capitolo 13

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Appena ho dato la buonanotte ad Adam mi sono messa a pensare se domani riceverò il suo buongiorno, e se continueremo a parlare in privato, e se il gruppo continuerà ad esistere, visto che oggi lo abbiamo abbandonato. Okay, forse mi sto facendo troppe paranoie. Ma è solo paura. So che mento a me stessa cercando di convincermi che non fosse così, ma è la verità. Ho paura. La costante paura di perdere le persone una volta che le ho conosciute. Anche se Adam sembra diverso, sembra darmi sicurezza.
Mi addormento sperando di non farmi  più film mentali, e il giorno dopo appena mi sveglio, con gli occhi ancora socchiusi prendo il telefono. Trovo i messaggi del buongiorno del mio padrino, di Isabel e Desiree e poi quello suo. Il buongiorno di Adam. Solo una parola, piena di significato e che conta tanto per me, come speravo andasse ieri. E poi, era in privato. La mia ansia svanisce quando leggo quel messaggio, così rispondo subito dandogli il buongiorno. Dopo aver risposto anche agli altri miei contatti mi preparo per uscire di casa, ormai come routine, e quando mi siedo in pullman accanto a Desiree trovo altri messaggi suoi e dal gruppo.
"Ma buongiorno! Abbiamo dimenticato questo gruppo?" scrive Isabel
"Buongiorno. No, è che abbiamo parlato io e Nicole, in privato" ribatte Adam, facendomi mancare un battito. Mi scende un brivido lungo la schiena. Lo ha detto lui, non io. Anche se credo Isabel lo sappia già, perché mi ha riferito che Adam ne ha parlato con lei in privato, e mi ha mostrato anche i messaggi attraverso gli screenshot.
"Ah sì? Facciamo progressi?"
"Può darsi" risponde lui, nello stesso istante che io rispondo :"Si" , e leggendo il suo messaggio mi pento di averlo inviato. In che senso può darsi? Non vorrà mica... No. Mi rimprovero per pensare sempre queste cose, anche se è più forte di me. Non succederà. Mi prometto, anche se non ne sono sicura, che Adam è diverso dagli altri ragazzi. Si, lo è.
La mattinata passa molto velocemente, io, Isabel e Adam parliamo poco sul gruppo, finché Adam non mi scrive in privato dicendo di parlare li, solo io e lui, e sento per la quarta volta -solo oggi- le farfalle allo stomaco. Mi piace veramente Adam? Lo conosco da pochissimo però... Scaccio dalla testa i film mentali che percorrono l'ipotesi di una vita insieme a lui e mi concentro sulle lezioni. Nelle prime due ore ho capito un po', ma poi sono iniziati i messaggi,che controllavo anche quando la prof ce lo impediva facendo finta di bere, e da lì non ho pensato ad altro. Solo film mentali, Adam, lui, Adam, film mentali, Adam, film mentali.. Ho provato mille modi per distrarmi, ma nulla. La mia mente va a finire sempre lì. E menomale che non erano lezioni importanti. O meglio, in un certo senso si, però non erano cose pesantissime e anche se le leggerò sul libro o su internet capirò il senso.
"Ma sbaglio o alle ultime lezioni eri distratta?" chiede Desiree mentre scendiamo le scale dell'uscita.
"Ehm...io...si" dico timidamente. Perché dovrebbe imbarazzarmi? È la mia migliore amica.
"Quel ragazzo?"
"Si chiama Adam" la correggo senza pensare, ma poi mi pento: "scusa, era istinto. È che.." ci oltrepassano un branco di studenti di altre classi, e io mi interrompo.
"...ultimamente non riesco a smettere di pensarlo. E credo che abbia ragione Isabel" continuo appena oltrepassiamo il cancello.
"Ragione..su cosa?" Desiree mi guarda incredula.
"Mi piace Adam" ammetto a bassa voce, anche se non c'è nessuno oltre a noi due.
Desiree scoppia a ridere. "Ah, e tu ora lo hai capito?"
"Io..si"
"Non c'è niente di male, ehi. Rilassati" torna seria. "È solo che io e lei ti conosciamo, siamo le tue migliori amiche. Hai iniziato a parlare di lui, anzi a me un po' meno ma comunque tanto. Quindi figurati a Isabel che è stata lei che ti ha fatto conoscere questo ragazzo" mi posa una mano sulla mia spalla.
"Vero, voi mi capite anche da gesti" sorrido.
Ricambia il sorriso. "È per questo che siamo migliori amiche, no? Non so Isabel, non sta a me deciderlo, ma io ti prometto che ci sarò sempre e dico sempre per te, qualunque cosa accada. Sono e sarò qui per te, non sei sola, ora e per sempre."
Non riesco a parlare, le sue parole mi hanno toccata e paralizzata. Non riesco a pensare se un giorno io e lei ci litigassimo o non ci parlammo più, non so stare senza lei o Isabel. Loro sono tutto per me, le uniche persone che mi capiscono e mi accettano per ciò come sono. La abbraccio per farle capire che per me è lo stesso, e restiamo così per un po', finché sentiamo un clacson dietro di noi. Mi stacco da lei e vedo il pullman venire contro di noi. Aspettiamo che si fermi, dopodiché saliamo e andiamo alla fermata...dove c'è Isabel. Non vedo l'ora di vederla.
"Vado da Daniel" dice Desiree appena arriviamo.
"E io da Isabel" mi alzo e ci dirigiamo verso la porta del pullman.
Appena scendo vengo accecata dal sole e non riesco a vedere Isabel. Ma dopo un po' sento qualcuno dietro di me, e girandomi la vedo.
"Ehi" sorride, e io ricambio il suo stesso saluto e il sorriso.
"Scusa, sono accettata dal sole. Andiamo all'ombra?" propongo. "Anzi, mia nonna non è in casa e ho fame. Andiamo a prendere qualcosa?"
Fa cenno di sì, e ci avviamo verso il solito bar in cui andiamo dall'inizio della scuola.
"Non attraversiamo ora, anche se non ci sono macchine" mi ferma quando cerco di attraversare la strada per raggiungere il lato in cui sta il bar. "se attraversiamo alle strisce e ci investono ci pagano"
"Giusto" rido, e proseguiamo fino alle strisce pedonali e poi al bar.
"Dobbiamo parlare, eh?" mi chiede mentre attraversiamo.
"Si, assolutamente!" le devo raccontare dal vivo della chat in privato tra me e Adam.
"Voglio anche vedere, signorina!" esclama divertita.
"Oh, certo mia regina!" scoppio a ridere delle mie stesse parole.
Entriamo al bar, io prendo un calzone e lei lo stesso, e da dividere una bottiglia di coca. Aspettiamo dentro l'ordinazione, e dopo aver ritirato il nostro mini-pranzo ci sediamo ai tavoli fuori il locale.
"Allora, adesso che ci siamo..." inizia lei, mentre ci sediamo.
"Aspetta, ci sono loro" indico dei ragazzi che conosciamo venire verso i tavoli e poi entrare dentro.
"Posso?" dice Isabel quando entrano dentro. Faccio cenno di sì e addento un morso al calzone.
"Okay. Allora, stavo dicendo.. Adam mi sta parlando solo di te, ancora"
Il mio cuore manca un battito. Un'altro dei tanti. Cerco di strozzarmi con il pezzo di calzone che ho in bocca, e faccio cenno con la mano ad Isabel di aspettare il tempo di ingoiare.
"Oddio, scusa! non ho pensato che lui facesse questo effetto" dice mentre ingoio.
"Beh, si. Soprattutto da quando ho capito tutta la verità"
"E sarebbe che lui..ti piace?" ha una faccia divertita.
"Si, ma parla piano" sussurro, e lei mi chiede scusa dinuovo.
"Aspetta" dice quando tento di mettere un altro morso di calzone in bocca.
"Ah già, ti conviene prima parlare. Cosa ti dice Adam di me, esattamente?"
"Abbiamo parlato del fatto che tu lo abbia scritto in privato e che aveva ansia per niente, all'inizio"
"Beh, è vero. Si anch'io ero in ansia, ma lo avrei scritto ugualmente" rido imbarazzata.
"Ma lui che storia aveva messo? Li vedo raramente" chiede incuriosita
"Un video comico. Dovevo rispondere. Era il mezzo ideale" rido.
"E cosa hai risposto?"
"Dopo ti faccio vedere tutto" le ricordo la promessa che le ho fatto prima.
"Va bene" accossente, ma so che è impaziente di sapere ogni cosa della nostra conversazione. "Adesso vado avanti"
"Dimmi"
"Mi ha detto che anche lui è preso. Ma io lo sapevo già. Sapevo tutto fin dal primo momento che vi ho sentiti" sorride.
Aspetta....cosa? "Eh? Lui..?" sono pazza?
"Non sei pazza" mi legge nel pensiero. "Ti avevo detto che ricambiava"
"Oddio" riesco a dire. Ho le farfalle nello stomaco e un brivido mi corre giù per la schiena.
Adam...ricambia veramente?
"Come stai a questa notizia?"
"Io...non lo so. Non pensavo ricambiasse veramente, pensavo che fosse solo mia ipotesi" affermo, ed è la verità.
"Ma dai! Si vedeva a miglia di distanza!" alza una mano come per dirmi che sono idiota a pensare che non fosse reale, poi addenta finalmente il suo calzone.
"Può darsi. Comunque oggi partiamo mezz'ora più tardi, quindi abbiamo tempo" faccio un sospiro di sollievo. Mi mancava parlare qualche minuto o ora in più insieme alla mia parabatai.
"Ottimo. Ora torniamo all'argomento base" dice con la bocca piena.  Ingoia, e dopo continua:" è evidente che è preso. Prima o poi starete insieme, me lo sento"
"Tu dici?" rispondo insicura, e bevo un po' di coca. Sono disidratata dopo quelle parole che mi hanno riempita di gioia. Ancora non ci credo.
"Ovvio che sì, che domande!" mi dà una pacca sulla spalla.
"Ogni giorno che passa provo qualcosa in più, è come se...lui fosse un libro. Ogni giorno un capitolo nuovo che mi fa scoprire sempre cose nuove. Con lui mi sento a mio agio, mi accetta per ciò che sono anche se lo conosco da neppure un mese. Anzi, ora che ci penso domani è un mese che lo conosco" mi fermo per prendere fiato, poi continuo:" è diverso"
"È perché non è mai successo in vita tua. Nessuno, oltre al tuo ex, ha mai ricambiato i tuoi sentimenti" cerca di capire cosa le sto dicendo.
"Si, anch'io ho pensato così. E per la cronaca, a come mi ha lasciata non sono sicura che il mio ex mi abbia amata veramente" ribatto furiosa come se ci fossimo appena lasciati.
"Vero, ma è pur sempre stato il tuo ex. Però ehi, qui si parla di Adam!" torna a sorridere, e mangia il calzone. Ho una fame da lupi. Mi brontola la pancia da quando abbiamo iniziato a parlare di lui. Finiamo di mangiare il calzone, e mentre Isabel apre le bustine della maionese per mangiarla insieme alle patatine che abbiamo ordinato, dico:"si, concentriamoci su di lui. Credi che farà mai il primo passo, sapendo la timidezza?"
"Questo non lo so. Lui è troppo timido, ma c'è anche un altro problema" prende una patatina. La guardo con aria interrogativa e dico :"Ovvero?"
"La distanza" spalma la patatina nella maionese e addenta un morso.
"Wow, in una parola hai racchiuso tante di quelle cose che..."
"Lo so" mi interrompe. "Lui non ama tanto le relazioni a distanza, ma è anche vero che non ha mai amato una ragazza che non sia del suo paese. O almeno, che io sappia" mi spiega nel dettaglio. "Anche se tu vorresti"
"Si, per me non c'è problema. Si, dopo un po' stanca la distanza, però si ci può vedere in un modo o nell'altro, non credi?"
"Certo! Tutto quello che si vuole si può fare" mi rassicura la mia migliore amica. Continuiamo a mangiare in silenzio, e a volte sorridiamo, altrimenti non riusciamo per quando parta il pullman.
Appena finiamo di mangiare io bevo un po' di coca rimasta, e lei si pulisce gli angoli con la bocca dicendo:" okay, andiamo al punto"
Chiudo la bottiglia e annuisco.
"Voglio leggere tutto ora, e anche tu hai il diritto" mi porge il suo cellulare, e io il suo. Inizio a leggere non calcolando più Isabel.
Oi, Isabel.
Dimmi, Adam
Possiamo parlare?
Certo
Ma Nicole...
Nicole...cosa? cosa vuoi sapere esattamente?
È single, giusto?
Certo, Adam! perché?
ehm...io...credo di..
Ti piace?
Ehm...forse
Forse?
Okay, hai vinto
Dillo
Si, mi piace..
Beh provaci no? Su buttati
C'è un problemino..
La timidezza? te la faccio passare io!
No, non è questo. La distanza...
Ah
Eh sì, sai come sono fatto.
Si, ti conosco abbastanza da saperlo ahahah
Ecco ahahahha
Eh però dai, ci sarà occasione di vedervi
Si certo, prima o poi la vedrò. Me lo sono promesso da tanto, da un po' dopo che ti ho chiesto di lei
Sei contento di averla conosciuta?
Oh, beh, si certo! Non so ancora bene cosa provo ma...noto interesse verso di lei.
Noti interesse?
E lo provo anche. Conosco tante ragazze, di cui ho legato con poche, ma non hanno il suo stesso potere
Potere?
Si, Isabel, potere. Lei esercita un potere verso di me. Quando parlo con lei il tempo vola e mi piace parlare con lei.
Piccolo uomo innamorato!
Dai, sono serio!
Comunque non arrenderti, scava a fondo con lei, goditi ogni attimo e la cosa più importante....buttati. Alla distanza pensiamo dopo. Ascoltami una buona volta, okay?
Okay
Ora devo andare a studiare. Grazie per avermi ascoltata, Isabel.
Di nulla, sono sempre qui. A dopo Adam
A dopo.
Quando finisco di leggere sono senza fiato. Oddio. Sono in ansia. Ascolterà Isabel, veramente? Alzo gli occhi verso di lei e noto che ha posato il mio cellulare sul tavolo perché ha finito di leggere.
"Hai finito?" chiedo
"Si, tu?"
Annuisco, perché sono rimasta senza parole. Gli porgo il cellulare.
"Com'è? Come la hai presa?"chiede prendendosi il cellulare e posandolo accanto al mio.
"Ehm..non me l'aspettavo. Ma dici che ti ascolterà?" vado dritta al punto.
"Beh, a come lo conosco io ci metterà un po' di tempo, per via della distanza. Ma poi si stancherà" dice sospirando
"Oh" riesco a dire.
"Non in quel senso" si corregge "nel senso che si stuferà di essere amico. Si butterà una volta per tutte e al di solo la distanza." sorride posando una mano sulla mia gamba.
Le sorrido anch'io. "Spero sia così. E tu, hai letto tutto?"
"Ovviamente, anche le virgole!" ride.
"E...?"
"È bellissimo. Ottimo mezzo la storia" scoppiamo a ridere entrambe dopo le sue parole appena pronunciate.
"Vero?" non la smetto di ridere.
"Si! oddio, mi fa male la milza!" ride come una pazza, e due anziani che si tengono per mano la guardano strana. Faccio finta di non vederli, perché sto ridendo anch'io, anche se meno di lei. Molto meno. Cerchiamo di rilassarci entrambe, poi riprendiamo a parlare di me e Adam .
"Insomma, stavo dicendo che hai fatto bene a scriverlo. Lui quando è timido diventa insicuro e se prevaleva l'insicurezza non so se ti avrebbe scritta o risposta" riprende Isabel.
"Sul serio?"
"Si, è fatto così. Infondo è un ragazzo, cosa vuoi che ne capisca" scherza, e io rido ,moderatamente stavolta.
Sentiamo il pullman mettere in moto, e mi rendo conto solo in quel momento che Desiree mi sta chiamando da non so quanto tempo.
"Spero che andrà tutto bene. Saliamo ora" mi alzo in piedi e torniamo al pullman correndo, appena in tempo per partire.
"Ti scrivo un messaggio" le dico prima di salire.
"Ma dov'eri?" chiede Desiree spostando il suo zaino per farmi sedere accanto a lei.
"Al bar" dico semplicemente. Ho corso così tanto che mi manca il fiato.
"Ti ho chiamata 5 volte!" mi fa notare aprendo il mio cellulare.
Prendo fiato. "Scusa, stavamo parlando ed ero distratta"
"Non fa niente. Non volevo farti perdere il pullman"
"Non succederà più" le prometto
"Okay" dice semplicemente, e accende il suo cellulare perché sono arrivati dei messaggi. Daniel, conosco quella suoneria.
Accendo il mio cellulare e noto che anch'io ho dei messaggi di Adam. Li leggo.
"Ehi, ho finito ora di pranzare. Tu che fai?"
"Ho mangiato anch'io e sto partendo ora con il pullman. Cosa hai mangiato?"
"Hamburger con insalata. Tu?"
"Un calzone e patatine fritte con Isabel"
"Ahh, avete mangiato insieme?"
"Si, in un bar vicino alla fermata del pullman"
"ah...beh wow.. insomma" spezzetta i messaggi, evidentemente timido. Ormai lo so, dopo aver letto la chat con Isabel. So tutto. Penso.
"Si, ho capito" lo tranquillizzo.
"Per cambiare argomento, domani ho due verifiche. Tac e inglese"
"Perfetto. Io ho interrogazione di matematica"
"Di male in peggio"
"Eh già. Al pensiero di tac mi fa venire il nervoso"
"Ma dai, tranquillo.Vedrai che andrà bene"
"Anche la tua di matematica. Sei una ragazza bellissima e intelligente, al contrario mio" Bellissima e intelligente ha detto. Lo ha detto perché mi vuole?
"Ma no. Lo sei anche tu. Vali tanto, Adam. Non permettere alle tue insicurezze di buttarti giù. Sei un ragazzo in gamba"
"Grazie, mi hai tranquillizzato, davvero"
"Oh, davvero?"
"Si"
"Oh"
"Eh già"
La situazione si sta facendo imbarazzante. Cerco di cambiare argomento e parliamo del suo gioco preferito alla play.
"Adam, tu scrivi pure. Ma adesso ti devo abbandonare perché sono arrivata a casa. Non ho neppure avvisato mia madre che avevo pranzato. Ti rispondo dopo" lo saluto tristemente, perché non vorrei mai lasciarlo.
"Tranquilla, a dopo allora >3"
"A dopo >3"
Spengo il cellulare e torno a casa.

Il pomeriggio lo passo a studiare matematica per l'interrogazione del giorno dopo, parlare con Adam, finire di studiare con Desiree in videochiamata e poi parlare fino all'una di notte con Adam, alternando tra il gruppo (finché non è andata a dormire Isabel) e in privato.
La notte sogno io e lui fidanzati, e dopo un po' di distanza finalmente lo incontravo per la prima volta. Magari diventasse realtà però..

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