Regina

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"Merda! Merda! Merda!"
imprecò a gran voce il corvino percorrendo di corsa i corridoi infiniti del palazzo, chiedendosi ripetutamente perché quell'odioso avesse accettato di prendere parte ad una cosa del genere e per di più da solo. Gli sembrava più che chiaro che non avesse intenzione di abbassarsi al volere di quel disgustoso alpha, ma a quanto parte Iwazumi non aveva capito nulla...
"Oikawa!"
urlò entrando nelle stanze riservate al sovrano sbattendo la porta; gli occhi dell'alpha si bloccarono sulla figura della regina rimanendo ammagliato da quell'immagine: il castano stava steso sul suo giaciglio con il lenzuolo disordinatamente legato attorno al suo esile busto nudo, i capelli stavano umidi e scompigliati e gli occhi erano ancora impastati dal sonno
"Iwa-chan serviva svegliarmi in questo modo?"
sbuffò sonnecchiando l'omega mentre si stiracchiava
"Mi prendi in giro?!"
alzò la voce l'alpha riprendendosi dall'abbaglio
"Dai Iwa-chan, siediti, stai tranquillo, non hai motivo di agitarti tanto di mattina presto"
ridacchiò nervosamente il castano, iniziando a capire a cosa dovesse tutta quell'arrabbiatura
"Spero tu abbia una spiegazione plausibile. Perché hai fatto una cazzata Oikawa. E questa non te la perdono"
sentenziò il corvino sbattendo una paio di fogli sul mobile di legno scuro che affiancava il giaciglio della regina, poi girò i tacchi e ripartì intenzionato a lasciare quella stanza.
Oikawa si alzò di corsa legandosi attorno una vestaglia argentea, diede una rapida occhiata a quelle scartoffie confermando ogni suo dubbio e si precipitò a bloccare la fuga dell'alpha
"Aspetta Iwazumi!"
annodò disperatamente le dita attorno al polso del corvino
"Lasciami!"
gracchiò l'altro liberandosi dalla presa cercando di proseguire
"Ti prego. Aspetta"
questa volta il tono del castano era tanto basso e tanto sommesso che per l'alpha era impossibile non fermarsi e ignorarlo
"Non fare la vittima ora! Sei stato tu ad accettare!"
urlò esasperato Iwazumi senza girarsi per vedere le condizioni in cui versava la regina, non avrebbe retto il suo sguardo, non sarebbe rimasto furioso se avesse visto quegli occhi.
"Mi dispiace..."
balbettò Oikawa trattenendo un paio di lacrime e percependo un nodo formarsi attorno all'esofago
"Ti dispiace!?"
Iwazumi non ci vide più, si girò di scatto e si avventò sull'omega come una furia, annodò le mani attorno al bordo della vestaglia dell'altro strattonandolo fino a farlo cadere sul letto con lui sopra, dire che era arrabbiato era dir poco. Era infuriato. Deluso.

"Perché hai accettato la sua proposta?! Mi pareva avessimo detto che non l'avresti mai e poi mai fatto!"
l'alpha bloccò di proposito i movimenti del castano così che fosse costretto a dargli una risposta immediata
"Shiratorizawa aiuterà il nostro popolo... sai che abbiamo bisogno di protez-"
tentò di dare una spiegazione sensata Oikawa e trattenendosi dallo scoppiare in lacrime
"Cazzate! Sappiamo entrambi che non è così!"
Sbraitò il corvino scuotendo ancora di più l'omega e spingendo il suo corpo tanto in profondità tra le lenzuola con le nocche da segnargli la pelle di viola
"È perché... la guerra è qui ormai e al nostro regno serve u-un erede"
sussurrò con gli occhi affiancati dalle lacrime Oikawa.
Iwazumi fissò scioccato l'altro, era senza parole. Un senso nauseante gli riempì la bocca, il battito del cuore era nettamente accelerato, il respiro era irregolare e il petto faceva male.
Lasciò sconfitto la presa sull'altro mettendosi seduto sul materasso
"Ah è così..."
sussurrò fissando gli occhi castani dell'altro
"Vuoi un figlio"
il suo tono era così sconfitto, così triste, che facevano male al debole cuore dell'omega, continuava a chiedersi cosa avesse fatto di tanto male da ferirlo in quel modo... è vero aveva tradito la sua fiducia, ma non è che avesse fatto un torto così terribile all'altro... eppure perché Iwazumi era tanto ferito? E perché anche Oikawa si sentiva così male nel vederlo così distrutto?
"È divertente... sai..."
ridacchiò amaro Iwazumi a bassa voce
"Pensavo di potertelo dare io"
sussurrò facendo spalancare gli occhi dell'omega e lasciando un malinconico e tanto triste sorriso solcargli il viso
"Ho sempre pensato che prima o poi avresti capito che non ti sto accanto perché sei la mia regina"
continuò soffocato dalla tristezza Iwazumi
"Ho sempre pensato che avresti capito che mi sono innamorato di te"
Il cuore dell'omega si bloccò. Tutti suoi pensieri si bloccarono. Smise di pensare, respirare, sentire, vedere.
Era tutto ovattato, tutto offuscato, tutto bloccato.
La persona che amava ricambiava i suoi sentimenti e lui aveva distrutto ogni possibilità di avere una futuro insieme, solamente perché era un codardo impaziente che non aveva coraggio di confessare i propri sentimenti... aveva negato la felicità sua e del suo amato, perché era un codardo.
"Iwa io..."
"No, va bene. Ho capito. Sono stato un po' troppo pretenzioso... speravo in qualcosa di inarrivabile"
Iwazumi si alzò dal letto, impedendo all'omega di ribattere
"Aspetta Iwazumi!"
l'omega seguì il corvino per la stanza cercando di impedirgli nuovamente la fuga, ma era inutile.
Le sue gambe erano molli, la testa non stava funzionando, non riusciva a controllare il suo corpo
"Iwazumi!"
alzò la voce tendando di arrivargli al cuore prima che al corpo, data l'impossibilità di muovere un muscolo.

Grosse lacrime cominciarono ad accarezzare le guance arrossate dell'omega, mentre il suo respiro rotto riempiva la stanza vuota
"Hajime!"
chiamò come ultima speranza Oikawa, l'alpha si bloccò sul posto prendendo un respiro fin troppo profondo
"La cena sarà servita a breve. Siete pregato di prepararvi al più presto"

Il tono di Iwazumi era così freddo, così distaccato come Oikawa non l'aveva mai sentito, un brivido attraversò la colonna dell'omega, la testa iniziò a pulsare, sa che non avrebbe mangiato a cena.
Gli fece impressione vedere e sentire Iwazumi parlargli con tanta diligenza e freddezza, non gli era mai successo e segretamente sperava non l'avrebbe mai sentito.
Disgusto. Disgusto era l'unico sentimento che al momento provava.
Aveva sinceramente fantasticato sul suo migliore amico, ma ora pensare alle stesse cose ma con un altro uomo gli faceva ribrezzo.
L'omega si alzò a fatica aiutandosi sulle ginocchia, solo per tornare ad accasciarsi senza forze e fiato nel bagno, abbassando il capo su un profondo vaso in legno e rimettendoci tutto quello che aveva in corpo.

Non aveva mai fatto nulla senza Iwazumi.
L'unica cosa che aveva fatto era questa, e già sapeva che aveva sbagliato.

haikyuu: Middle AgesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora