia mormorò. "Questo non finirà per niente bene."
La frase della ragazza si sarebbe verificata molto presto. In modi che nessuno poteva nemmeno immaginare.

Angolo autrice

Alla prossima
by rowhiteblack


La discendenza di ZygiaWhere stories live. Discover now