Capitolo quattordicesimo

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Il ragazzo si abbandonò a un sorriso sofferente, gettando la testa indietro e incrociando le braccia con nervosismo.

- Sempre delicata - rise falsamente - lasciami indovinare, l’eccellente Capitano Rogers?

Jane non rispose.

- Non ci credo.. Il malinconico Soldato d’Inverno?

- Non hai il diritto di giudicarmi.

- Loki, James.. Hai un debole per gli psicopatici assassini con scarso autocontrollo. Non saprei se sentirmi coinvolto o meno.

- Sono stata insieme a lui ogni giorno per quasi un anno, sarebbe capitato a chiunque.

- Oh ma per favore..

- No - lo interruppe lei.

Pietro inarcò le sopracciglia e rimase immobile, confuso. In effetti, anche lui si era perso molti aspetti nuovi dell’atteggiamento di Jane.

- Ho avuto delle relazioni, prima e dopo averti conosciuto - cominciò - non è una cosa di cui mi vergogno e non ho intenzione di nasconderle.

Niente più orgoglio, nessuna presunzione.

- Però.. - raccontò - Non avrebbe mai funzionato perché amo te. Sono completamente e totalmente innamorata di te - proseguì avvicinandosi adagio.

- Sei stata con un altra persona - il tono inquieto, quasi arrabbiato; stufo che la sua relazione dovesse sempre trovare degli ostacoli lungo la via.

Il ragazzo iniziò ad arrendersi alla propria gelosia. Abbassò lo sguardo e si lasciò scivolare a terra. 

- Lo so, mi dispiace - le mani ad accarezzargli delicatamente il viso - ma senza non avrei mai realizzato quanto ho bisogno di te.

- Non stancarti di me - la pregò lui.

- Non pensarci neanche - contestò - io voglio te, mi senti? Pietro Maximoff, non ti libererai di me.

E così lui la baciò. Il genere di bacio che non poteva essere raccontato, che era impossibile trasformare in parole.

Il genere di bacio che ti faceva venire le farfalle allo stomaco e la tachicardia.

Nel rapporto con gli altri bisogna chiedersi sempre se ne valga la pena. Se valga la pena aspettare, perdonare gli errori.

Non si può scegliere di chi innamorarsi ma non c'entra il bene che vuoi loro, tutto ha un limite.

Nonostante fosse destino che le loro strade si incrociassero, il primo incontro con Loki fu casuale, imprevedibile e travolgente. Il per sempre che, una volta promesso, si sa già verrà spezzato.

Le relazioni hanno bisogno di impegno reciproco. Se non te ne prendi cura, marciscono. Niente é scontato. Loki non ne fu capace e Jane si stancò di essere la colla di un vaso irreparabile.

Non lo dimenticò ma non poteva più essere lì per lui, farsi in quattro e non ricevere nulla.

Lo aveva incontrato in un bar dopo le vicende avvenute nel New Messico con Thor e la dottoressa Foster. La aveva mandata lo S.H.I.E.L.D. per concludere la documentazione del caso.

Insomma, la storia del martello e dei miti norreni improvvisamente diventati realtà.

Un uomo iniziò a importunarla e Jane tentò di mantenere a bada istinti omicidi da spia. Non appena perse la pazienza, un ragazzo poco più grande di lei la prese per il braccio e portò fuori.

Non le diede modo di contestare.

Lasciò che si sfogasse e poi le rivolse questo grande e bellissimo sorriso. I capelli scuri facevano risaltare gli occhi azzurri e penetranti, il completo nero lo rendeva tremendamente attraente.

Uscirono un po' insieme, si innamorarono, infine arrivò il momento di obbedire ai propri doveri.

Il Dio dell'Inganno scelse il male e Jane non poté farci niente. Naturalmente bisogna anche tener conto che lo credette morto per un bel po'.

Anche con Bucky fu amore.

Non avrebbero mai smesso di volersi bene, di cercarsi per una spalla su cui contare, di sperare che entrambi trovassero la felicità.

Sarebbero stati perfetti, davvero.

Semplicemente non erano fatti per stare insieme.

Invece Pietro.. Dannazione.

Sorrideva, e lei lo guardava. Lui non se ne accorgeva, ma le piaceva guardarlo mentre era distratto, mentre non lo faceva nessuno, mentre si perdeva nelle sue cento cose da fare. 

Lo osservava e si rendevo conto che non c'era mai stata cosa che la rendesse così felice, piena e rilassata allo stesso tempo.

- Se non ti dispiace io vorrei ancora quella cioccolata calda - sorrise la ragazza.

- Sei tremenda.

- Lo so.

Pietro si avvicinò e le lasciò un bacio. Inaspettato, piano e svelto, come se fosse un abitudine. Come se potessero farlo ogni giorno della loro vita.

Infine si rimise ai fornelli.

- Che c'è, questa ti era sfuggita?

- A me non sfugge mai niente - rise.

You didn't see that coming? | Pietro MaximoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora