Taking Over Me

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Colonna Sonora:  Lawson - Taking Over Me 
 

Capitolo Cinque
 

Quando la mattina dopo Ellie si svegliò per qualche secondo non si ricordò di Calum accanto a lei, e quando si girò, trovandosi il viso del ragazzo a pochi centimetri dal suo, si prese quasi paura.
- Possibile che tutte le volte che ti svegli con me accanto ti prendi paura? – biascicò il ragazzo. – Sono così brutto di prima mattina? – si stiracchiò aprendo lentamente gli occhi.
- Sei sempre brutto. – rise lei, spettinandolo, anche se lo era già anche senza il suo aiuto.
- Come sei simpatica. – le lanciò un’occhiataccia per poi farle una linguaccia. – Che ore sono? –
Ellie si allungò verso il comodino e afferrò il cellulare, notando i messaggio di Kyle, sicuramente era preoccupato che non fosse andata a scuola. Decise però di leggerli e di rispondergli più tardi.
- Le dieci e un quarto. –
- Ancora troppo presto. – Calum grugnì, rigirandosi nel letto e tirandosi il lenzuolo sopra la testa.
- Dai, Cal ormai sei sveglio, facciamo qualcosa. – disse lei scuotendolo leggermente, sentendolo trattenere una risata.
- Che ne dici se andiamo a fare colazione a quella pasticcieria vicino al molo? –
- Si, ti prego, Kyle non mi ci vuole portare mai, non gli piace quel posto. –
Calum si voltò di nuovo in modo da guardarla e sorrise notando come l’amica si fosse illuminata alla sua proposta. – Cinque minuti e mi alzo, ok? –
- Ok, intanto vado a fare pipì. – sorrise alzandosi e praticamente correndo in bagno.
Calum la osservò, lasciandosi scappare una risatina. Ellie di prima mattina era o iperattiva o intrattabile non c’erano vie di mezzo. E quella mattina, da quello che aveva potuto osservare, era decisamente iperattiva. Si buttò di nuovo tra i cuscini e chiuse gli occhi.
Ellie, una volta in bagno, decise di farsi una doccia veloce senza lavarsi i capelli, così legandoli in uno chignon spettinato, si sfilò il pigiama e si infilò sotto il getto tiepido della doccia. Cinque minuti dopo entrò in camera, solo un asciugamano viola avvolto intorno al corpo. Scosse leggermente la testa nel trovare l’amico ancora a letto, e per un secondo pensò che si fosse addormentato.
- Spero per te che quell’asciugamano non cada. – rise il ragazzo tirandosi a sedere.
- Beh non sarebbe la prima volta che mi vedi come mamma mi ha fatto. – osservò lei.
- Quante volte dovrò ripete che è stato un incidente? – chiese esasperato. – E poi mi hai visto più volte te. –
- Questo perché hai una strana abitudine di girare nudo per casa. – rise lei aprendo l’armadio. – Mi vesto e ti lascio il bagno. – disse afferrando la biancheria pulita, e un paio di shorts e una maglietta dall’armadio.
- Posso farmi una doccia veloce?-
- Si ti lascio l’asciugamano da usare sul lavandino. –
- Grazie. – la guardò sparire di nuovo nel bagno. Calum era a sedere a osservare il niente quando il cellulare di lei vibrò sul comodino, e senza veramente volerlo gli diede un occhiata, sulla schermata del blocca schermo c’era una foto di lei e Kyle e per qualche strano motivo la cosa gli diede noia. Ma la cosa che gli diede più noia fu cosa Kyle le aveva appena scritto. “Beh a quanto vedo ne te ne Calum siete a scuola oggi, chiamami appena puoi dobbiamo parlare.” Fu quasi tentato di rispondergli lui, sapeva il codice di sblocco del telefono dell’amica, ma si trattenne alla fine non voleva crearle problemi, almeno non volontariamente.
- Bagno tutto tuo. – sorrise lei uscendo dal bagno. Si era sciolta i capelli, che le ricadevano sulle spalle, si era truccata leggermente, un filo di matita, un po’ di mascara e del fondotinta. E indossava una maglietta che le arrivava appena sopra l’ombelico fasciandole perfettamente il seno, i pantalocini a vita alta le mettevano in risalto le gambe magre.
Calum si alzò dal letto e stiracchiandosi, afferrò i vestiti della sera prima dal divanetto vicino alla porta, e poi andò in bagno.
 
Era una bellissima giornata e Ellie, seduta al piccolo tavolino vicino alla vetrina del locale, guardò la spiaggia che si estendeva a pochi passi. Aveva letto i messaggi di Kyle e gli aveva risposto con un messaggio dove spiegava come con Calum avevano deciso di prendersi un giorno di pausa prima dei test e che non gli aveva detto niente la sera prima perché lo aveva deciso tardi e sapeva che lui era sicuramente già a dormire.
- Ecco qua, Torta di mele e cappuccino. – appoggiò sul tavolino, davanti alla ragazza.
- Grazie. – sorrise guardando il vassoio, oltre a quello che aveva preso lei, c’era un’altra tazza di cappuccino e un muffin al cioccolato.
- Tutto bene? – si mise a sedere sulla sedia libera, sistemandosi gli occhi al collo della maglietta. Ellie adorava la maglietta che il ragazzo indossava in quel momento, gliela aveva regalata lei, grigia con uno smile disegnato.
- Si, solo … -
- Kyle? Ho letto il messaggio prima, scusa non volevo. –
- So che sei un impiccione, immaginavo che tu l’avessi visto. – sorrise, zuccherando il caffè. – E’ solo che … ok forse ho sbagliato io, insomma avrei dovuto dirgli di oggi, ma non so ultimamente mi controlla un po’ troppo. – ammise, stringendosi nelle spalle. – Ma parliamo d’altro per favore ok? –
- Va bene. – disse addentando il muffin. – Dio questo muffin è veramente buono. – disse a bocca piena. Ellie rise guardandolo. – Hai da fare oggi pomeriggio? Gli altri voglio andare in spiaggia. –
- Anche Michael? – chiese stupita Ellie.
- Penso sia stata Rebecca a convincerlo. – commentò Calum.
- Ecco, ora si spiega tutto. – sorrise bevendo un sorso di cappuccino. – comunque sono con Tessa a cercare il vestito, ma se finiamo presto vi raggiungiamo. Fammi sapere dove siete di preciso. –
 
Ellie era seduta dietro il volante della sua macchina, aveva finito da poco di fare shopping con Tessa, che era dovuta scappare a lavoro. Era leggermente delusa perché non aveva trovato il vestito per il ballo, motivo per cui con Tessa avevano deciso di riprovarci di nuovo il giorno dopo. Guardò il telefono che aveva in mano e decise di chiamare Kyle, si erano sentiti solo per messaggi durante la giornata, e dalle risposte secche che le aveva dato aveva intuito che fosse arrabbiato.
- Ehi. – rispose lui dall’altro capo del telefono.
- Ehi. – Ellie si sentiva stranamente a disagio, non aveva fatto niente di male ma sentiva che qualcosa non andava.
- Dove sei? –
- Ho appena salutato Tessa, oggi non lavoro quindi pensavo di raggiungere gli altri alla spiaggia. Vieni con me? –
- Ho lezione di piano. – disse in breve lui.
- Andiamo Kyle se sei arrabbiato di qualcosa. – disse esasperata lei.
- Cosa vuoi che ti dica Ellie? – sembrava scioccato. – Non ti presenti a scuola, e il che ci può anche stare, non avverti, e poi insomma manca anche Calum, e quindi ho dato per scontato che foste insieme … sai che non mi va a genio che passiate tanto tempo insieme … -
- Kyle ne abbiamo già parlato. – chiuse gli occhi, appoggiando la testa contro il seggiolino della macchina. – Non capisco di cosa tu sia geloso, Cal è come un fratello per me, e lo sai, ci conosciamo da dodici anni … -
- Si beh, il fatto è che non siete fratelli ok? Se tu facessi tutto quello che fai con Calum con tuo fratello Joe, lo capirei … si insomma siete fratelli, ma Calum non è tuo fratello. –
- Ne abbiamo già parlato … -
- Si ma le cose non sembrano certo essere cambiate. –
- Cosa vuoi che faccia, che non lo veda più? –
- Non ho detto questo, ma magari potreste non vedervi di continuo da soli, potreste non dormire insieme di continuo, potresti passare più tempo con me che con lui … -
- Quindi vuoi che smetta di passare del tempo da sola con il mio migliore amico? –
- Si forse si … -
- Allora richiamami quando avrai ragionato sulla cosa e ti sarai reso conto che è una richiesta stupida. – riattaccò ancora prima che il ragazzo potesse ribattere. Era stanca della situazione e non aveva voglia di litigare nuovamente per la stessa cosa con Kyle.
Compose velocemente il numero di Calum, sperando che l’amico le rispondesse.
- Ehi Els! –
- Dove siete? – chiese mettendo in moto.
- La spiaggetta vicino a casa di Rebecca. –
- Vi raggiungo lì. –
- Va tutto bene? – chiese Calum sentendo la voce distante dell’amica.
- Ti racconto appena arrivo lì. –
- A tra poco. –
Ellie salutò e riattaccò, immettendosi nel traffico. Ellie guidò con la testa immersa nei pensieri, le strade erano praticamente deserte a quell’ora del pomeriggio, e lei guidò senza problemi fino alla spiaggia. Arrivò in un piccolo parcheggio, riconoscendo subito la macchina di Ashton e quella di Calum. Scese dalla macchina, afferrando lo zaino appoggiato sul sedile del passeggiero e sfilandosi già le scarpe da ginnastica si incamminò verso la spiaggia. Era una piccola spiaggia, poco frequentata, vicino a casa di Rebecca. Avevano cominciato ad andarci da poco, ma era diventato subito uno dei loro posti preferiti. Li vide, seduti vicino alla riva. Ashton e Calum, entrambi senza maglietta e con i pantaloni arrotolati, erano in piedi vicino alla riva e stavano urlando qualcosa a Luke, che arrivò qualche secondo dopo con in mano una palla. Rebecca e Michael erano seduti sugli scogli, intenti a scambiarsi qualche bacio.
- Ehi El! – Ashton la salutò con un cenno della mano e un sorriso appena la vide avvicinarsi.
- Ciao a tutti. – sorrise, appoggiando lo zaino ai piedi degli scogli, accanto alla roba dei ragazzi.
- Tutto bene? – le chiese Rebecca.
- Tutto bene. – mentì, per lei andava tutto bene, non riusciva a capire per quale strano motivo Kyle continuasse a reagire in quel modo e decise di mettere da parte tutti i pensieri e si unì ai ragazzi, nonostante facesse schifo a giocare a calcio. Calum le sorrise, tirandole un leggero pizzicotto su un braccio, Ellie lo guardò e gli fece un occhiolino, scoppiando poi a ridere.

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