Capitolo Trenta

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Ticchetto il dito sul tavolo della mensa mentre aspetto di conoscere il ragazzo in libertà vigilata.

Prendo un sorso di caffè mentre guardo l'ora, sono le 14:30, e dovevamo vederci qui alle 14:15.

Sospiro, spero non sia successo nulla di grave, anche perché sono al 50% responsabile delle azione che compierà mentre starà con me. Si, il professore si era dimenticato di aggiungere questo particolare dettaglio.
Alzo subito lo sguardo quando un ragazzo sistema una valigia vicino alla sedia e si siede davanti a me sbuffando.

Ha i capelli color biondo scuro, gli occhi azzurri, e un piercing sull'angolo del labbro inferiore. Ha addosso un paio di jeans strappati neri, una maglia nera è un giubbotto in pelle del medesimo colore.

Mi schiarisco la voce. <<Piacere sono Kimberly.>> Sorrido nervosamente porgendogli la mano.

Il ragazzo continua a fissarmi silenziosamente.

<<Ehm, tu devi essere Jace Locke.>>

Ancora nessuna risposta. <<Vedo che hai portato la tua valigia... Preferisci andare? Così ti faccio vedere dove starai in questo mese.>> Mi alzo prendendo la mia borsa, e il biondo mi imita.

Non so perché non parli, non è che è muto? Però nei documenti che mi hanno fornito non c'è scritto nulla del genere.

Iniziamo ad incamminarci verso casa mia, e quando arriviamo Jace guarda la casa e sbuffa un sorriso trattenendo una risata.

<<Perché ridi?>> Domando incuriosita.

Il biondino scuote la testa.

Suono il campanello, ad aprirci è mio padre.

<<Prego, entra pure.>> Mi faccio da parte lasciando passare il ragazzo per primo. Dopodiché entro in casa chiudendo la porta con un calcio. <<Ciao papà, come mai già a casa?>> Lo abbraccio.

<<Avevo dimenticato dei documenti.>> Dice facendo sventolare dei fogli davanti alla mia faccia. <<Cavolo devo scappare, a dopo tesoro!>>

<<Ciao!>>

<<Kimberly sei tornata?!>> Sento gridare Kayden.

Alzo gli occhi al cielo. <<No guarda Kayden sono il fantasma formaggino!>> Grido a mia volta, facendo inaspettatamente ridere il biondino.

Sento i suoi passi pesanti sulle scale, e in men che non si dica, mio fratello ci raggiunge.

Kayden si ferma a guardare il ragazzo dagli occhi azzurri serrando la mascella.

Oh no, ci risiamo, sta per fare un'altra delle sue scenate.

Mi metto subito davanti al ragazzo. <<Kay, lui è Jace Locke, trattalo bene.>> Dico linciando il ragazzo tatuato con lo sguardo.

Kayden tende la mano. <<Kayden piacere.>> Sibila.

Sto per abbassargli la mano provando a spiegare che a Jace non sembra piacere il contatto fisico, ma a mia sorpresa afferra la mano di mio fratello stringendola.

<<Sarò nelle tue mani allora.>> Sorride il biondino.

Resto stupita, allora il problema sono io, non parla solo con me e con gli altri si?

My brothers bestfriendDonde viven las historias. Descúbrelo ahora