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"Aiuto"
La casa è in fiamme e io non so che fare.Sono tutti usciti,tranne una persona.Non so chi sia,ma continua a chiamare aiuto con voce sempre più disperata.
Sono estremamente vicina alla casa,ma non ho paura.Sembra che io sia invisibile,le fiamme non mi sfiorano neanche.
Noto che Samantha,Catarina,Brain e Derek sono vicino ai vigili del fuoco.
Mi avvicino e noto che stanno piangendo tutti.Ma perché?
"Ragazzi,perché state piangendo?"non mi sentono.
Samantha continua a piangere disperata,Derek tenta si consolarla ma è un tentativo invano.
Tento di toccare la spalla di Catarina ma la mia mano la supera,come se ci affondasse dentro.
Che succede?
Non è possibile.Sembra che io sia un fantasma,ma perché?
Oddio.Sono morta.
"C'è ancora qualcuno li dentro."dice Catarina fra i singhiozzi.
Devo capire chi è rimasto dentro.
Mi allontano correndo verso la casa,la voce che chiede disperatamente aiuto continua a chiamare sempre più forte.
Entro in casa e cammino verso la voce che chiede aiuto.
Arrivo ad una camera e noto che una trave di legno incendiata blocca il passaggio.Io la sorpasso e rimango sconvolta da quello che vedo davanti.
Jordan tra le fiamme con il mio corpo tra le braccia.
"Avalon svegliati,ti prego.Non lasciarmi.Sei l'unica che mi rimane."dice tra baci e lacrime.
Ma è troppo tardi,io sono morta e,se Jordan rimarrà qui con il mio corpo tra le braccia,morirà anche lui.
"Jordan scappa.Ti prego salvati."ma non mi può sentire.
"Avalon ti prego,non lasciarmi anche tu.Ti prego, resta con me."dice tra baci,carezze e colpi di tosse.
Il fuoco e il fumo aumenta,così come la tosse di Jordan.
"Ti prego,resta.Io ti a..."non finisce la frase,e con un colpo violento di tosse lascia andare il mio corpo morto e si accascia a terra,senza ma lasciare la mano del mio corpo.
"Jordan!Non morire per causa mia,non me lo perdonerei mai.Svegliati,ti prego!"non succede nulla.
"Jordan!Jordan ti prego."inizio ad urlare e piangere.
Ma è troppo tardi,è morto.Per causa mia.

"Avalon,svegliati!"
Mi sento chiamare e mi sveglio di botto.
Era solo un sogno.Dio,sembrava così reale.
Mi tocco le guance e noto che sono bagnate.Ho pianto nel sonno e sto ancora piangendo.
Jordan poggia la mia testa sul suo petto e mi accarezza con movimenti lenti e confortanti.Mi sento a sicuro tra le sue braccia.
Continuo a piangere,era troppo reale quel sogno,non c'è la faccio a non piangere.
"Sh,era un incubo.Non era reale,è tutto finito.Ci sono io qui con te."Jordan mi da un bacio sulla testa e continua ad accarezzarmi.
"Era così reale."dico tra i singhiozzi.
"Ma non lo era.Ora calmati,sei al sicuro."
"Io si,tu no."dico piangendo ancora.
"Che vuoi dire?"
"Eri nel mio incubo,era tutto una catastrofe.Devi allontanarti da me."dico mentre mi stacco bruscamente da lui.Ma non mi lascia fuggire,mi tiene ben salda tra le sue braccia.
"No.Non voglio.Che hai sognato?"
Respiro a fondo per calmarmi e raccontare l'incubo.
"Eravamo in una casa in fiamme.Io stavo fuori,non provavo niente.Non sentivo caldo vicino al fuoco e le scintille non mi toccavano.Mi sono avvicinata agli altri che piangevano,nessuno mi sentiva e mi vedeva.Allora ho capito,ero morta.Ero un fantasma.Poi ho sentito delle urla nella casa e volevo vedere di chi erano,così sono entrata.Ho visto a te tra le fiamme e con il mio corpo inerte tra le braccia.Non ti volevi allontanare da me,non volevo lasciarmi li.Ma è stato un errore.Sei morto insieme a me."dico,mentre Jordan mi coccola ancora tra le sue braccia.
"Avalon,guardami."dice alzandomi la testa.
"Era un sogno,non succedere nulla.Tranne che non ti lascerò mai,questo è poco ma sicuro."dice accarezzandomi la guancia.
"Ma era così reale,e se succedesse davvero?Non potrei immaginarlo."dico continuando a piangere.
"Non succederà,non lo permetterò.Te lo giuro,non ti accadrà niente."dice,ma io continuo a piangere.
"Non succederà,non ti lascerò.Mai.Scusami per ieri."dice,baciandomi le guance bagnate di lacrime.
"Ho esagerato un po'.Scusami anche tu."dico,sempre tra le lacrime.
"Ehi,ora basta piangere.Il tuo viso è più bello lucente,con un bel sorriso.Anche così sei bella,ma non sei raggiante,se cupa.E non voglio.Sorridi."dice facendo un sorriso.
Io abbozzo un sorrisetto,ma non è convincente.
"Non basta."è detto ciò,inizia a farmi il solletico.
Io inizio a ridere e glielo faccio pure io.
Ci rotoliamo sulla sabbia,invertendo ogni tanto le posizioni.
"Okay,time-out"dico tra le risate,ma è chiaro che non gliela darò vinta.
Lui è sopra di me,mi tiene le mani bloccate sopra la testa e mi guarda con uno sguardo che trabocca d'amore.
"So che appena ti libererò mi farai il solletico,quindi approfitto del momento."
"Che cos..?"non finisco la frase che le sue labbra sono già sulle mie.
Oddio,mi è mancato questo contatto.
Il bacio all'inizio è lento,un po' impacciato.Ma dopo un po' diventa romantico,appassionato,dolce.
Le lingue danzano,le bocche combaciano alla perfezione,i corpi stanno benissimo insieme e anche il ritmo dei nostri cuori.
Lui mi libera le mani e mi accarezza una guancia.Io intreccio le mani dietro il suo collo e gli accarezzo i capelli.
Dopo cinque minuti di baci,lui si stacca da me.Ha una scintilla negli occhi che non riesco a capire che voglia dire.
"Devo dire che hai imparato in fretta."dice ridendo.
"Con un maestro del genere,come potevo non saperlo fare?"dico sorridendogli di rimando.
"Mi dispiace per ieri,non volevo farti soffrire."
"Dimentichiamo.Posso farti una domanda?"
"Si."
"Ora che succederà?Intendo fra noi."
"Tu che vuoi?"
"Tu che vuoi?"chiedo con un sorriso.
"Questo"si allunga e mi da un bacio dolce.
"Mi sembra una buona idea."dico dandogli un altro bacio.
"Questo,tutti i giorni."e mi bacia più appassionatamente.
Come se non ci fosse un domani.
Sono fottuta.Mi sto innamorando.
Ma correrò il rischio.Per lui vale questo e altra.
"Anche in futuro remoto?"
"Solo se ci sei tu nel mio futuro."

Portami Via.Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin