CANTO INFELICE

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Pietoso è il canto

che or mi sovviene

il grande dei più grandi

pioniere d'oltretomba

magnifico congegnò.

Commuovermi cagiona

lo strazio di due cuori

rapiti da tale amore

che morte sopraggiunse

e in immortal castigo turbinó.

La carne abbandonata

quei due

naviglian persi

fra gli inferi supplizi

ma ancora INSIEME vanno.

Allora mi domando

se esista sì sentir

che VIVE seppur MORTO

ECCELSO quanto INDEGNO.

Perlustro tutt'intorno:

il glicine stagione

che il sol sostenta

vento svilisce.


NOTA AUTRICE : Questi versi sono molto datati, ispirati dal CANTO V della "Divina Commedia".
Mi sono ritornati alla mente leggendo una stupenda opera presenta sulla piattaforma : " Noi che tignemmo il mondo di sanguigno" di Andeloncurse, capace di risvegliare la stessa passione, commozione, entusiasmo che all'epoca sortirono, in me, i versi del Sommo Poeta.
Nonostante questi versi sono un pó lontani dal mio poetare attuale, ho deciso di pubblicarli in questa raccolta che parla d'amore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 09, 2021 ⏰

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