4. PICNIC AL LAGO

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I giorni seguenti passarono tranquilli e senza nuove scoperte, e questo aveva buttato un po' giù i ragazzi. Ms. Morrison era tornata dalla convalescenza, ma si era scoperto ne sapesse meno di Rachel e Jay sulla storia che aveva raccontato in classe. L'unico pensiero per i due, in quel momento, era passare la sfilza di esami che stava per arrivare: il periodo dell'anno più temuto da ogni studente era dietro l'angolo. Trascorrevano insieme pomeriggi interi a studiare con la testa china sui libri e senza spiccicare una parola. Le pause erano brevi e il nervosismo era tanto. Il fatto che non ci fossero state novità sulla storia non faceva altro che alimentare la loro negatività, fino a quando, una mattina, Jay si accorse che Rachel aveva portato con sé il libro preso in biblioteca, dopo giorni che non lo toccava.

- Ehi, Rachel – sussurrò Jay – che ci fai con il libro? - 

- aspetta un attimo, Jay, - rispose – poi ti spiego tutto in ricreazione. Giuro che volevo dirtelo ancora giorni fa, ma prima volevo essere sicura al cento per cento di quello che avevo visto -

- Rachel, ma di cosa stai parlando? - chiese dubbioso l'amico;

- venerdì scorso, durante la lezione di matematica, mi ero distratta e stavo pensando ad altro quando, vagando con lo sguardo fuori dalla finestra, mi sono soffermata sul bidello che ammucchiava le foglie vicino all'albero -

- beh, e quindi? Questo cosa c'entrerebbe con il libro? -

- c'entra eccome Jay, perché mi sono accorta che aveva due tatuaggi particolari: uno gli sbucava dalla manica sull'avambraccio destro, mentre l'altro usciva dal colletto della sua tuta, poco sotto all'attaccatura dei capelli -

- Ok, e quindi? Non hai mai visto una persona con dei tatuaggi? - chiedeva perplesso e non ancora convinto;

- mamma mia Jay, delle volte ti prenderei a pugni! I tatuaggi mi ricordavano qualcosa di familiare, ma non riuscivo a capire cosa. Ho capito cosa fossero solo quando, sfogliando le pagine del mio quaderno, combaciavano con degli scarabocchi che avevo fatto. E quegli scarabocchi li avevo copiati dal libro che abbiamo preso in biblioteca. Tutto attorno ai paragrafi del libro c'erano dei disegni e due di quelli sono anche quelli che ha il nostro bidello. Oggi, infatti, ho portato il libro per confrontarli meglio e ti assicuro che combaciano alla perfezione. Ora non ti so dire il loro significato perché qua non è riportato, ma non può essere una semplice coincidenza -

- Ma scherzi?! E tu hai aspettato tutto questo tempo senza dirmi niente?! Oh mio dio, Rachel, dobbiamo assolutamente capire cosa significano e, soprattutto, perché il nostro bidello se li è tatuati! - disse Jay alzandosi. Poi, facendosi prendere dall'euforia, le prese il viso tra le mani e le diede un bacio con un forte schiocco in fronte – per fortuna che ci sei tu, sennò non andrei da nessuna parte. Ora muoviti dai, dobbiamo capirci qualcosa in tutto questo casino -

- Ma io... veramente... - balbettò Rachel incapace di trattenere Jay e confusa dal bacio – non torniamo in classe? C'è lezione, non possiamo andarcene così da un'ora all'altra -

- Dai forza, bisogna rompere qualche regola ogni tanto! La monotonia porta ad istinti di follia e a noi non piace né l'una né l'altra, perciò ora seguimi che andiamo a scambiare due parole con il nostro caro bidello!

Jay prese per il braccio Rachel e mentre tutti tornavano in classe per seguire le lezioni, loro si diressero verso lo sgabuzzino del bidello. Non avevano la minima idea di cosa gli avrebbero detto o chiesto, però si sentivano in dovere di scoprire qualcosa di più. Giusto qualche metro prima di raggiungerlo, i ragazzi si fermarono dietro l'angolo non appena lo sentirono parlare con la preside: non era il caso che venissero scoperti fuori dall'aula a quell'ora. Con estrema attenzione, i ragazzi si avvicinarono più che poterono per sentire meglio che cosa si stessero dicendo i due e, da quel poco che misero insieme, sembrava che la preside avesse scoperto per l'ennesima volta Tom proprio con i tatuaggi troppo esposti. In una cittadina piccola come quella, i pensieri retrogradi erano all'ordine del giorno e i tatuaggi erano ancora un tabù. La gente non li vedeva di buon occhio, soprattutto in un ambiente scolastico dove si suppone che i figli vengano cresciuti con una determinata educazione.

THE HIDDEN WORLD - IL MONDO NASCOSTODove le storie prendono vita. Scoprilo ora