Capitolo 1 👩🏻‍⚖️⚖️

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"Hey... te lo devo ripetere un'altra volta?"

Solleva lo sguardo verso di me... ha due occhiaie profonde. Credo che non dorma da giorni e questa cosa non va per niente bene

"No... lo so... ma io non..."
"Smettila di tormentarti! Se siamo qui tutti quanti a raccontarlo è solo merito tuo e di quello che hai fatto"
"Lo so questo" - riabbassa la testa verso il pavimento - "Ma non mi fa sentire meglio lo stesso"
"Ci credo" - ed è vero - "Ma devi reagire. Non puoi farti vedere così"

Annuisce senza troppa convinzione

"Posso tornare dentro adesso?"
"Certo..." - non riesco a nascondere il mio scoramento - "Ci vediamo domani, ok?"
"Va bene... grazie"

Esco dalla stanza e raggiungo gli altri
Mi stanno aspettando tutti lì fuori un po' in ansia... si sono accorti di come proprio non riesca a riprendersi da tutta questa brutta storia e sanno che questo potrebbe causare ulteriori problemi

"Come sta?"
"Niente da fare... non riesco a tirare via quello strato di sconforto che ha addosso"
"È stato un colpo tremendo"
"Lo so ma se si fa vedere in queste condizioni sarà ancora peggio"
"Non possiamo organizzare un incontro con..."
"No" - interrompo subito tutto prima che finisca la frase - "D'ora in poi potremmo entrare solo io e Ale"

Se prima mi sembravano preoccupati, ora sono decisamente demoralizzati

"Sentite, direi che l'unica cosa che possiamo fare ora è quella di tornare tutti a casa. Qui per oggi non riusciamo a combinare più nulla di utile. Cercate di dormire il più possibile, da domani saremo tutti sottoposti a quantità eccessive di stress e dobbiamo essere più lucidi possibile"

Si alzano e, piano piano, si incamminano lungo il corridoio che porta all'uscita

"Siamo sicuri di aver raccolto tutto il necessario?" - mi chiede prima di seguire gli altri fuori
"Sì... di più non potevamo fare" - appoggio la mia mano sulla sua spalla - "Vatti a riposare anche tu, ho bisogno di te più degli altri domani"
"Certo... buonanotte"
"Ciao buonanotte"

Evito di tornare in ufficio, tanto ho tutto il materiale necessario nella borsa e stasera posso ripassare tutti i passaggi anche nello studio di casa.
Sono preoccupato, non lo nascondo. In condizioni normali non avrei nessun dubbio che la cosa si risolverebbe in modo positivo e in tempi brevissimi, anzi...
Ma qui di normale non c'è proprio nulla, ovviamente vogliono sfruttare la storia per arrivare a colpire me quindi ci faranno una guerra spietata mettendo in mezzo di tutto

"Dai mangia qualcosa" - mi bacia la guancia - "Hai saltato anche il pranzo oggi"
"Non ho molta fame"
"Guarda che anche tu domani devi essere in forma... anzi sei quello che deve avere più energie di tutti"

Mi sforzo un po' e qualcosina riesco a mandare giù però mi vado a sedere quasi subito alla mia scrivania per studiare ancora tutto e, come al solito, perdo la cognizione del tempo

"Hey... che ne dici di spegnere e di andare a letto adesso?"

Alzo lo sguardo e la trovo appoggiata alla porta dello studio mentre mi guarda in modo dolce.
Come sempre si sta prendendo sulle spalle la gestione delle emozioni di tutti noi, oltre a portare avanti casa, famiglia e lavoro senza mai lamentarsi

"Scusa, non pensavo fosse così tardi"

Spengo computer e luce e mi alzo, raggiungendola vicino alla porta per abbracciarla e sfiorarle le labbra con un bacio

"Arianna dorme?"
"Da un pezzo..." - mi restituisce il bacio aggiungendo un sorriso - "Dai mettiamoci sotto le coperte anche noi adesso"
"Sì... passo solo un attimo a darle la buonanotte e ti raggiungo"

Segreti e Misteri a Palazzo 3 - So cosa hai fattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora