5. I THINK THAT I LIKE HER

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KYLA'S POV

Chris mi riaccompagnò a casa all'ora di pranzo, e io avevo lezione di hip-hop alle 15:00. Così ordinai delle pizze e dato che non avevo molta fame decisi di pulire un po' casa.
Verso le 14:30 cominciai a vestirmi e alle 15:00 in punto uscii di casa con Tori che seguiva il corso.
Arrivai a pochi isolati da casa mia nel piccolo giardino abbandonato dove tenevo ogni volta le lezioni.
Una volta arrivati tutti cominciammo e dopo una mezz'oretta sentii il telefono squillare.
"Okay ragazzi, cinque minuti di pausa!" -afferrato il cellulare, notai un nuovo messaggio.

Messaggio da: Kendra
-Hey tesoro, stasera ci sei al Local?-
-Sì, ci sarò.-

Riposai il cellulare e ricominciai l'allenamento. Pensandoci, era da un po' che non facevo una serata per bene, e forse quel nervosismo era proprio per astinenza da sesso. Dopo l'allenamento passai il resto del pomeriggio a casa con Liam, che avendo comunque cinque anni, aveva bisogno di me che ero come se fossi sua mamma ormai.
"Sorellona, perché Tori guarda il telefono e ride sempre?" -guardai Tori che era seduta sul divano e notai quello che aveva detto Liam ricordandomi che oggi mi aveva chiesto come conquistavo io un ragazzo solitamente.
Ecco le prime cotte.
Diventerà uno strazio vederla prima canticchiare per l'intera casa e poi piangere in camera sua per tutto il giorno.
"Ha trovato un fidanzatino, piccolo." -risposi accarezzandogli i capelli mentre giocava con delle macchinine.
"I fidanzatini fanno ridere?"
"A volte."
"E dov'è il tuo fidanzatino?"
"Be', io non ce l'ho."
"Ma tu ridi sempre." -era così dolce, amavo Liam. Peccato che non sapesse quanto fossero falsi quei sorrisi. Poi, senza capire il motivo, mi ritornò in mente come la scena di un film, quel bacio.
Christian che mi aveva baciata e io che avevo acconsentito. Perchè l'avessi fatto? Non lo sapevo. Ma sapevo che mi andava farlo. Esclusi immediatamente questi pensieri e tornai in me.
"Io sorrido perché tu sei il mio principe, non me ne servono altri." -dissi a Liam baciandolo sulla fronte. Guardai l'orologio, merda.
Erano le 20:30 e alle 22:00 sarebbero passati i ragazzi a prendermi, e le mie doccie duravano un'infinità.
Così mi avviai di sopra, feci una doccia più velocemente possibile, e andai a vestirmi. Optai per un pantaloncino nero con una catenina a mo' di cintura, un top nero attillato che lasciava scoperto l'ombelico e smalto e trucco total black, come sempre. Non mi erano mai piaciuti i vestitini carini tipo: ballo di fine anno. Sapevo cosa piaceva agli uomini, e non erano i vestiti, anche perchè li indossavo ben poco. Lasciai i capelli sciolti muovendoci un po' la mano dentro per renderli più sbarazzini e andai di sotto.
Misi a letto Liam e raccomandai i ragazzi di stare tranquilli e non fare casini, poi sentii un clacson familiare e uscii di casa.
Arrivammo al Local alle 23:00, dopo essere prima andati in un bar a prendere qualche drink.
Appena entrai, adocchiai subito qualche ragazzo interessante, ma cominciai a ballare da sola sulla piccola piattaforma. Muovevo i fianchi nel modo più sensuale del mio repertorio, sentivo i ragazzi fischiare in modo incoraggiante per incitare il mio ballo, che grazie alle mie basi da ballerina venivano sempre bene. Ad un certo punto, il mio sguardo si spostò su un punto fisso della pista. I miei occhi si incrociarono con quelli di...Christian Meyers.

CHRIS'S POV

Eccola lì.
Non ero neppure entrato che notai come prima cosa Kyla Ross ballare sulla piattaforma. Era sexy, spontanea e muoveva i fianchi in modo eccezionale. Da quando c'è stato quel bacio mi sento strano a vederla o se gli sono vicino, non so spiegarmi cosa sia.
Alzai lo sguardo per guardare oltre dato che quei suoi movimenti mi avevano causato un'inevitabile erezione, come a molti presenti del locale, probabilmente.
Ma proprio mentre mi accingevo a guardare qualche pollastrella in giro, mi ritrovai i suoi occhi fissi su di me. Improvvisamente, scese dalla piattaforma e si disperse nella folla di ragazzi che facevano a pugni per chi toccarsela. Se sapessi che non gliene frega un cazzo di me e viceversa, direi che l'avesse fatto quasi a posta. Mi sostai da lì, e cominciai a ballare con la prima ragazza che mi si parò davanti, fortunatamente, era anche gnocca. Si aggrappò a me e cominciammo a muoverci a ritmo di musica.
Per i primi minuti mi divertii, ma poi con la coda dell'occhio notai un movimento. Kyla era a pochi metri da me che allontanava un tipo fin troppo insistente.
Ero vicino e potevo intervenire, ma Kyla era una stronza e della peggior specie, non le avrei mai dato la soddisfazione di mettere da parte il mio orgoglio per lei ancora una volta. Così feci un cenno con la testa ad un mio amico che tenevo d'occhio e lui si precipitò in pista facendo evaporare il fastidioso tizio. Sì, avevo ingaggiato delle persone affinché tenessero al sicuro Kyla e a sua insaputa. Io davo gli ordini e loro eseguivano, la moretta non sarebbe mai arrivata a me. Notai che comunque Kyla non si era accorta che il tizio fosse sparito e continuava a ballare con un altro fino a che non posò il suo sguardo su di me. Non volevo notasse che la stavo guardando, così afferrai la tipa che ballava con me per i fianchi e limonammo in modo per niente casto. Quando baciavo una ragazza, non chiudevo mai gli occhi, non godevo dei baci di nessuna fino in fondo, così potei notare con la coda dell'occhio Kyla fare lo stesso con il tipo che la palpava già da dieci minuti.
Provai un leggero fastidio perché avevo capito che lo stesse facendo di proposito, ma a me non importava niente di lei, credo.
Dopo circa dieci minuti, mi stancai di quella ragazza e mi dileguai al bar per bere qualcosa.
"Un lemon gin." -urlai al tizio lì al banco.
"Hey amico, hai visto che carne fresca abbiamo nel Bronx?" -seguii lo sguardo del barista che puntava su Kyla. Non risposi.
"Kyla Ross. Mhm, la monterei giorno e notte!" -continuò.
In quel momento scattò una profonda ira nei confronti di quel tipo, che presi per la maglietta facendo uscire più della metà del corpo fuori dal bancone per averlo faccia e faccia.
"Senti coglione pervertito, non dire più queste cose in mia presenza, perché maledizione che Dio non voglia ti spacco quel muso da maiale a testate! Sono stato abbastanza chiaro?" -dissi urlando a quello stronzo.
Lui si limitò semplicemente ad annuire e io a quel punto lo lasciai.
Mi rigirai verso Kyla che si faceva palpare da un altro tipo, così andai immediatamente da lei senza più controllo.
Le presi un braccio, e la portai verso i bagni con forza sbattendola al muro.
"Ma che cazzo?...Meyers! Che diamine vuoi, lasciami maledizione!"
"So che non sei questa, perché ti comporti come una fottutissima puttana, eh?!"
"Puttana chiamaci tua sorella stronzo! E io faccio quello che voglio! Ora lasciami, cazzone!"
"Ti rendi conto che ogni essere di questo posto è qui per violentarti?"-dissi tenendole ancora i polsi con le mani e bloccando il suo corpo contro il mio.
"Fatti i cazzi tuoi!" -rispose trasudando odio da tutti i pori.
"Non dire che non ti avevo avvertita." -con rabbia alla fine la mollai e mi avviai velocemente all'uscita del locale sussurrando "dannata stronza" e accendendo una sigaretta.
Ero al retro del locale, fumavo e aspettavo che i nervi si rilassassero mentre riflettevo.
Non sapevo perchè, come o per chissà cosa...ma io mi stavo affezionando a Kyla Ross.
Quel pensiero che stesse così avvinghiata a quei pervertiti, mi faceva impazzire.
La verità era che avevo una paura fottuta che le accadesse quello che successe a Stacey. I miei pensieri vennero interrotti proprio da lei, che mi raggiunse preoccupata.
"Eccoti, finalmente. Ti ho cercato dappertutto Chris." -disse con la sua voce dolce.
"Bimba. Perché mi cercavi?"
"Non fingere. Non con me. Sappiamo bene perchè sei qui, e non puoi negare nulla perchè ho visto la scenetta di pochi minuti fa."
"Cerco solo di proteggerla." -dissi sbuffando un po' di fumo e guardando il cielo.
"No, non è vero." -mi voltai verso di lei.
"Chris ho diciannove anni, siamo coetanei e fratellastri, non puoi ingannarmi. La verità è che tu ci tieni a lei."
"Stronzate. Ne ho avute a valanghe di ragazze come quella, e mai nessuna mi ha coinvolto. Perchè lei dovrebbe?"
"Io non la conosco, ma conosco te, e so che per te ha qualcosa in più. Quando mai ti è importato di una ragazza a tal punto di portarla via mentre balla con gli altri? Tu al massimo ti univi a loro." -merda, aveva ragione.
"Non so perchè l'ho fatto."
"Ci tieni a lei, Chris."
"Sì." -infine ammisi.
Perchè l'avevo fatto? Avevo sempre detto tutto a Stacey, ma questa cosa faticavo ad ammetterla a me stesso, figuriamoci a lei. Però l'avevo fatto, sapevo che mi avrebbe capito e mi sentii meglio.
"Vieni qui fratellone!" -mi strinse in un abbraccio e ricambiai felice che qualcuno mi capisse, mi leggesse dentro così. Amavo troppo Stacey. Improvvisamente, eccola comparire. Kyla era lì, mi guardò torva, seguita poi da uno di quei fottuti malati, e se ne andarono chissà dove.
Stacey guardò me, poi loro.
"Che ne dici di venire a dormire da me stanotte?" -disse con un sorriso.
"Andiamo." -non capivo niente in quel periodo, non ero più sicuro delle mie decisioni, ero influenzato da me stesso.
Ma di una cosa ero sicuro, che Kyla era una grandissima stronza, e con me esagerava anche senza che capissi il motivo, e pure, per quanto potessi negarlo al mondo intero e a me stesso...lei mi piaceva davvero.

Steel [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora