Capitolo 36: Epilogo

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Salii sul destriero grigio che, come da tradizione, era simbolo di buon auspicio e mi apprestai a raggiungere la cappella dei Dowen tra due ali di servitori e camerieri.

L'ingresso della chiesetta era decorato con rami di edera su cui erano stati appesi dei fiocchi argento, bianchi e gialli.

Scesi dal destriero e mio padre mi fu subito accanto, tendendomi il braccio. Sentivo il cuore in gola dall'emozione e dal timore di inciampare con quella gonna a balze che mi sembrava più ingombrante del solito.

Posai la mano sul braccio di mio padre ed insieme entrammo nella chiesetta di Dowen House, affollata e ricca di profumi, di sgargianti colori e di sfavillii di gioielli.

Accanto al sacerdote mi attendeva Edwin. Indossava un completo scuro abbellito da ricami, una camicia di colore argento su cui si potevano intravedere degli elaborati disegni e al collo la collana della paria che impreziosiva l'intera figura. Da quel giorno, avrebbe ripreso  il suo ruolo nella Paria nobiliare, titolo che gli era stato tolto dopo l'improvvisa fuga d'amore con miss Harty.

Al suo fianco vi era il padre, vestito di tutto punto e con la parrucca bianca, e lady Elizabeth con l'abito bianco a ricami floreali.

Camminavo lentamente tra la folla salutando i visi conosciuti quando, a pochi metri all'altare, Edwin ci venne incontro. Nel suo sguardo lessi serenità e un luccichio di soddisfazione. Lo vidi scrutarmi dall'orlo del vestito fino alla testa e soffermarsi, stupito, sulla coroncina di fiori che portavo. Poi mi sorrise.

Lord Verseshire gli consegnò la mia mano, come da cerimoniale, e gli sussurrò: «Prendetevi cura di lei».

«Lo farò, Verseshire» promise lui.

Davanti all'arcivescovo di Canterbury, Frederick Cornwallis, iniziai a sentire le gambe tremolare. Era questo dunque il mio lieto fine.

«Cari fedeli, benvenuti. Siamo qui oggi per celebrare le nozze tra lord Berdyshire e lady Amelie Verseshire. Se qualcuno avesse qualcosa da dire che parli ora o taccia per sempre».

Non mi voltai. Non attendevo più l'arrivo di nessuno ma Edwin volle sfidare la sorte e si voltò.

Attendemmo alcuni minuti in silenzio e poi l'arcivescovo riprese: «Volete voi lord Edwin Dowen, conte di Berdyshire, prendere la qui presente lady Amelie Verseshire come vostra moglie? Amarla, onorarla e rispettarla fino alla fine dei vostri giorni?»

«Lo voglio» disse lui con voce forte e possente.

«Volete voi lady Amelie Verseshire prendere il qui presente lord Edwin Dowen, conte di Berdyshire, come vostro marito? Amarlo, onorarlo e rispettarlo fino alla fine dei vostri giorni?»

Mi voltai verso Edwin e osservai i capelli biondi tagliati corti, gli occhi azzurri luccicanti per l'emozione, la dentatura perfetta che si intravedeva dalla bocca semi aperta e annusai quel profumo mascolino che proveniva dai suoi vestiti.

Percepii chiaramente un tremolio che, dalla bocca dello stomaco, si diffuse al resto del mio corpo e lo trovai diverso dalla paura o dall'eccitazione provata con Thomas. Era più profondo e sordo e mi accompagnò per il resto della cerimonia fino a quando Edwin si chinò su di me. La sua bocca trovò la mia e sugellò la nostra unione davanti agli ospiti, ai familiari e a lord North. Con quel contatto il tremolio cessò e, con esso, anche tutti i dubbi: il mio destino era stato scritto. Da me stessa.

Gli ospiti applaudirono sonoramente ed uscimmo dalla chiesa come conte e contessa di Berdyshire.

FINE


Angolo autrice:

Giunti a questo punto cosa posso dire?

Un GRAZIE enorme a tutti voi lettori ( che amorevolmente chiamo "miei") anche se i caratteri del Pc non sono abbastanza grandi per dirvelo.  Siete stati non solo preziosi ma stimolo per continuare e migliorare la mia vena di scrittrice poichè un'autrice non è nessuno senza i suoi lettori. Ringrazio anche e soprattutto Wattpad per avermi dato la possibilità di "incontrarvi" e di dialogare con voi. 

Ps. Come ho scritto in bacheca ho una certa voglia di proseguire questa vicenda. Le idee sono molte e ancora parecchio confuse quindi non ho ancora un tempo per pubblicare ma spero, in cuor mio, di tenervi ancora compagnia.

Un abbraccio a tutti voi

Irene

Intrigo a CorteWhere stories live. Discover now