SENZA RICORDI

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Ad Harry si fermò il cuore.

Non si sarebbe mai aspettato questo da lui.

Sorrise, con le lacrime che scivolavano veloci sul volto.

"Allora perché stai facendo questo?" chiese Harry con la voce incrinata.

"Non hai idea di quello che sta per succedere Harry...non ne hai davvero idea..."

"Cosa sta per succedere?"

"Una cosa orribile...per cui mi odieresti...non riuscirei a sopportarlo...per questo lo devo fare!" esclamò infine la serpe stringendo l'impugnatura della bacchetta.

"Ti prego Draco, non ti odierei mai, non ci riuscirei..." lo implorava Harry.

"Grazie per avermi regalato i momenti migliori della mia vita Harry, non ti scorderò mai..." disse solo Draco tra i singhiozzi.

"Aspett..." cercò di fermarlo il moro.

"Oblivion!" disse il serpeverde.

Harry chiuse gli occhi.

Rivisse per un secondo tutti i ricordi con Draco.

Il loro primo incontro.

Il loro primo litigio.

Il loro primo bacio.

Il loro primo "ti amo".

Poi li riaprì.

Non capiva dove si trovava né tantomeno perché fosse lì.

Era completamente solo all'interno di uno sgabuzzino.

Gli faceva male la testa.

Poi si ricordò di Silente, così uscì e corse sopra la torre di astronomia.

"Professore!" urlò il grifone vedendo il suo preside coricato a terra.

Probabilmente la pozione lo aveva indebolito troppo.

"H-Harry..."

"Devo portarla in infermeria e..." iniziò Harry.

"No!" lo interruppe deciso il preside.

"Nasconditi lì sotto, non uscire senza il mio permesso, è fondamentale che tu non faccia assolutamente niente!" aggiunse poi con un tono che non ammetteva repliche.

"Si professore." disse Harry.

Così scese nel piano inferiore della torre dove, tramite un grosso buco costruito per il gigante telescopio, poteva osservare Silente in piedi, come in attesa di qualcuno.

Poi Harry sentì dei passi indecisi sulle scale, e scorse un ragazzo che non aveva mai visto difronte al preside.

Gli puntava la bacchetta alla tempia ed Harry fece per andare dal preside, ma poi si ricordò che non poteva.

"Buonasera Draco!" disse il vecchio.

"Chi altro c'è? L'ho sentita parlare!" disse il ragazzo.

Indossava un completo nero con le scarpe lucide del medesimo colore.

I suoi capelli biondo platino erano interamente coperti di gel.

La sua voce era roca e insicura, ma del tutto estranea ad Harry.

"Oh parlo spesso ad alta voce, lo trovo estremamente utile" rispose il vecchio tranquillo.

"Draco...tu non sei un assassino..." continuò.

"Che ne sa lei di cosa sono?"

"Una persona che cerca di arrivare a me tramite una collana maledetta ad esempio" disse riferendosi a Katie.

Saremo io e te per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora