Capitolo 2 - Serenità e... fortuna?

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(Piccolo commento: lo stile della scrittura, da qui in poi, sarà un pochino mischiato tra i pensieri dei nostri bimbi e il narratore, cioè ioʕ•ᴥ•ʔ)

Kacchan Pov'

Che avevo appena fatto?

Diglielo che non la pensi così! Fallo adesso!

Davanti mi si parò una scelta difficile: perdere il mio orgoglio o la sua  fiducia.
Di sicuro la seconda non era una delle migliori ma non potevo permettere davvero che lui uscisse da solo.
Al solo pensiero che potrebbero susseguirsi avvenimenti come quelli di una settimana fa, andrei in blocco mentale , ho così tanta paura che gli succeda qualcosa che io stesso continuo a ferirlo psicologicamente.
Ma la cosa peggiore è che non sono capace di rimediare ai miei errori..
Così non faccio altro che rovinare tutto...

Dalla sua espressione si riesce a vedere chiaramente quanta delusione stia provando in questo momento e tutto a causa mia.
Non ho il coraggio di dire quanto ai miei occhi lui sia importante, non ho il coraggio di ammettere quanta attrazione provo da lui, non è questione di essere uomo, il fatto è che lo stimo, lo adoro e lo amo così tanto che non voglio che nessuno lo tocchi, lo guardi o ci parli.
Lui è mio, soltanto mio.
Ma questo non riesco proprio a dirlo.. sono inutile, incapace di esprimere le mie emozioni ed anche tanto codardo.

Erano questi i pensieri che vagabondavano per la mente di Katzuki che non gli lasciavano nemmeno spazio per rintanare il suo orgoglio.
Era così preso dalle emozioni da aver detto qualcosa che non pensava sul serio e adesso si sentiva in colpa, sentiva quasi il dolore pungente di una lama che gli lacerava il petto.
Ma si rendeva conto che il più sofferente tra i due in quel momento era proprio davanti a lui, in piedi, coi pugni serrati, con occhi che non lo dignavano nemmeno di uno sguardo.. fu così che qualcosa passò dalle tempie di katzuki come un lampo, stava quasi per perderlo.

Sembrasse stesse mettendo da parte l' orgoglio quando allungò, anche se di poco, il braccio ma i brutti vizi di katzuki presero il sovravvento spingendolo a ritrarlo.

{Le tue scarpe rosse sono in giardino.}

Fu l'unica e ultima cosa che riuscì a dire prima di scoppiare in lacrime dopo che il piccolo Izuku se ne andò sbattendo la porta di casa.

Izuku Pov'

Nel frattempo Izuku aveva appena scoperto qualcosa che lasciava a bocca aperta.

Percorsi il ruscello stando attento ai minimi dettagli, cosa che non avevo mai fatto.
Era pieno di ranocchie che saltavano qua e la, regalando tanta allegria, per un momento smisi di pensare alla discussione con kacchan e cercai di concentrarmi sulle meraviglie della natura.
Il suono dell' acqua che scorreva , il fruscio delle foglie, il cinguettare degli uccelli e il ronzio delle libellule davano un senso di serenità in quel posto, chiusi gli occhi per un momento ma continuai a camminare, decisi di lasciarmi trasportare dal rumore del ruscello quando maldestramente inciampai in un sassolino cadendo di faccia.

Mi rotoli su me stesso trattenendomi a stento dal lanciare qualche imprecazione.
Mi massaggiai il viso e con pochi sforzi riuscì a risollevarmi dal terreno, mi ripulii i vestiti dalla terra e sollevai gli occhi.

Davanti a me si estese un paesaggio a dir poco magnifico. Ero arrivato in una piccola laguna, con il ruscello diventato fiume e tantissimi alberi.

{Che meraviglia..}

Ma la mia attenzione ricadde tutta su un batuffolo bianco che mi balzò davanti.

{Oh ciao coniglietto}

Il coniglietto più carino di sempre, feci per accarezzarlo ma si scansò, saltellando via.
Avevo bisogno di compagnia perciò lo insegui per gioco.
Continuò così per 5 minuti quando dopo una bella corsetta finalmente si fermò.

{Ma non ti stanchi mai tu? Uff-}

Ma quasi non me ne resi conto.. dell' immensa grotta che avevo alle spalle.

{Caspita!}

Restai a bocca aperta, ero sorpreso e molto curioso.
Li dentro era buio pesto e metteva un senso di inquietudine non sarei entrato li da solo.

"Andrò a dirlo a kacchan."

Stavo quasi per mettermi a correre ma mi bloccai ripensando alla nostra "conversazione" se così si può definire..

Senza accorgermene persi di vista il coniglietto, non sapevo dove mi trovavo tantomeno come avrei fatto a ritornare al lago..pensieri che mi congelarono il sangue..

Non avevo altra scelta che entrare in quella caverna, sempre meglio di stare qua fuori adesso che si era messo pure a piovere.

"La fortuna aiuta gli audaci. Seeh, come no."

Angolo Meee!
Un paio di mesi che non aggiorno, sorry.



♡︎~Il nostro segreto dietro quelle mura~♡︎ [sequel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora