𝘾𝙝𝙖𝙥𝙩𝙚𝙧 𝙛𝙤𝙪𝙧 - 𝙈𝙞𝙨𝙨𝙞𝙣𝙜 𝙥𝙞𝙚𝙘𝙚

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𝙏𝙞𝙢𝙚: 𝘕𝘰𝘷𝘦𝘮𝘣𝘦𝘳 15𝘵𝘩, 7:31𝘢.𝘮. - 12:24𝘢.𝘮.
𝙋𝙡𝙖𝙘𝙚: 𝘈𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵, 𝘔𝘢𝘳𝘺𝘭𝘢𝘯𝘥, 𝘜𝘚𝘈 - 𝘈𝘤𝘤𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵'𝘴 𝘎𝘳𝘢𝘷𝘦𝘺𝘢𝘳𝘥, 𝘈𝘮𝘦𝘭𝘪𝘢'𝘴 𝘩𝘰𝘶𝘴𝘦, 𝘊𝘩𝘳𝘪𝘴' 𝘩𝘰𝘶𝘴𝘦

La prima cosa che Amelia fece, la mattina dopo, fu chiedere una giornata libera. Betty l'aveva capita, era stata più che comprensiva, soprattutto quando la rossa le ebbe spiegato il motivo della sua assenza.
Aveva appena ricevuto il messaggio di Kayla che le ricordava che quella mattina si sarebbero tenuti i funerali di Chris. Sapeva che ci sarebbe stato tutto il paese o quasi ad assistere, e sapeva che avrebbe ricevuto decine di occhiatacce scatenando i sussurri e i pettegolezzi della gente, ma non le importava. Voleva esserci. Dopotutto, erano stati insieme per anni. Si erano lasciati da poco, e se davvero Chris avrebbe voluto chiederle scusa e ricominciare... Era giusto così.
Nel giro di una ventina di minuti era già davanti al cimitero ad aspettare. La madre di Chris l'aveva guardata come se volesse incenerirla sul posto, ma riuscì a salutarla e a forzare anche un sorriso tra le lacrime.
Doveva fare malissimo per lei. Prima suo marito, un anno e mezzo prima, e ora anche il suo unico figlio. Un incubo, pensò Amelia.
Non che la sua situazione fosse un gran bel sogno, insomma. Sospettata di aver ucciso l'unico uomo che aveva mai amato, e ora esclusa da tre quarti del paese e tollerata solo per compassione dal resto degli abitanti. Gli sguardi pesavano, e le parole sussurrate di nascosto anche di più. La gente non se ne rendeva conto, forse. Dopotutto, la tenevano a debita distanza solo per proteggere se stessi e la propria famiglia... Probabilmente l'avrebbe fatto anche lei, nei loro panni. Eppure vivere una situazione del genere dall'altro lato della medaglia, sapendo di essere innocente... faceva male.
Pochi minuti dopo arrivò anche Kayla, che si distingueva dallo sfondo nero del suo vestito solo grazie ai capelli chiari, alla pelle candida... e a quel rossetto rosso fuoco da cui non si separava mai. Neanche per un funerale. Si avvicinò a lei, seria, dandole una leggera gomitata sul braccio sinistro per salutarla. "Come va?"
Amelia alzò le spalle. "Non benissimo."
La bionda annuì, rivolgendo lo sguardo azzurro ghiaccio sulla gente intorno a loro. "Immaginavo. Almeno hai dormito, ieri sera?"
Lei alzò una mano a mezz'aria, facendola oscillare. "Più o meno."
"Hai più parlato con quel ragazzo, Michael?" mormorò l'amica, tornando a guardarla.
Amelia alzò lo sguardo, stupita, per incontrare il suo. "Ma ti sembra il momento giusto?"
Kayla alzò le mani in segno di resa. "Scusa. Era per sdrammatizzare."
"È un funerale, Kayla!" insistette Amelia. "Non puoi sdrammatizzare un funerale!"
La bionda scrollò le spalle e stava per ribattere, ma fu interrotta dall'inizio della cerimonia.
Amelia non pianse. Aveva già pianto abbastanza la sera prima, in privato. Non le piaceva piangere davanti a tutti, attirando l'attenzione e gli sguardi indiscreti su di sé. Beh, adesso gli occhi erano comunque puntati su di lei, questo era vero, ma cercava di ignorare quella sensazione.
Sentirsi osservato era una sensazione che chiunque aveva avvertito più o meno spesso, nella sua vita, ma mai Amelia avrebbe pensato di sentirla così tante volte nel giro di un giorno e mezzo.
Eppure, nonostante i suoi sforzi di trattenersi, diverse volte la ragazza si ritrovò sull'orlo delle lacrime. Non per i discorsi del celebrante, dei familiari e degli amici, ma per Chris. Perché in fondo, anche se non era stata lei ad avvelenarlo, era anche un po' colpa sua. Perché se solo lo avesse ascoltato... se l'aveva già ripetuto decine di volte. Perché se solo lo avesse ascoltato subito, sarebbe stato ancora vivo. Perché adesso Amelia non avrebbe mai saputo davvero cosa voleva dirle e come, né come sarebbe potuta andare avanti una loro ipotetica relazione. Era tutto finito. E non c'era più tempo per cambiare idea.
La parte peggiore, però, fu dopo la fine della cerimonia. Nessuno tranne Kayla si fermò a salutare Amelia - neanche la famiglia di Chris -, ma tutti, proprio tutti, si voltarono almeno un paio di volte a fissarla. Appena lei incrociava il loro sguardo abbassavano gli occhi, mormorando qualcosa a proposito di un qualche pericolo alla persona più vicina.
Amelia aspettò per un altro po', giusto il tempo di un "Arrivederci" alla madre di Chris e un "Ciao" a Kayla, poi tornò verso casa da sola. Sapeva da sempre che ad Accident nessuno le avrebbe fatto del male - e che chiunque altro l'avrebbe aiutata, in tal caso -, ma stavolta era ancora più tranquilla del solito. Per l'amara ironia della sorte, l'unica persona considerata una criminale in città era lei. Nessuno avrebbe anche solo osato toccarla. Temevano che avesse sempre un'iniezione di cianuro pronta in tasca, a quanto pareva.
Amelia accennò un sorriso a quel pensiero, estraendo le chiavi dalla tasca della sua giacca nera, ma quando alzò lo sguardo sulla porta di casa sua per un attimo si bloccò sul marciapiede opposto.
Non si aspettava di trovare un'intera squadra di polizia ad aspettarla.

𝙉𝙤 𝙗𝙤𝙙𝙮, 𝙣𝙤 𝙘𝙧𝙞𝙢𝙚 - 𝙢𝙜𝙘Where stories live. Discover now