Capitolo 66: Non ci provare

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~Shinsou POV~

Afferro con presa salda la mano che mi viene tesa da Kaminari per aiutarmi a rialzarmi dal suolo polveroso.

<Che diamine è successo?> sembra chiederlo più verso se stesso, muovendo la testa irrequieto.

Con due dita mi massaggio la nuca, sbuffando per le fitte di dolore a quella leggera pressione.

<Siamo stati sparpagliati in giro. Gli altri devono essere qua attorno.> parlo tranquillamente, posando una mano sulla spalla del biondo, visibilmente nervoso.

<Ascoltami Charge, io non ho troppa esperienza quando si tratta di stare sul campo di battaglia, quindi ho bisogno che rimani lucido. Chiaro? Abbiamo tutti un obbiettivo importante.>

Lui si concentra su di me, spalancando le palpebre sotto ai suoi occhiali dorati, deglutendo rumorosamente, poi annuisce, rilassando appena i muscoli.

<Si, scusa. Ci sono.>

Gli lascio qualche pacca sul braccio prima di ritrarre la mano e cominciare a muovere qualche passo per ispezionare quel luogo in cui eravamo stati... lanciati? Teletrasportati? Non lo saprei dire con certezza assoluta, mi duole ancora in corpo in alcuni punti.

<Chargebolt guarda.> dico, fissando lo sguardo davanti alla mia persona.

<Siamo sull'altro lato dell'edificio... e siamo anche stati allontanati un po'.> continuo a parlare senza aspettare un suo cenno, cercando di calcolare a occhio e croce l'effettiva distanza a cui ci troviamo in questo momento.

Qualche minuto di corsa dovrebbe essere sufficiente.

<Gli altri sono nella nostra stessa situazione?>

<È molto probabile.>

<Andiamo allora.> sentenzia sicuro, iniziando a muoversi.

Guardo un'ultima volta alle mie spalle, correndo poi dietro al biondo.

~Uraraka POV~

<Sero tutto bene?!> gli chiedo, portandomi le mani ai lati della bocca.

<S-si, aspetta!> mi grida in risposta, cercando di scendere da quell'albero senza rompersi l'osso del collo.

<Mi spieghi come è successo?>

<Non lo so! Cioè... non esattamente! Un secondo prima siamo in mezzo ai nostri compagni, quello dopo mi ritrovo per aria e poi mi aggroviglio ai rami di questo stupido albero con il mio quirk!>

<Ti sei annodato da solo?>

<Ma... mi dai una mano, invece di stare a guardare?!>

<Arrivo!>

Arrivo al tronco della pianta, aggrappandomi alla corteccia e mettendomi sulle punte, in modo da raggiungere col braccio teso la gamba del moro.

Gli passo i polpastrelli sul suo costume, attivando il mio quirk e facendolo fluttuare.

<Woah!>

<Reggiti.>

Il suo corpo si alza, strappando il tape.

<Rilascio!>

<Uravity aspetta!>

Ricade pesantemente al suolo, ruzzolando per un paio di metri.

<Te lo avevo detto di tenerti a qualcosa.>

Quello mi guarda infastidito, massaggiandosi il fondoschiena e tossendo un po' di polvere.

Allungo la mano per invitarlo a rialzarsi, cosa che fa quasi subito con uno sbuffo, borbottando qualche ringraziamento.

Guardami - Bakudeku OmegaverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora