Home sweet home.

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Mi svegliai grazie ad una signora che mi diceva che eravamo atterrati, scesi dall'aereo e chiamai un taxy.

Dopo mezz'ora di viaggio in auto, arrivai alla mia vecchia casa.

Bussai. Mi venne ad aprire lui, il mio adorato fratellone Josh.

Ci fu silenzio.

"Jo.." non finii la la frase che me lo ritrovai addosso, mi stava stritolando.

"Sorellina!" sorrise. Dio quanto mi era mancato.

"Hei." sorrisi.

"Vieni entra." disse facendomi spazio e prendendo la mia valigia.

Entrai nella mia vecchia e adorata casa, era tutto come quattro anni fa.

Squadrai Josh, nemmeno lui era cambiato: capelli castani, come li avevo io prima di tingerli, occhi color ghiaccio e tatuaggi su entrambe le braccia.

"E quelli?" chiese lui guardando le mie braccia quando tolsi la giacca.

"Questi? Oh..sai che vado matta per i tatuaggi e vedo che anche tu ne hai." guardai ancora le sue braccia.

"Ne vado matto anche io." sorrise.

Mi sedetti sul divano e anche lui fece lo stesso.

"Come va con Josephine?" mi guardò.

"Ci siamo lasciate da un anno, Jo." lo guardai.

"Non me l'avevi detto. Hai già un'altra?" chiese curioso.

"No. Ho conosciuto una ragazza bellissima, ma non credo."-guardai le mie mani.-"E tu con Denise?" chiesi.

"Stiamo organizzando il matrimonio." sorrise e gli brillarono gli occhi.

"Wow. Avete già scelto la data?" sorrisi.

"Si, lo faremo a Giugno, il 15 esattamente tra un mese." sorrise.

"Bene, penso di venire." lo guardai.

"Tu verrai punto e basta."-mi si buttò addosso.-"Fino a quando resterai?" disse serio.

"Fra due giorni parto, devo fare un esame." mi alzai andando in cucina.

"Peccato, volevo stare per molto con te." mi abbracciò da dietro.

"Godiamoci questi giorni." sorrisi.

"Si, ora devo andare da Denise vuoi venire?" disse aggiustandosi i capelli.

"No, preferisco riposare." andai di sopra mentre lui uscì di casa.

Mi misi sul letto e presi il telefono, dove trovai due chiamate perse da Alex e cinque messaggi sempre da lei.

La chiamai.

"Amore." disse quasi urlando.

"Hei, mi stavi cercando?" sorrisi.

"Mi manchi." disse.

"Tornerò fra un paio di giorni, tranquilla." dissi.

"Dove sei?" chiese.

"A casa." risposi.

"Non uscire con nessuna." ordinó.

Risi.

"Veramente, dovrei uscire con una ragazza piuttosto carina." mentii.

"Ti ammazzo Max Devine." mi minacciò.

"Alexandra Rodriguez non sei la mia ragazza." dissi.

Staccò.

Cosa le era preso? Bha..

Ore 18.30

Chiamai ancora una volta Alex, dopo la centesima telefonata rispose.

"Cosa vuoi?" singhiozzò.

"Stai piangendo, amore ?"

"Si, scusa per prima." disse.

"No, scusa tu. Non dovevo uscire con nessuna volevo solo farti ingelosire." dissi semplicemente.

"Ci sei riuscita." rise.

"L'avevo capito." sorrisi.

"Max.." disse.

"Dimmi." dissi.

"Ricordi quando ti dissi che mi ero innamorata di te?" disse.

"S-si." sorrisi pensando a quel momento.

"Stavo dicendo davvero." disse.

"Piccola mia." dissi.

"Ti adoro." disse.

Risi.

"Ci sentiamo domani, ciao amore." dissi.

"Buonanotte principessa mia." disse e staccò.

Alle 21.30 salutai Denise e Josh e andai a dormire.

Sorrisi pensando che lei si fosse innamorata di me.

Mi aveva chiamata "principessa" nessuno tranne papà l'ha mai fatto.

Alle 22.30 mi addormentai sorridendo, anche stavolta.

Back in my life.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora