Capitolo 176

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Personaggi in questo capitolo:
Jack
Daimonas
Ailea
Khal
Lighneers
Zell
Astral
Lacie
Hope
Grace
Milton
Seraph
Alexander
Johanna
Samantha
Nadeshiko
Ayame
Ryujin
Yume
Cirno
Vladimir
Annabelle








Dopo quello che era successo allo chalet tutti gli ospiti erano stati rimborsati e l'intera zona era stata chiusa non appena la polizia era arrivata sul luogo.
Un bel problema per gli affari, ma i proprietari non sembravano esserne dispiaciuti.
Erano una coppia di una certa età, e il marito stava parlando agli studenti mentre la moglie spiegava ai poliziotti l'accaduto.
-Grazie, grazie! Se non fosse stato per i vostri studenti, non vogliamo nemmeno pensare a cosa sarebbe potuto succedere.-
-La grande Cirno risolve ogni situazione!- sorridendo trionfante Cirno era davanti all'intero gruppo con i pugni ai fianchi, ma visto stavolta si meritava gli elogi nessuno le fece notare quanto il suo ego fosse più alto di lei.
-Non sappiamo veramente come ringraziarvi. Ovviamente non dovrete pagare nulla, e se vorrete tornare sarà tutto gratuito per voi.-
-Che ne dice ci mettere un paio di zeri sul mio conticino? Una decina bastano.- rispose sereno il professore Zero, con i ragazzi che gli lanciavano delle occhiatacce alle spalle.
-Se fosse stato per lui saremmo nel lago assieme a quel tizio...- borbottò Zell.
-Già, ma vuoi andare a dirglielo?-
La proposta di Grace bastò a farlo tacere, mentre il professore continuò a guardare il pover'uomo aspettandosi veramente una ricompensa. Fortunatamente per lui la pazienza di Reika era ancora più bassa delle loro finanze, e colpendo il professore si diresse verso l'automobile accanto all'autobus che li avrebbe riportati tutti a casa.
-Muoviti. Non intendo restare qui ancora a lungo.-
-Subito fiorellino di campo!-
Se le occhiatacce potessero incenerire quella di Reika non avrebbe lasciato nemmeno le ceneri.
-Va bene branco di scalmanati! Non esaltatevi solo perché alcuni di voi hanno avuto fortuna e non vi siete fatti uccidere. Godetevi questi ultimi momenti perché si torna a scuola!- sbraitò la professoressa Mustang spaccando un timpano a Hope, troppo vicina alla donna.
-Come premio potete scegliere con chi sedervi.- aggiunse allegramente il professor Koshi, e in fin dei conti non fu una cattiva idea.
L'ultima a salire fu Cirno, che ci tenne molto a salutare Andrea e Alex.
-Allora... a questo punto si fa da me?- cominciò la ragazza sfoderando tutto il suo charme.
-Ci piacerebbe, ma forse c'è qualcun altro con cui vorresti stare.- rispose Alex guardando Yume, che aspettava Cirno per salire sull'autobus.
L'aveva salvata, e voleva ancora ringraziarla.
-Yume? Ma è solo un'amica! Certo, una gran bella amica, ma pur sempre un'amica.-
Certo, se ci avesse provato con lei non le sarebbe dispiaciuto affatto, però era abbastanza sicura non fosse interessata alle ragazze.
-Tranquilla, per noi non sarebbe stato un problema, ma viviamo distanti e abbiamo pensato che sia meglio così.- continuò Andrea confondendola solo di più.
Il colpo di grazie fu quando entrambi le diedero un bacio sulla guancia, tornando verso lo chalet.
-Grandioso...-
Poteva andare decisamente meglio, però almeno aveva la certezza di avere fatto colpo. Con questa sicurezza tornò verso l'autobus, dove Yume l'aspettava.
-Tutto bene?- chiese l'amica. -Ho visto qualcosa di interessante poco fa...-
-Beh, sai com'è. Nessuno resiste al mio fascino.-
-Ahah, ne sono certa.-
A uno a uno tutti si sistemarono al proprio posto, e l'autobus partì verso Rookbow. Il viaggio avrebbe richiesto parecchie ore e con ogni probabilità sarebbero arrivati verso sera, ma avevano tutti preparato dei panini e non erano troppo preoccupati di annoiarsi.
In ogni caso quella vacanza li aveva distrutti, però molti di loro erano felici di stare senza fare nulla per un po'.
Quando l'autobus partì Cirno si concesse un ultimo saluto ai due ragazzi, prima di vederli sparire tra la neve.
-Allora... hai preso il loro numero di telefono?- chiese Yume con un sorrisetto.
L'espressione di Cirno lasciò ben intendere la risposta, soprattutto quando tirò una testata contro il sedile davanti.
-Oh tesoro... magari puoi trovarli su instagram.-
-Non mi ricordo nemmeno come si chiamano... come si chiama questo posto?!-
-Mi sembra la ragazza sia Alex, e lui Andrea.- rispose Yume accendendo il cellulare. -Posso aiutarti a trovarli se vuoi.-
-Nah, lasciamo che questa avventura rimanga un dolce ricordo.-
-Non ti facevo così romantica.- la prese in giro l'amica.
-Che posso dirti. Ho tutto al posto giusto.-
Incluso l'amaro in bocca per come erano andate le cose. -Ehi Yume... a te è mai piaciuto qualcuno? Veramente intendo.-
-Mmmh, può darsi. Però sai, sto bene così.-
Questo le tolse qualsiasi dubbio sulle parole dei due. Yume sarebbe sempre stata Yume.
-Però se incontro qualcuno di carino te la presento.-
-Affare fatto.- annuì la ragazza sorridendo. -Come va la testa comunque?-
-Bene grazie. Alla fine è stata solo una botta.-
Si era procurata un bel bernoccolo, e almeno per quel viaggio avrebbe dovuto indossare una benda sulla testa, però poteva andarle molto peggio.
-Potrei vantarmi di questo con le mie prossime conquiste. Ho salvato un intero chalet.-
-Sì, si può dire così.-
Erano stati fortunati fosse rimasta fuori a rimuginare sul fatto il professor Zero non le aveva dato alcun premio, cosa che non voleva assolutamente ricordarle.
Cirno era un'amica splendida, ma non voleva sentirla urlare tutto il tempo su come pretendesse di ricevere un premio.
Il silenzio non le sarebbe certamente mancata se si fosse seduta qualche posto più in là assieme a Khal e Alexander, entrambi decisamente poco entusiasti di trovarsi assieme.
Visto Lacie aveva pretesto che stavolta Astral si sedesse assieme a lei Seraph si era presa Ailea, e Khal si era dovuto accontentare del fratello visto che, se lui non poteva stare con la propria ragazza, non vedeva perché Alexander potesse farlo.
Quest'ultimo era rigido sul sedile con gli occhi fissi davanti a sé. Khal sembrava piuttosto tranquillo e non lo degnava di uno sguardo, ma sapeva fosse molto infastidito di non essere assieme ad Ailea, proprio come a lui dispiaceva di non stare seduto vicino ad Hope, ma non avrebbe mai trovato il coraggio di dirlo ad alta voce.
Al loro silenzio rimediava comunque Lacie, che parlava abbastanza per l'intero autobus.
-Nyaa quando arriviamo?!-
-Siamo appena partiti.- rispose Astral sorridendo da sotto la maschera.
Stare con Seraph era fantastico, ma doveva ammettere che gli era mancata la sua sorellina, e soprattutto dopo quello che era successo aveva bisogno di tenerla vicina per assicurarsi che stesse bene.
-Ma io mi annoio nyaaaa!-
-Allora facciamo un gioco. Io spio con il mio occhio... una cosa bianca.-
-Andiamo Astry nya! È la neve! Tu le fai sempre troppo facili nya.-
-Beh non è che ci sia molto da vedere qui.-
-Sei noioso nya.-
-Ah sì? Vediamo cosa trovi tu.-
-Ok nya! Io spio con il mio occhio... una cosa verde.-
-Non c'è nulla di vedere qui fuori.-
-C'è qualcosa di verde nya!-
Confuso Astral si sporse verso il finestrino, cercando in lungo e in largo qualcosa di verde, ma in quella zona non c'erano nemmeno degli alberi.
-Stai barando.-
-No nya.-
-Allora dimmi che cos'è.-
-Non ci hai nemmeno provato nya!-
-Perché non c'è soluzione!-
-Sì che c'è nya!-
-E dimmi qual è!-
Erano bastati una manciata di minuti e stavano già urlando, Lacie però in compenso sembrava essere divertita dalla reazione del fratello.
-I sedili nya.-
-... hai barato.-
-Non ho barato nya!-
-Sì invece! Devi dire qualcosa che è fuori dall'autobus!-
-Non è vero nya! Il gioco si chiama io spio con il mio occhio, non io spio qualcosa fuori dall'autobus nya!-
-Potevi dirlo almeno che parlavamo di qualcosa qui dentro!-
-Se sei una schiappa non è colpa mia nya.-
-Giuro che salto io fuori dal finestrino se continuano così...-
Seraph e Ailea erano praticamente dall'altra parte dell'autobus, visto Ailea soffriva i mezzi, eppure riuscivano a sentire la voce di quei due come se fossero alle loro spalle.
-Dai dai...-
Ailea riusciva a parlare a malapena a monosillabi, il suo viso si era già scolorito.
-Wow, è un record. Nemmeno un quarto d'ora e stai già male.-
-Ehi, non è colpa mia. È la Mustang che guida da cani, ed è tutto una curva.-
Effettivamente non aveva tutti i torti, la donna era al volante e voleva tornare a casa il prima possibile.
-Ancora cinque ore e sarà tutto finito.-
-Ugh...-
-Ehi, se devi dare di stomaco chiamo il tuo ragazzo.-
-Ahah, molto divertente.- rispose Ailea appoggiando la fronte contro il finestrino. -... allora, come va con Astral?-
-Stai abbastanza bene da chiacchierare?-
-Andiamo, non abbiamo mai tempo per parlare di cose da ragazza. Ora rispondi ed evitami di parlare sennò vomito.-
-Ok ok. Direi piuttosto bene. È testardo, certe volte mi fa impazzire, ma ci tiene a me e lo dimostra.-
-Già, ho saputo dell'idromassaggio ahaOUCH!-
Seraph le tirò un pugno alla spalla abbastanza forte da farle sbattere la testa, e per un secondo Ailea valutò la possibilità di restituirglielo, se la nausea non si fosse fatta ancora più insistente.
-Riposa e stai zitta.-
Dal sedile opposto anche Lighneers avrebbe voluto dire la stessa cosa ad Ayame, ma la ragazza era ancora ferita e perfino lui non era abbastanza cinico da tirarle un pugno in faccia e costringerla a lasciargli andare il braccio.
Il professor Koshi si era occupato di lei per tutta la sera, e anche se pallida la ragazza era stata in grado di muoversi con le proprie gambe senza l'aiuto di nessuno.
Con un po' di riposo si sarebbe rimessa in sesto in un paio di giorni. Lighneers poteva sopportare qualche ora in cui gli stava appiccicato, o così aveva sperato.
-Lighuccio, sei il mio cavaliere in armatura scintillante!-
Quante ore erano già passate? Venti? Otto?
A malapena venti minuti.
-Se ripenso al modo in cui urlavi il mio nome l'altra sera potrei avere un orgasmo!-
-Eri scappata come un'idiota. Ti stavano cercando.-
La stava cercando, lui da solo, ma non l'avrebbe mai ammesso.
Sarebbe stato l'equivalente di mettersi un cappio al collo da solo.
-Non sono stata incredibile Lighuccio? L'avevo quasi fatto fuori, ma ci hai pensato tu quando sei venuto a salvarmi.-
Forse il cappio ce l'aveva già.
-Dormi un po'.-
-Ti preoccupi per me amoruccio?-
-Mi preoccupo per la mia sanità mentale...-
-Ahah, io non mi preoccuperei di questo. Sono già pazza d'amore per te.-
Se si fosse buttato dal finestrino avrebbe avuto abbastanza fortuna da venire sbranato da un orso?
Improbabile, ma la cosa lo tentava parecchio.
Se c'era una cosa che lo irritava più del continuo chiacchiericcio di Ayame era però la consapevolezza di essere osservato da Daimonas.
Non avevano ancora parlato della faccenda dell'altra sera, e non aveva intenzione di farlo, ma la mente di Daimonas era piena di dubbi e domande.
-... allora... bella vacanza eh?-
-Cosa?-
La domanda di Jack distrasse il ragazzo dai suoi pensieri, nemmeno loro avevano ancora parlato dalla scorsa sera, e c'era un po' di tensione.
-Niente...-
Sospirando Jack appoggiò la testa al finestrino, osservando di nascosto l'immagine riflessa dell'altro.
Voleva parlare e risolvere la cosa, ma credeva fermamente di avere ragione e stavolta voleva che anche lui lo ammettesse. Purtroppo questi erano gli stessi pensieri di Daimonas a riguardo.
Per la verità gli sarebbe piaciuto prima parlare con Milton di questa cosa, visto era la sua migliore amica e non voleva discutere ancora con Jack senza prima essersi schiarito le idee, ma non ne aveva avuto modo.
La ragazza era poco più in là e stava chiacchierando con Vladimir, che le stava mostrando il proprio videogioco al cellulare.
-Wow, sei proprio bravo!-
-Grazie, evito di dormire così accumulo punti.-
-Ehm, ok... scherzi vero?-
-Ceeeerto, questo è fondotinta, non occhiaie.- ridacchiò lui indicandosi gli occhi.
-Ti sarebbe stato molto bene come colore.-
-Dici? Pensavo a qualcosa di più acceso ahah.-
Poco più in là anche a Hope sarebbe piaciuto poter usare il cellulare per rilassarsi un po', ma la batteria era scarica e Grace aveva pochissima connessione.
-Mi spiace sia così noioso stare con me.- la prese in giro l'amica venendo la sua espressione.
-Scusa... è che sono molto stanca.-
-Ci credo, ieri sera sei stata tutto il tempo a prenderti cura dei feriti. Dormi un po'.-
-Non ci riesco, mi sento una specie di scarica elettrica lungo tutto il corpo.-
-Sarà l'adrenalina, non è stata certo un'esperienza piacevole.-
-No di certo... tu però la stai prendendo piuttosto bene.-
-Io sono io, non metterti a fare paragoni sulla salute mentale.-
-Esagerata ahah. Sono solo un po' più stanca di te.-
-Sicuramente la guida tranquilla della Mustang ti aiuterà ad addormentarti.-
Come a dare prova delle sue parole beccarono in pieno un dosso, e tutti saltarono sui sedili.
-Se non mi viene prima un infarto.- sospirò Hope sentendo un'emicrania in arrivo.
Nel sedile dietro di loro Ryujin si sporse per parlarle. -Ehi Hope, ho un libro che stavo leggendo nello zaino, se vuoi posso prestartelo.-
-No tranquillo, temo mi verrebbe la nausea se leggessi.- sorrise la ragazza. -Come sta Sammy?-
-Dorme come un ghiro.-
La nottata di prima era stata particolarmente intensa per lei, e non appena l'autobus era partito, per sua fortuna, la piccola si era addormentata usando la felpa di Ryujin come cuscino.
-Poverina, deve essere stato traumatico per lei l'altra sera...- disse Hope avvilita.
-Soprattutto se ha visto Lacie in forma bestia.-
-Grace...-
Hope la guardò come per dirle di non aggiungere altro, ma la rossa continuò.
-Ehi, non è per cattiveria, ma i poliziotti hanno trovato dei corpi sbrindellati. Credono siano stati degli orsi.-
-Ha avuto dei modi poco ortodossi... ma l'importante è che Sammy stia bene.- rispose Ryujin.
Da quanto aveva spiegato Lacie era troppo buio perché Sammy avesse visto qualcosa.
In ogni caso Hope non era l'unica a non avere chiuso occhio e ad essere stanca, Annabelle infatti stava cercando di addormentarsi, ma con Nadeshiko vicino era un'impresa ardua.
-Dammi la mano, ti coloro le unghie.-
-Hai lo smalto?- chiese Annabelle sorpresa.
La vacanza era stata una sorpresa, e nessuno aveva avuto il tempo di preparare le valige.
-Porto sempre con me una borsetta con trucchi e quant'altro. In caso di emergenza. Manina grazie.-
Annabelle non ebbe la forza di opporsi, e in ogni caso non le dispiaceva.
-Che colore mi farai?-
-Pensavo al verde. Tu usi l'arco no? Già che ci sono te le limo un po', così non rischi di romperle.-
-Grazie. L'arco che uso però è della scuola, dovrei comprarmene uno.-
-Perché?-
-Perché così in caso di bisogno avrei un'arma, come gli altri.-
-Beh, la maggior parte di loro ha armi piccole, coltelli, pistole.-
-Ayame ha una motosega.-
-Touche.-
-Ehi Nadeshiko, faresti le unghie anche a me?- chiese Johanna sporgendosi verso il suo sedile, con Zell accanto che dormiva senza problemi; infondo era abituato a vivere in un monolocale su una strada trafficata, e con dei vicini rumorosi, qualche scossone era poca roba.
-Certo! Che colore?-
-Rosa se ce l'hai, grazie.-
-Un pochino basic, ma ci può stare.-
Nonostante la guida spericolata della professoressa l'autobus tornò a Rookbow tutto d'un pezzo, con solo qualche graffio in più del previsto, e lasciò gli studenti di fronte al dormitorio.
Erano tutti troppo stanchi per tornare a casa a quell'ora, perciò chi aveva una camera lì si offrì di ospitarli dividendosi un piccoli gruppi.
La stanchezza fu tale che si addormentarono tutti nel giro di pochi minuti, e visto erano a pochi passi dalla scuola si concessero anche un quarto d'ora in più di sonno rispetto al solito, dirigendosi poi rapidamente verso i cancelli aperti.
-Caspita, avevo dimenticato come fosse dormire.- disse Vladimir allungando le braccia stiracchiandosi.
-Dovresti veramente imparare a prenderti più cura di te stesso.- lo rimproverò Hope.
-Ma lo faccio! Cinque caffè appena sveglio e via con gli altri trenta lungo la giornata!-
Certe volte era veramente difficile capire se scherzasse o meno, e Hope non aveva la forza di ribattere.
Ryujin trattenendo uno sbadiglio cercò di tenere la conversazione su una nota positiva.
-Coraggio ragazzi. Sono sicuro oggi sarà una splendida giornata. Dopo quello che è successo, cosa potrebbe andare storto?-
Tante cose in verità, a cominciare da una piccola figura che, sfrecciando tra la gente, si getto contro il ragazzo in un placcaggio perfetto.
-Ru-ruuuuuuuuuuuuuuu!-

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