capitolo 36: ancora (?)

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mi sentì picchiettare la testa così mi alzai e trovai Henry davanti a me 

Daisy: che c'è amore? dissi sbadigliando 

Henry: zio Derek mi ha mandato a svegliarti sono le 13 disse con il musino 

cazzo... già le 13!? avevo un sonno pesante 

Daisy: oh... di a Derek che scendo tra un po' 

annuì e uscì. Oggi era la vigilia e il mio umore si è scavato la fossa. Di solito a New York andavo a comprare le ciambelle per me ed Henry e aspettavamo fino la sera tardi per aprire i regali. Quest'anno fra tutti i casini, pinnole, poteri,... non sono molto in vena. Con la mia voglia di vivere pari a zero uscì dal letto, misi una tuta, una felpa e scesi con tutta la coperta. faceva un freddo assurdo. Scesi le scale è c'erano già tutti giù... i ragazzi attaccati alla play come ieri, le "coppiette" che si baciavano sulle poltrone, mio zio e mio fratello in cucina e poi incrociavo il suo sguardo. cavolo... lasciai perdere e raggiunsi il tavolo della cucina dove mi sedetti, mi sistemai la coperta, misi la testa sul tavolo e bho... oggi non stavo bene. A irrompere i miei pensieri fù Henry che venne e mi tirò leggermente la coperta 

Henry: mamma tutto ok? chiese preoccupato 

Daisy: si piccolo... sono  solo stanca sorrisi forzata  vai a giocare sù

mi ascoltò e andò. 

io rimisi la testa sul tavolo e per la forza mi feci pure male 

Daisy: tavolo di merda.. 

Isaac: non dovresti prendertela rise alle miei spalle 

mi girai e vidi Isaac di lato a me con una tazza di the fumante 

Daisy: ciao dissi massaggiandomi la testa mi porse la tazza e si mise di lato a me grazie 

Isaac: allora... come mai oggi di cattivo umore? chiese sorseggiando del the di solito sei tu quella che tira il morale qui e si girò verso di me

abbassai lo sguardo

non avevo voglia di parlare... nè di dire perchè era cos', perchè non lo sapevo nemmeno io! 

avete presente quei momenti quando vuoi passarlo da solo perchè sembra che nessuno ti capisce? ecco così sono in questo momento 

Isaac capendo il mio silenzio rimase zitto pure lui e l'unica cosa che fece.... mi abbracciò. capiva il mio silenzio e forse anche ciò che provavo in quel momento... ma l'unica cosa di cui avevo bisogno era questo.

THEO
Sono qui a vedere i ragazzi perdere, se ci fosse stata Daisy a quest'ora li avrebbe già fatti scannare. So che è in cucina con Isaac e questa cosa mi da sui nervi perchè lei è mia. 

sento troppo silenzio... forse dovrei controllare

scorgo il capo in cucina e li vedo abbracciati l'uno all'altra. 

ok questa cosa mi fa girare le palle. 

sento la rabbia salirmi, il cuore accellelare e gli occhi cabiare. mi allontano leggermente e vado verso il portone per respirare aria. mi sto sentendo soffocare. 

corro verso l'esterno e scaccio un urlo forte. 

urlo come un lupo

urlo con me stesso

urlo per amore

con Daisy sto provando emozioni diverse, emozioni umane.... la testa mi gira e li artigli comandano di uscire. cerco di trattenermi ma non ci riesco, sento solo qualcuno toccarmi la spalla... mi giro 

scoot. 

scoot: ok theo cerca di calmarti 

continuava a dire... ma la mia testa non ne voleva sapere 

scoot: pensa a qualcosa che ti fa stare bene, qualcosa di speciale... un ancora 

provò a dire mentre mi dimenavo 

pensai. a me stesso. 

l'unica ancora per anni fù solo me stesso e sentì pian piano il dolore placare ma tutt'un tratto riprese più forte tant'è mi dovetti accasciare a terra 

scoot: una vera ancora theo! urlò

pensai... a Daisy

il suo sorriso, i suoi occhi, il suo sguardo, all'approccio che ha con Henry, quando dorme... 

sento il dolore pian piano placarsi fino a sparire. 

sbatto le ginocchia sull'asfalto e m tengo le mani sulle tempie. pian piano si avvicinano dei passi e una mano si appoggia sulla spalla 

Scoot: nn puoi negare a te stesso che è lei la tua ancora disse 

Theo: come faccio? lei...lei.. lei... l'hai vista! dissi ancora con lo sguardo sull'asfalto 

Scoot: si l'ho vista... e fattelo dire Theo... sei un coglione! lei cerca in tutti i modi di avvicinarsi ma tu l'allontani. sappiamo tutti il passato che hai affrontato e persino lei lo sa... ma non puoi continuare ad allontanare le persone... le farai del male.. e Daisy non se lo merita. 

alzai lo sguardo e mi alzai da terra 

aveva ragione 

theo: hai ragione.... come cazzo posso fare!? dissi arrabbiato e agitato 

Scoot: theo mise due mano sulle spalle non l'allontanarla 

avevo capito il Messaggio, avevo capito le sue parole... ma sono stato uno stronzo e spero che tutto ciò porti a qualcosa....

C𝔲𝔬𝔯𝔦 𝔡𝔦 𝔤𝔥𝔦𝔞𝔠𝔠𝔦𝔬 // 𝔗𝔥𝔢𝔬 R𝔞𝔢𝔨𝔢𝔫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora