Pov's Louis
Mi sveglio sentendo il mio Hazza piangere ed agitarsi. Apro gli occhi di scatto e vedo che lo sta facendo nel sonno, così lo squoto un po' cercando di svegliarlo.
-Hazza svegliati per favore, ti prego Haz, svegliati- dopo poco si sveglia e si mette a piangere come un bambino a dire -Sempre lo stesso sogno, non ce la faccio più- -Hazza calmati- gli dico io abbracciandolo -se vuoi me lo dici dopo che ti sei calmato, okay piccolo?-
Pov's Harry
Riesco a calmarmi solamente grazie alle carezze di Lou che nel mentre mi dice delle frasi dolci e ridicole facendo anche delle facce buffe in modo da farmi ridere.
Ma poi, mi ha davvero chiamato piccolo??
Ce dobbiamo parlarne?No okay, forse è meglio di no altrimenti sclero.
-Lou- -Si Hazza- -Voglio dirtelo- -Sei sicuro? Lo sai che non ti voglio costringere- -Si, voglio dirtelo- a quel punto si distende sulle schiena, mi prende in braccio e mi posiziona sopra di lui.
In questa posizione, con la testa sul suo petto, riesco a sentire il suo cuore battere ripetutamente ad un ritmo lento, il quale mi culla e mi fa calmare ancora di più.
-Sono più di due anni ormai che faccio sempre lo stesso incubo, io tutto felice in vacanza con il mio ex Zack e poi mi ritrovo in camera mia con mio padre ubriaco che mi picchia e lui e Zack che mi insultano- dico con la voce che trema e con ancora alcune lacrime che scendono dai miei occhi.
Lou tiene una mano sulla mia schiena, in modo da tenermi vicino a sé, mentre con una mano inizia ad accarezzarmi i capelli -Stai tranquillo Hazza, ora ci sono io, loro due non ti faranno più niente e se ti faranno di nuovo male ci sono io a difenderti, va bene piccolo?- -Si Lou, va bene- gli rispondo sorridendo.
-Bene, adesso però devo chiederti una cosa- -Ma Louu, sono le tre del mattino, non puoi dirmelo domani mattina, ho sonno- dico strofinandomi gli occhi, ho pianto quindi sono più stanco.
-Okay piccolo, però se te lo dico quando ci svegliamo devi dire per forza di sì- dice con un sorrisetto furbo -Va bene, buonanotte-
Mi butto sul suo petto, dato che mi ero alzato un pochino per guardarlo in faccia.
-Ma, non mi dai neanche il bacino della buonanotte?- chiede con un finto labbruccio. Io mi alzo quel poco che serve e gli do un piccolo bacio sulla guancia, ma quando sto per appoggiarmi di nuovo sul suo petto, lui mi prende per il mento -Questo non è il bacio che io richiedevo piccolo- avvicina le sue labbra alle mie e mi lascia tre piccoli baci a stampo che mi fanno sorridere come un ebete.
Finalmente mi lascia appoggiare su di lui e ci addormentiamo pacificamente.
Mi sveglio abbastanza presto, così, senza pensarci due volte, mi alzo lentamente da Lou, mi strofino gli occhi e mi dirigo verso la cucina.
Apro gli armadi e il frigo cercando il necessario per fare i pancake e il caffè. Appena finito tutto vado in bagno e apro tutti i cassetti fino a quando trovo la lametta con cui Lou si è tagliato.
Metto tutto in un vassoio per poi andare in camera di Lou, appoggiare il vassoio sul comodino e svegliarlo dolcemente con un paio di baci leggeri sulla guancia e sulla bocca.
Quando sento che sta a mala pena ricambiando un bacio mi stacco -Buongiorno Lou- gli dico sorridendo -Giorno Hazza- lui annusa un po' l'aria per poi aprire gli occhi e trovare la colazione davanti a lui. Fa un grande sorriso che però svanisce appena vede la lametta -Buttala- -Harry- -Lou buttala- -Ma- -Niente ma, ora sono qui e abbiamo risolto tutto, butta la lametta nel cestino così poi facciamo colazione e mi dici quello che volevi dirmi alle tre del mattino- dico ridacchiando un po' alla fine.
Con calma, essendosi appena svegliato, si alza dal letto, prende quel piccolo pezzo di ferro dal vassoio, si avvicina al cestino e lo butta in mezzo agli altri rifiuti. Poi si siede sul letto a gambe incrociate e prova a prendere un pancake -Ah Ah, fermati- -Cosa?- -O mi dici grazie per averti fatto la colazione o non mangi- -Ma non ti ho detto io di farmela- -E allora me la mangio io- -No, okay, va bene, va bene-
Si allunga verso di me e mi bacia le labbra, io provo a far diventare questo semplice bacio a stampo un qualcosa di più ma lui mi ferma -Non adesso, per approfondire le cose voglio aspettare stasera- -Stasera?- -Si esatto- mi dice con sorrisetto in volto -Cosa c'è stasera?- -Beh si da il caso, caro Harol- -COME HAI FATTO A SCOPRIRE QUEL NOME- -Una volta che c'era anche tua mamma a casa tua ti ha chiamato così- -Ti prego non chiamarmi in quel modo- dico arrossendo, mettendomi le mani sopra la faccia e buttandomi sul letto -Va bene Harold- mi risponde lui ridendo e togliendomi le mani dal viso -Comunque, sta sera volevo portarti a fare un giro perché... volevo chiederti di uscire- dice abbassando lo sguardo -Non sto capendo, usciamo già- -Si ma come amici, io volevo chiederti di uscire, come, emh ecco, uh mi piaci Harry, dovevo dirtelo, quindi sì, è un'appuntamento-
Io lo guardo sorridendo -Davvero?!- -Si Hazza- -Bene, allora ci vediamo stasera- gli dico alzandomi dal letto e mettendomi le scarpe -Ma come? Non rimani qua?- -No, mi dovrò pur preparare- -Ma come?! Sei già bellissimo così, a cosa ti serve?- -Beh mi serve, ciao Lou- gli lascio un veloce bacio sulla guancia per poi correre fuori casa.
Devo. Assolutamente. Chiamare. Gemma.
Ora mi serve più della prima volta.Ma appena arrivo a casa noto una cosa strana.
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This Is Us • Larry Stylinson •
Fanfictionè la mia prima ff per favore non criticate Harry è un ragazzo con un brutto passato e si è appena trasferito a Doncaster per il lavoro di sua madre. Avrà una vita monotona o troverà finalmente degli amici di cui fidarsi veramente tra cui, magari, an...