9

106 10 5
                                    

Verso le cinque, i due semidei avevano finalmente pulito tutto. Le mattonelle delle docce risplendevano e i gabinetti non mandavano più odore di fogne, i bagni non erano mai stati così puliti.

Will era veramente felice di aver finito, sarebbe andato a cambiarsi per la cena e poi avrebbe dimenticato quella brutta giornata. O almeno la parte dei gabinetti intasati e la carta igienica sul tetto, dopotutto con Nico si era divertito. Quando gli aveva chiesto cos'era successo con quel tablet, il figlio di Ade era sbiancato all'improvviso e ci aveva messo un po' a rispondere. Will era contento che alla fine, si fosse aperto con lui. Nico doveva averne passate tante e si teneva sempre tutto dentro.

Domani mattina avrebbe avuto l'ultimo turno in infermeria, e poi avrebbe ripreso le attività con tutti gli altri. Lezioni di tiro con l'arco, allenamenti con la spada, partite di caccia alla bandiera... le solite cose in cui tutti si facevano male e Will doveva occuparsi delle conseguenze.

"In tutta la mia vita non avevo mai visto i bagni così puliti. Abbiamo fatto proprio un ottimo lavoro." disse sorridendo il figlio di Apollo.
"Mi è rimasto addosso il puzzo di muffa incrostata." si lamentò invece Nico.
"Dici così perché non sei mai stato sciacquonato dalla casa di Ares." ribatté Will, mentre brutti ricordi gli riaffioravano in mente.
"Cosa? Perché a te è successo?"
"Avevo detto ad un ragazzino che, in relazione alla sua altezza, aveva una massa corporea esagerata per la sua età." Nico scoppiò a ridere. Con una mano si copriva la bocca e, con l'altra, indicava Will, mentre tutto il suo  corpo era scosso dalle risate.
"Ma cos'hai da ridere?"
"Hai detto ad un figlio di Ares che era grasso, usando paroloni assurdi." rispose Nico senza smettere di ridere.
"Mentre ti ficcavano la testa nel water cos'hai detto? L'acqua stagnante è nociva per il sistema respiratorio?"
"Che battuta simpatica Nico. Davvero."

Senza smettere di punzecchiarsi a vicenda, i due semidei uscirono dai bagni. Fuori si era creata una fila di ragazzi. Alcuni non riuscivano più a trattenerla, altri erano lì solo per accertarsi che i bagni fossero davvero puliti, e che non fosse un miraggio. Quando videro Nico e Will uscire con le scatole piene di flaconi vuoti, si precipitarono tutti sulla porta. Vedendo come tutto era pulito, si levò un mormorio di stupore e gioia. Alcuni ragazzi corsero via per avvertire tutti della bella notizia. Vedere i bagni così puliti non era cosa da tutti i giorni.

"Io vado a cambiarmi. Ci vediamo a cena." disse Nico, allontanandosi silenziosamente verso la sua cabina. Will lo seguì con lo sguardo, effettivamente il figlio di Ade era proprio carino. Una spanna più basso di lui, con i cappelli scuri perennemente scarruffati. Da dietro poteva sembrare un ragazzino qualunque, ma Will sapeva che dietro quegli occhi scuri si nascondevano un sacco di dolorosi ricordi.

Quella sera per cena, Will aveva preso dell'insalata. Era seduto al tavolo della mensa, dove i suoi fratelli stavano cercando di costruire una torre con le patatine fritte. Lui gli aveva detto che non potevano mangiare patatine tutte le sere, ma loro lo avevano ignorato, dicendo che avrebbero continuato finché non sarebbero riusciti a battere il record d'altezza. Detenuto dalla cabina di Ermes, ovviamente.
Tra file di semidei che parlavano a bocca piena, e driadi che trasportavano vassoi pieni di cibo, Will riusciva a intravedere Nico seduto al suo tavolo. Sembrava un po' giù per dover mangiare da solo, e non aveva neanche mangiato poi tanto. La verità è che Will lo stava fissando perché lo trovava carino, non tanto per controllare che mangiasse.

"Allora Will, ci aiuti o preferisci rimanere lì imbambolato a mangiare il tuo cibo salutare?" disse Kayla facendo le virgolette con le dita. Ormai la torre di patatine era diventata così alta, che doveva stare in piedi sulla panca per aggiungerne altre.
"Stavi fissando di nuovo Nico eh?" Will cercò di ignorarla, ma sua sorella lasciò ad Austin il compito di costruire la torre e gli si sedette accanto.
"Lo sai che se voi dirmi qualcosa io ci sono, come per ieri." A quel punto Will non riuscì più a tenere la bocca chiusa. Le raccontò tutto quello che era successo dall'ultima volta che ne avevano parlato, in infermeria. Nico che dormiva sul tetto della loro cabina, la giornata passata a pulire i bagni, e come si era sentito quando Nico era andato via.
"Beh, effettivamente vi conoscete da poco, ma se quel che mi racconti è tutto vero allora potresti anche dichiarati." disse Kayla sorridendo al fratello.
"Ne sei sicura? E se non gli piacessi?" Will non era molto sicuro, parlarne con Kayla era un conto, ma dirlo a Nico? Non aveva il coraggio per farlo.
"L'ho visto come ti guardava mentre pulivate, stamattina. Gli piaci di sicuro." disse Kayla mentre risaliva in piedi sulla panca con una manciata di patatine in mano.
"Potresti prenderti qualche giorno per pensarci e poi decidere cosa fare. Adesso devi aiutarci a battere il record."
Effettivamente non aveva nessuna fretta, Will si disse che avrebbe aspettato qualche giorno, poi sarebbe andato da Nico e gli avrebbe detto tutto.
Afferrò un paio di patatine e le passò a Kayla, senza smettere di pensare al romantico appuntamento a cui avrebbe invitato Nico, di lì a pochi giorni.

SOLANGELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora