CAPITOLO 101

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Pov's Niccolò
*I ragazzi mi hanno aiutato a sfogarmi, a liberarmi un pò e soprattutto sono stati vicino a me e lo sono ancora dato che lo psicologo deve ancora arrivare. Trovo che la fedeltà che abbiano loro sia qualcosa di indescrivibile, di mai visto. Non avrei mai pensato che un'amicizia così potesse nascere davvero e invece sono fortunatissimo, ma soprattutto lo è Simona perchè, anche se lei non lo vede e non lo sa, la stanno aiutando tantissimo stando qui in casa in questo momento. I miei pensieri vengono interrotti dal campanello che suona. Mi alzo e vado alla porta. La apro trovandomi Mario davanti che mi sorride.*
X: -"Ciao Niccolò." *Mi saluta mentre io gli faccio segno di entrare.*
N: -"Ciao Mario. Grazie di essere qui. Puoi accomodarti fuori in giardino, ci sono i miei amici." *Dico gentilmente. L'avevo avvisato che ci sarebbero stati anche loro e lui era d'accordo perchè deve raccogliere più informazioni possibili per aiutare Simona. Arriviamo fuori in giardino e i ragazzi sorridono alla figura dell'uomo avanti a loro.*
N: -"Ragazzi, lui è Mario, amico di famiglia e psicologo di Simona.. L'ha aiutata anche due anni fa quando stava male." *Si perchè a pensarci bene ora sono passati quasi due anni da quando trovammo Simona in quella casa sul mare ridotta in condizioni pessime. Non stavamo ancora insieme, ma io l'amavo già moltissimo.*
INIZIO FLASHBACK
*Dopo vari calci con una spallata nervosa riesco a buttare giù la porta. Giro disperato per la casa e la trovo lì seduta sul letto che si dondola avanti e dietro. Mio Dio com'è ridotta, le si vedono le ossa e ha il corpo pieno di lividi e tagli. Sta avendo un attacco di panico perciò le corro incontro.*
N: -"Regà sta qua!" *Avviso gli altri dopo aver trovato Simona sul letto. La prendo tra le mie braccia e la stringo.*
N: -"Piccola mia! Ci sono io qui, sshh calma calma, è tutto finito." *Le accarezzo i capelli cercando di calmarla. Inizio a piangere, vederla così fa davvero male. Il suo respiro inizia a farsi regolare infatti inizia a piangere e mi abbraccia forte.*
N: -"Piccolè che mi combini." *Dico con la voce rotta dal pianto, gli altri assistono alla scena anche loro con le lacrime agli occhi. Valerio si avvicina e si avventa su di lei.*
V: -"Piccola cimice, che cosa fai?? Perchè non c'hai detto nulla?? Guarda come te sei ridotta.. Di nuovo!" *Lei allora si butta su Valerio per abbracciarlo forte.*
S: -"Sc-scusatemi, n-non merito di avervi qui ora... Sv-sveva? Vieni qui. Adri anche tu." *Loro si avvicinano e la abbracciano forte.*
Sv: -"Che cazzo Simo che fai? Non avevamo detto di dirci tutto!!" *Dice scuotendola leggermente dalle spalle per poi riabbracciarla più forte. Avrà perso almeno 15kg. Fa male, fa male davvero vederla così.*
FINE FLASHBACK
*Scuoto la testa per togliermi quei pensieri dalla mente, quello è il passato, ora devo pensare a ciò che sta succedendo nel presente. Non mi sono manco accorto che Mario è già seduto e sta domandando a tutti i ragazzi cosa hanno notato di strano. Mi siedo anch'io dopo aver preso una sedia dal salone e ascolto con attenzione. Noto che anche gli altri hanno notato tanti cambiamenti come le telefonate rifiutate o il non farsi nè vedere nè sentire.*

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