La Vendetta è un Piatto da Attendere con Pazienza

4 0 0
                                    

Passarono gli anni, anni di scorribande e lotte al potere. Il giovane Connor Fearless si fece le ossa come elemento della ciurma di Edward Jack, e in lui cominciò a scorrere vero sangue pirata, assetato di vendetta e di giustizia. Si raccontava che tenesse per sé solo poche monete, che non cercava divertimento in locande o in bordelli; come un cavallo coi paraocchi era concentrato sul suo obiettivo. Crebbe, e lo fece in fretta, tanto da farsi nominare capitano di una nave tutta sua da Edward Jack in persona. Fu in quel momento che nacque anche la leggenda della Giant Squid, e da lì in poi affiancò il suo mentore al comando di una sua ciurma personale.

Ben presto Edward Jack però, raggiunti e superati i cinquant'anni andò in pensione; si vociferava che avesse tenuto due delle navi della sua flotta per uso personale, che cominciò a fare il pescatore e a guadagnarsi da vivere in maniera abbastanza legale; altri invece credevano fosse morto, ucciso in qualche scorribanda o magari catturato e segregato in qualche cella puzzolente di cui avevano buttato via la chiave. Qualsiasi fosse stata la verità, un altro pirata aveva ormai preso il suo posto, un corsaro il cui nome risuonava in qualsiasi porto, in qualsiasi isola; persino al palazzo di re Giacomo, a migliaia di miglia di distanza, tra i sudditi, si parlava di questo Connor Fearless, il senza paura, quello che da ragazzino, ripudiò la sua casa e la sua famiglia.

I mercantili della famiglia Williams venivano presi letteralmente d'assalto, i soldati trucidati, impiccati o dati alle fiamme insieme alle navi; mentre tra le strade di tutte le piccole città, anche il più povero poteva, finalmente, permettersi almeno due pasti al giorno. Persino quando il re decise di mandare rinforzi provenienti dall'altra parte del mondo, coi suoi generali e i suoi galeoni, non vi fu scampo, venivano martoriati su qualsiasi fronte; le forze di Fearless erano imbattibili in mare come sulla terra; non solo poteva contare su guerrieri formidabili, ma anche sui cittadini di ogni città o piccolo paese e sui corsari meno famosi; tutti stavano appoggiando la sua causa; il regno non era pronto ad affrontare un nemico del genere.

Fu  allora che re Giacomo decise di fare la sua mossa definitiva; persuase Duncan Williams a tornare alla vita in mare, tornando capitano di un flotta che avrebbe combattuto contro quella del suo stesso figlio.

<<Maestà, è motivo di grande orgoglio sapere che riponete così tanta fiducia nella mia persona; ma io ho fatto il mio corso, tra le vostre schiere ci sono tanti altri capitani giovani e pieni di sentimento che sicuramente faranno meglio di me..>> disse l'uomo convocato a palazzo, lontano dai mari dell'ovest, in un giorno estivo piovoso

<<Sir Williams, la mia non era certo una proposta, sono conscio del potenziale del mio esercito e della mia flotta, ma vi prego di andare oltre al mero giudizio personale e vi invito a porre attenzione al fattore psicologico..>> rispose pacatamente re Giacomo dall'alto del suo seggio rialzato e imbottito di velluto rosso, creando ancora più dubbi sul signor Williams

<<..Questo pirata è potente, le mie, e le vostre casse lo hanno dimostrato negli anni; non eravamo pronti ad un simile nemico, ci siamo adagiati sulla nostra superbia, dimenticandoci l'umiltà e la possibilità di imparare qualcosa dal nostro avversario; i corsari di tutti i mari lo appoggiano, la gente lo acclama, e io potevo continuare ad inviare tutti i soldati e le navi che volevo ma la situazione non si sarebbe mai placata, ho perso tempo a sedare rivolte e tumulti; troppo concentrato sul corpo del serpente e non alla sua testa..>> proseguì il sovrano, parlando distaccato, quasi come il problema non fosse suo; mentre ogni tanto si alzava per bere un sorso di scotch o per guardare cosa accadeva fuori dalla finestra

<<Nonostante tutto, nonostante la sua storia ormai sia quasi leggenda, questo pirata non è ancora forte a tal punto da poter sferrare un attacco alla vostra giurisdizione di Port Avenue, su questo devo complimentarmi con voi per aver dato l'ordine di ampliare il forte e costruirne uno nuovo>> Duncan chinò il capo in senso di ringraziamento

<<Dunque sono altamente convinto che se schierassi voi, il corsaro in questione verrebbe a cercarvi, darebbe fuoco al mare stesso per venirvi a prendere, e una volta arrivati al confronto, il famigerato Connor Fearless, il così detto senza paura, si ritroverà re Giacomo in persona e la sua flotta personale davanti>> Tuonò il re battendo il pugno sul suo scrittoio

<<Maestà, ritengo giusto avvertirla che come i nostri soldati e i nostri capitani si sono migliorati e rafforzati, anche la forza di Connor è come minimo triplicata>> controbatté il signor Williams

<<Sì, ma con la mia flotta, quella che vi concederò e l'appoggio dei forti, persino un pirata come lui troverà la sconfitta. Fate in modo di attirarlo a Port Avenue, dimostratevi debole, mostrare il fianco, verrà schiacciato su più fronti>> concluse fiero di se re Giacomo guardando Duncan mentre si convinceva di accettare l'incarico.

La Leggenda di Connor FearlessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora