Capitolo 21: Rachel, grande Pizia, grande pazienza

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"Quindi... fatemi capire bene, questo sarebbe il sigillo." Ripetè Annabeth rigirandosi nuovamente fra le mani l'oggetto in questione.
Largo circa cinque centimetri e spesso quasi tre non aveva nessuna caratteristica che lo collegasse alla mitologia greca o romana, solo una scanalatura ed un intaglio laterale che avrebbero potuto essere stati causati da una qualunque abrasione con un materiale più duro. Mordendosi il labbro inferiore e stringendo gli occhi per concentrarsi meglio, Annabeth guardò il suo riflesso nella superficie dorata, ma non vide nulla e si ritrovò a pensare che l'unico motivo per cui avevano stabilito che quel blocco di metallo fosse il sigillo era la parola di Harry. "Io non trovo nulla..." Sospirò restituendo l'oggetto a Rachel, seduta sulla sedia di fianco al suo letto.
"Neppure tu dunque... speravo di essermi sbagliata o di non aver riconosciuto qualcosa."
"Personalmente se non me lo aveste detto lo avrei creduto materiale di scarto dalle cucine dei figli di Efesto." Mormorò la figlia di Atena massaggiando si le tempie.
"Tu che ne pensi Hermione?" Annabeth aveva notato come l'amica fosse rimasta in silenzio per tutto il tempo, eccezione fatta per i primi saluti. "Lo vuoi riguardare? Potrebbe venirti in mente qualcosa!"
"Penso che mi stia esplodendo la testa e che se vedo ancora quel coso vomiterò dal nervoso." Ribatte secca la riccia.
"Ah..."
"È solo che vorrei che fosse più chiaro! Che ci fosse un indizio, anche solo un indovinello... qualcosa che ci guidi in questa ragnatela di infor.."  "Lasciamo fuori i ragni grazie."
"..mazioni, un modo per riassemblare i pezzi del puzzle, per riavvolgere il filo, per..."
"Aspetta come?" La interruppe la bionda sollevando il capo.
"Cosa?" "Quello che hai detto: l'ultima cosa!Ripetila!"
"Ehm...riavvolgere il filo?"
"No, l'altra!"
"Rimettere insieme i pez...oh"
"Un puzzle! Potrebbero esserci più parti che vanno unite!" "Un puzzle... potrebbe essermi sfuggito il capitolo di un libro o qualche accenno..." Mentre una eccitazione febbrile colpiva entrambe e Annabeth si prestava a scendere dal letto Rachel decise che per il bene di entrambe e per il suo (non avrebbe retto un altro minuto con Hermione nella cabina di Ecate, ed ora erano in due!) intervenne bloccandole in tempo. "Aspettate!" "Che c'è?"
"Secondo me state sbagliando." "Cosa?" "Hai qualche idea?"
Rachel dovette ragionare in fretta, perché no, lei non aveva idee, solo la necessità di trattenerle e farle riprendere entrambe, chi fisicamente chi psicologicamente, evitando poi un esaurimento personale. "Ecco..." Cominciò lentamente. "Io credo.. che dovremmo concentrarci su ciò che già abbiamo." Bella frase, pensò, ma come continuare?
"Ovvero?" Chiese Hermione aggrottando le sopracciglia. "Beh, ad esempio, noi sappiamo che questo è il sigillo solo perché Harry ha detto così, ma non ci sono altre prove du ciò." "Io mi fido di Harry" Fu la risposta di Hermione che arrivò troppo veloce per lasciare a Rachel il tempo di pensare ad altro, inoltre non voleva rischiare di alterare la ragazza, dunque decise di cambiare metodo.
"Certo, mi fido anch'io di lui, non intendevo alludere a una bugia. Solo..."
"Solo?"
"È strano." Sbottò Rachel non sapendo come esprimersi. "Vedi, Percy era nei paraggi e Harry ha detto di aver visto una luce, anzi, per essere più precisi ha detto che la luce proveniva dal sigillo; però Percy non ha visto nulla..."
"Mi fido di Harry." Ripete calma la riccia poggiando la mano sulla maniglia della porta per uscire, seguita da Annabeth che annuiva convinta.
Hermione però non aprì la porta, rimase invece immobile a fissarne la superficie come fosse paralizzata. "Herm-" "E se fosse memoria tattile?" Sussurrò la ragazza parlando forse più con se stessa che con le altre. "Come?" Lentamente la maga si girò e le due ragazze la fissarono in silenzio lasciandole il tempo di riflettere. "Forse la chiave non è un concetto, ma una persona." Riprese poi, stringendo gli occhi sull'oggetto in metallo che Rachel aveva in mano. "Ci sono oggetti che riconoscono la prima persona che ne entra in contatto..." Disse prendendolo e seguendo con un dito lo strano intaglio che Annabeth aveva osservato a lungo. "...anche dopo anni, millenni forse, saprebbero riconoscerla, Harry non solo l'ha visto, ma lo ha anche toccato. Forse solo lui può vedere se c'è qualcosa su questo sigillo."
Quando la figlia di Apollo di turno, andò a avvisare Annabeth che era libera di andare, la stanza era vuota da un pezzo.

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