James Potter (pt 1)

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Per: siriastark789

Sono in sala grande e sto facendo colazione insieme a James e i suoi amici, ma non sono come gli altri giorni. Remus è nervoso e non ha mangiato niente, non ha nemmeno bevuto.

T/n: Remmie ti vedo teso stamani, non hai ancora mangiato della cioccolata?

Dico ridendo. Mi guarda e accenna un piccolo sorriso un po' forzato, si vede.
Punto lo sguardo su Sirius e Peter. Il primo non fa altro che passarsi la mano sui capelli, gesto che fa quando è nervoso, ha uno sguardo vuoto ma allo stesso tempo preoccupato. Peter invece mangia, non mi stupisce ovviamente, però molto più del solito e trangugia tutto quel che gli capita sott'occhio, bacon, muffin, salsicce, uova, crostata alla zucca, questa mattina divorerebbe anche il tavolo.
Mi volto verso James, il mio ragazzo, e anche lui è nervoso. Quando stamattina l'ho salutato non era allegro come al solito, non mi ha dato il solito bacio a stampo come fa sempre e quando l'ho baciato non ha ricambiato subito.
Sono davvero strani oggi, tutti, persino Peter che è già strano di suo.

T/n: allora amore, cosa faremo oggi?

J: niente T/n. Oggi starò con loro.

Dice con tono leggermente distaccato e indicando con il capo il resto dei malandrini.

T/n: si può sapere cos'avete stamattina?

R: non abbiamo niente, basta domande.

Dice Remus in tono scocciato.

T/n: allora ciao, quando sarete in vena di calmarvi fate un fischio.

Mi alzo dal tavolo, prendo i libri per le lezioni di oggi e mi affretto ad uscire dalla sala grande.

J: aspetta T/n!

Mi urla James dal tavolo, io faccio finta di non sentirlo e mi dirigo a passo spedito verso l'aula di pozioni, dove fra una decina di minuti avrò lezione con Lumacorno.

È ormai arrivata la sera e su Hogwarts è calato il buio che porta con sé alcune stelle, molto meno delle altre notti, ma il bagliore della luna illumina la scuola.
Sono in sala grande per cenare, sono seduta vicino a Frank Paciock e la sua ragazza, Alice. Io e lei siamo amiche sin dal primo anno, è la mia migliore amica e so che su di lei potrò sempre contare e lei potrà fare lo stesso su di me.
Frank invece l'ho conosciuto il secondo giorno del primo anno, mi ero persa e non trovavo la classe di trasfigurazione, per sbaglio andai a sbattere contro di lui, gentilmente mi aiutò a raccogliere i libri che mi erano caduti e mi accompagnò in classe dato che avevamo la stessa lezione insieme e da lì abbiamo iniziato a conoscerci meglio e siamo diventati amici.

Ho deciso di non sedermi vicino ai malandrini, non mi hanno rivolto la parola per tutto il giorno e non ho intenzione di fare io la prima mossa.

F: come mai non sei seduta vicino a James?

Mi chiede Frank con tono interrogativo.

T/n: oggi sono tutti e quattro strani, scontrosi e distaccati. Mi ignorano da.stamattina

Mi volto verso la loro direzione e li osservo. Peter non fa altro che guardare nervosamente l'orologio che ha al polso. Remi non mangia niente e picchietta le dita sul tavolo. James a volte mi lancia degli sguardi, propabilmente si è accorto che li sto fissando. Sirius invece giocherella con i suoi capelli e da fuori potrebbe sembrare che va tutto bene ma non è così, si vede lontano un miglio che è teso.
Ancora non sono riuscita a capire cosa passa per la testa di quei quattro.
Ad un tratto Peter, dopo aver guardato per l'ennesima volta l'orologio, dice qualcosa agli altri tre e insieme si alzano e camminano velocemente fuori dalla sala.

~Immagina i Malandrini~Where stories live. Discover now