diverse denominazioni rivolte agli arcangeli

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Vi è una grande variabilità nel nome degli arcangeli, anzitutto perché i nomi non sono perfettamente uguali nemmeno nei diversi antichi manoscritti di una stessa opera e inoltre perché i traduttori vocalizzano l'ebraico (che scrive solo le consonanti) in modo diverso e più adatto alla fonetica della propria lingua.

Il più antico riferimento al sistema dei sette arcangeli compare nel cap. XX del Libro di Enoch (l'Enoch Etiope), dove vengono chiamati Michele, Gabriele, Raffaele, Uriele, Raguel, Zerachiel (o Saraqael) e Remiel. I primi quattro nomi sono invariati in tutte le elencazioni fatte in seguito da altri testi angelologici.

Gli ultimi tre, invece, hanno spesso nomi diversi. Secoli dopo, Pseudo-Dionigi li denomina Camael, Jofiele e Zadkiel (o Hesediel). Papa Gregorio I (540-604) li identifica come Simiel, Orifiel, e Zachariel. Nel frattempo in Oriente la chiesa ortodossa aveva adottato i nomi: Barachiel, Jehudiel, Salathiel. Solo nel XVI secolo anche la chiesa cattolica scelse questi stessi nomi, anche se con lievi variazioni ortografiche.[senza fonte]

Nella cupola della Cappella palatina di Palermo sono le immagini dei sette arcangeli, con i loro nomi, motti ed attributi, secondo la tradizione bizantina e poi cattolica. Mentre nella Chiesa di San Michele in Vasto, Abruzzo, sono raffigurate le uniche statue dei 7 arcangeli (9).

Arcangelo Significato Motto Attributi

Michele Chi è come Dio? Paratus ad animas suscipiendas Calpesta il drago, impugna una spada fiammeggiante

Gabriele Dio è potente Spiritus Sanctus superveniet in te Fiaccola e specchio di diaspro (di solito è il giglio bianco)

Raffaele Dio guarisce Viatores comitor, infirmos medico Vasetto di medicinali (di solito è il pesce; accompagnato da Tobia)

Uriele Dio infiamma Flammescat igne caritas Fiamma e spada

Barachiele Benedizione di Dio Adiutor ne derelinquas nos Rose (=grazie) da distribuire

Geudiele Lode di Dio Deum laudantibus praemia retribuo Corona e flagello

Sealtiele Dio comunica Oro supplex et acclinis In preghiera

Le diversità fra queste e altre proposte risalgono a tre fattori:

Variazioni ortografiche

Scelta di un diverso verbo ebraico per caratterizzare la funzione dell'arcangelo

Diversa elaborazione sul significato del loro nome in ebraico per ampliare o modificare la caratterizzazione delle loro funzioni.

Per esempio Jeudiel (Geudiele) coincide ovviamente con Jehudiel o Jegudiel; i suoi attributi, inoltre, mostrano che è un angelo giustiziere (la corona per premiare e la frusta per punire). Egli perciò potrebbe corrispondere a Samaele ("Dio punisce"), che Gregorio I chiama "Simiel", e a Camaele ("Dio vede" peccati e meriti), l'arcangelo che espulse Adamo ed Eva dall'Eden e che compare nello Pseudo-Dionigi. Interpretando, però, "Camaele" come il nome dell'arcangelo "che vede Dio", le sue funzioni possono essere considerevolmente modificate. Analogamente se "Samaele" è un "castigo di Dio", potrebbe anche essere un demonio: ecco perciò che alcuni autori esoterici ne hanno alterato notevolmente il profilo. Considerando, poi, il lato premiale, della giustizia divina, come presente in Jeudiel, sorge una corrispondenza con il Raguel ("Dio incoraggia") del libro di Enoch. Raguel e Samael, così diversi fra loro, risultano essere le due facce della giustizia divina.

Asrael ("colui che dio aiuta") è dipinto come arcangelo sotto il comando di Dio anziché come la figura della Morte personificata.

Analogamente la funzione di dispensare grazie divine è svolta da Barachiel, come da Zadkiel ("Dio favorisce"), detto anche "Takiel" e da Zerachiel, detto anche "Zachariel", che assegna ad ogni uomo il suo angelo custode.

Sealtiele, poi, è una deformazione di "Salathiel" o "Salaphiel" (="Dio comunica"). Egli insegna a pregare e intercede per gli uomini. Corrisponde, quindi all'angelo del Sabato (il giorno di preghiera) "Shabbataj" o Cassiel e a Jofiele, l'arcangelo che lo Pseudo-Dionigi associa alla bellezza della Torah, la parola "comunicata" da Dio.

Raziel ("il segreto di Dio"), Remiel ("fulmine inviato da Dio"), Ariel ("leone di Dio"), Haniel ("allegria di Dio") ed Asariel ("colui che Dio ha legato") sono considerati angeli aggiuntivi a questi nella Kabbala; lo stesso vale per Asrael di cui reale identità si crede sia Esdra, Metatron ("piccolo YHWH") reincarnazione di Enoch dopo l'ascensione ed a Sandalphon, anch'esso una incarnazione angelica di Elia. Questi sono angeli meno conosciuti,però anch'essi ritenuti Arcangeli e collegati ai pianeti.

In conclusione gli arcangeli sono i ministri di Dio e la scelta del loro nome sembra determinata da riflessioni teologiche su come Dio interviene nella storia umana.

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