Quel affare osseo mi salta addosso, facendomi aderire perfettamente a terra. Vedo il suo viso, sono solo ossa umane e pensare che questo era il mio amico, appoggiavo sempre la mia testa sulle sue spalle quando stavo male, o ero triste, pensare che adesso è un essere ridotto a brandelli e solo ossa mi fa ribrezzo. Urla sulla mia faccia, trattiene le mie braccia ai lati della testa, le sue zampe sono attaccate alle mie gambe, stanno graffiando le mie cosce, ma lui non può toccarle. Le mie gambe dopo quello che è successo sono sacre. Con una forza che non pensavo avessi riesco a spostarlo, e a svincolarmi da lui. Guardo le mie gambe i miei leggins sono a brandelli e le mie cosce hanno graffi ovunque. Il mio sangue ribolle sto morendo dal caldo, la mia adrenalina è salita a mille la mia rabbia, batte da anni contro le pareti del mio corpo per tentare di uscire. Caccio un urlo, prendo la pala che mia madre usa per il giardinaggio, corro verso quell'essere e inizio a pestarlo. Colpo su colpo. Non mi fermo. Lui afferra la pala sta cercando di prendere con le sue mani il mio corpo, ma riesco a girarlo e a immobilizzarlo prendo la pala e gliela metto al collo stringo forte, tirandolo verso di me. Ma non riesco a trattenermi più del dovuto. Lui prenda la pala e insieme ad essa mi scaraventa a terra. Sbatto con la schiena sulla terra. Ma non mi arrendo fino a quando non lo uccido non sono in pace. È lì sfrontato che mi guarda dritto negli occhi. Due mani calde mi afferrano per le spalle è mia madre.
«Basta Joanna. Distruggere un Baneling già evoluto è una cosa difficile» mi dice
Quel coso mi ride in faccia.
«Come hai detto mamma io sono la Cercatrice. Un coso orrendo non può fermarmi» appena detto questo qualcosa dentro di me cambia. È come se vivessi questa cosa da spettatrice il mio corpo cambia, le mie pupille diventano completamente nere, le mie braccia diventano blu e seguono le linee delle vene, con una rincorsa combatto, corpo e scheletro con quell'affare mi scaraventa a terra parecchie volte. Ma riesco a stringergli il collo con entrambe le mie mani. Divento fredda, è come se nel mio corpo non ci fosse sangue. I miei occhi da neri diventano di un blu intenso, quasi ghiaccio. Ci guardiamo entrambi negli occhi, le mie mani tengono ancora stretto il suo collo, stringo ancora più forte, il suo corpo diventa di ghiaccio interamente di ghiaccio. Tolgo le mani dal suo collo e con un pugno lo riduco in mille pezzi. Dopo un pò riesco a calmarmi, mi accascio a terra, come se quello scontro avesse preso tutte le mie forze, mia madre corre verso di me e mi prende tra le sue braccia.
«Cosa hai fatto?» mi chiede quasi con voce paurosa «Come hai fatto a fare quello che sei riuscita a fare?» sta quasi per piangere, ma non ho neanche la forza per risponderle. Lei strofina la sua collana sulle mie gambe, visto che sono ridotte uno schifo. E mi stringe forte al suo petto. Dopo alcuni minuti, riesco a stabilizzarmi e a tirarmi sù. Mia madre segue ogni mio movimento, sta cercando di capire in che stato sono. In realtà non riesco a capirlo nemmeno io. Sono così diversa, quello che ho fatto stasera non avrei mai pensato di farlo. Guardo mia madre, le faccio un lievi sorriso. E lei mi abbraccia. «Sto bene» dico piano. In realtà non sò neanch'io se sto bene, cosa mi è successo? Cos' era quella cosa che ho fatto? Ho trasformato quel coso in ghiaccio. Ci stacchiamo dall'abbraccio «Forza rientriamo Joe» mi dice mia madre prendendomi le mani e trascinandomi all'interno della casa. Guardo i resti del Baneling a terra tutti pezzi di ghiaccio, cristallini. Sono diventata un'altra persona. Forse sono pericolosa, forse un giorno potrò fare del male alle persone che amo.
«Quello che hai fatto è stato.... strano» dice mia madre.
Alzo lo sguardo fissandola, lei sta andando verso la cucina e io mi sto sedendo su u a delle sedie vicino al tavolo.
«Se lo dici tu che conosci di più queste cose» dico esasperata. Visto che è stata lei a mettermi in mezzo a questo casino.
Lei sbuffa, e prende una bottiglia di birra la apre e inizia a scolarla.
«Ho fatto una cosa, che non avrei neanche minimamente pensato di fare» dico mi alzo e inizio a girare per la cucina «ho avuto l'istinto di guardare dalla finestra, non sò perchè è stato come una calamita. Riesci a capirmi? Stasera ho fatto cose che non avrei mai pensato di fare, la mia testa diceva "sarà pauroso, lascia stare" e il mio corpo faceva esattamente l'opposto» dico arrivando vicino alla finestra e sposto leggermente la tendina guardo quel cespuglio di prima che adesso è calmo e tranquillo. Mia madre si siede e guarda ogni mio movimento. È come se avesse paura che facessi qualcosa di azzardato, come se fosse in attesa di un'altra mia mossa. Io proseguo con quello che sento dentro «Mi hai detto più o meno cosa fa un cercatore e perchè combatte, ma non mi hai detto che sarei cambiata in questo senso» dico guardandomi. Sulle mie gambe è sparito ogni segno di male.
Lei scuote la testa «Il cercatore non cambia le persone, questo è quello che sei, solo che il tuo corpo ha remurginato a lungo, il tuo "cercatore " è stato rinchiuso per molto tempo e adesso ne viene fuori» mi spiega
«Cos' era quella magia? Come ho fatto a trasformare un'essere in ghiaccio? Un Cercatore può farlo? Non mi sembra che me l'hai detto» dico iniziando a giocare con i miei capelli lunghi neri che ricadono sulla mia spalla.
«Un Cercatore non può fare magie» mi spiega «Un Cercatore come ti ho detto è alla ricerca della verità e l'unica cosa che hai fatto stasera è stato riflette il suo stato d'animo.» mi dice
«Lo stato d'animo di chi?» dico
«Del Baneling» dice sì alza e si avvicina verso di me «Ascoltami Joanna il Cercatore riflette le anime, e facendo ciò, sconfigge il proprio avversario con la stessa forza o la stessa cattiveria. Forse il Baneling era freddo come il ghiaccio o soprattutto le sue ossa erano fredde come l'oltretomba non posso spiegarti, perchè ogni cercatore ha la sua Depositaria, e io non sono la tua. Non posso capire cosa ti succede» mi spiega continuo a fare avanti e indietro. Soppesando le sue parole. «Quindi devo aver bisogno di una Depositaria?» chiedo gesticolando «Sì! » mi risponde
«È come faccio a capire chi sia la mia Depositaria? » chiedo ancora
Lei sorride e scuote la testa. Mi sta prendendo in giro? La mia è una situazione a quanto delicata e ho bisogno di sapere che cavolo mi passa.
«Hai avuto il Delirium, è con questo che riuscirai a capire chi sia la tua Depositaria, verrà da te subito senza pretesti una Cercatrice e una Depositaria sono unite da un legame unico» mi dice
Un Delirium?
«Il Delirium è quella "Furia" che ti è venuta prima» risponde alla mia domanda inespressa.
«Capisco. Quindi adesso dovrei sapere chi sia la mia Depositaria, è sicuro che sia donna? » chiedo? Se lo sò almeno le ricerche possono essere affrettate.
Lei fa una faccia dubbiosa «Ormai non sò più niente, di solito il Cercatore era sempre un Lui è non una Lei, e la Depositaria, deve essere per forza donna perchè i depositari maschi vengono uccisi alla nascita perchè sono incapaci di gestire il proprio potere» mi spiega
Cerco di cambiare discorso.
«Ehm... okay! Adesso questa "Depositaria" come interagisce con me?» chiedo
«Non lo sò è una cosa che avviene naturale, proprio come stasera con quel Baneling» dice
Io alzo le mani come i segno di resa «Credo che andrò a dormire è mezzanotte passata e stasera sono stanca di capire e di lottare» dico baciando sulla guancia mia madre e facendola ridere. Io salgo su in camera mia e mi infilo nelle coperte. Oddio mi sembra che il letto è più comodo di prima. Tutte le mie tensioni adesso si sciolgono e mi sento decisamente meglio. Fisso il soffitto. Oddio ma cosa ho fatto? Adesso tutti gli avvenimenti si susseguono nella mia mente, e li proietto sul soffitto come se fosse un film. Ho fatto una cosa anormale, infatti io non sono normale sto diventando qualcosa di strano, sono un mostro. Poso il braccio sui miei occhi, e poche lacrime rigano il mio viso. Le asciugo frettolosamente, non devo piangere non adesso. Io sono così. E nessuno può cambiarmi. Mi rigiro nel letto trovo una posiziona comoda, domani andrò alla ricerca della mia Depositaria chissà se riuscirà a spiegarmi cosa sta succedendo. Mentre provo a chiudere gli occhi, vedo il mio telefono illuminarsi, è una segnalazione che mi è arrivato un messaggio. Non vorrei alzarmi e controllare, eppure lo faccio mi alzo e prendo il telefono che adesso è sulla scrivania. Ho di nuovo quella sensazione di attrazione ma stavolta verso un telefoni, spero solo che non si trasformi in un troll con le ali nel sedere. Questo sì che sarebbe da ricovero. Prendo il cellulare vedo la notifica la apro ed è un messaggio di Rich emetto un sospiro di sollievo per fortuna è solo lui leggo cosa mi ha scritto e per poco non mi strozzo con la mia saliva.
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«Mamma arrivo» dico guardandomi allo specchio. Sono all'inpiedi ho indossato i jeans che fasciano perfettamente le mie gambe e i miei glutei. E lasciato i miei capelli scuri ricadere in morbide onde sulle mie spalle, ho messo una camicetta larga, con le maniche a tre quarti, e a fiorellini rosa, con le mie adorate converse fucsia. Ho preso la borsa con i miei libri, qualcosa di soldi e poi il telefono, lo prendo tremante dopo quello che mi ha scritto ieri Rich, non posso crederci. Scendo le scale frettolosamente e arrivo da mia madre che sta aspettando in auto, per accompagnarmi a scuola. Ho chiesto a Rich di incontrarci direttamente a scuola devo schiarirmi le idee.
«Hai preso qualcosa da mangiare?» mi chiede mia madre
Scuoto la testa «Non mi andava» dico liquidandola.
Mia madre sbuffa e mette in moto. Durante il tragitto non diciamo una parola, quando si ferma ad un semaforo, mi guarda. E io ho la mente completamente vuota. «C'è qualcosa che non và?» mi chiede mia madre.
Io mi volto verso mia madre. Devo dirgli la verità? Dirgli cosa diciamo ho scoperto?
Mia madre mette in moto e si avvia verso la scuola io emetto un sospiro e dico «Mamma una o un Depositario può avvisarti tramite messaggio? » chiedo
Mia madre parcheggia bruscamente fuori scuola e io scendo salutandola e rimanendola a bocca aperta.Ciao ragazze
Spero che questa storia vi stai piacendo. Secondo voi cosa avrà scritto Rich in quel messaggio?
Mi raccomando lasciate un commento.
E avrà la prossima
C. ❤
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Alive - La Fiamma Del Drago
Science FictionCiao a tutti mi chiamo "Sopravvissuta per Miracolo". No ok! Sto scherzando. Mi chiamo Joanna ma tutti, almeno quelli che pensavo amici, mi chiamano Joe. Tempo fa ho avuto un brutto incidente, stavo in macchina con la mia amica Scarlett, aveva preso...