Flesh

That's what lovers do

La prima attività di coppia di Jimin e Jungkook fu quella di farsi vedere in giro pubblicamente dopo aver ufficializzato la loro conoscenza ai giornalisti.
Essendo entrambi molto occupati con il lavoro, l'unico momento in cui riuscivano davvero a scambiare qualche parola era la mattina a colazione quando Jungkook andava a salutarlo e a fare colazione.
-Sei libero questo fine settimana?- chiese il minore all'altro che gli stava sistemando un dolcetto su di un piatto.
-Soliti impegni Googie, come mai?- rispose dandogli il piatto mentre Taehyung aspettava il suo ok per preparargli il caffè.
-Ho avuto dei giorni liberi dall'agenzia...- iniziò questo guardando il viso angelico della sua crush.
-E chiediglielo Jungkook!- la voce profonda di Yoongi fece sobbalzare tutti quelli nel negozio, sopratutto il barista.
Il ragazzo dai capelli menta si avvicinò al bancone, si accomodò su uno sgabello e mettendo il viso sulle sue mani e osservando con curiosità il barista.
-Ho avuto dei giorni dall'agenzia e ho preso due biglietti per Disneyland, compreso albergo e aereo - il corvino sorrise al biondo sperando di sembrare convincente ma questo lo guardò sconvolto.
-Jungkook ma il fine settimana è fra due giorni! Con chi ci vai?- gli chiese poi ritrovando un minimo di pace o almeno fingendo di non capire le sue intenzioni solo per vedere quanto coraggio sarebbe riuscito a tirar fuori dal suo amico.
-Speravo con te... hai sempre detto che ti piace Disneyland. Che ne dici?- chiese sorprendendo l'altro perchè sembrava davvero teso e Jimin non avrebbe mai immaginato di essere invitato a Disneyland,  non dalla sua crush. Ne avevano sicuramente parlato in passato ma non pensava che l'altro se lo ricordasse.
-Allora ti accompagno... Ma solo perchè hai già prenotato tutto. Mi hai incastrato Jungkook!- disse il biondo e l'altro fece una corsa dietro al bancone per poterlo abbracciare fin troppo felice della riuscita della sua richiesta.
-Melensi.- fu l'unico commento di Yoongi - ehy bel visino, mi fai un americano?- aggiunse poi rivolgendosi al barista.
-Sono carinissimi! Spero si mettano insieme...- commentò il riccio mentre si metteva all'opera per servire all'amico di Jungkook il suo americano prima che lo uccidesse.
Capitava raramente che Yoongi passasse alla pasticceria ma quando lo faceva si divertiva a mettere in difficoltà il "piccolo" Taehyung che con le sue reazioni innocenti sembrava aver smosso qualcosa nel gelido cuore dell'altro.
Gli servì il caffè senza guardarlo in faccia, il menta allora richiamò la sua attenzione schiarendosi la voce con un colpo di tosse e questo, inseme a Jimin e Jungkook, si girò a guardarlo.
-Le serve altro ?- chiese con garbo il barista.
Yoongi si sollevò e lo tirò a sè baciandolo a stampo, e tale lo shock dell'altro  che aprì leggermente la bocca per parlargli ma gli consentì di infilare la lingua dentro.
Lo shock si trasformò in voglia non appena sentì il sapore di dentrificio del ragazzo menta e iniziarono a baciarsi senza alcun timore della reazione dei due amici.
Quando si separarono, il menta si girò ghignando verso gli altri due presenti nel locale -Visto Jk come si fa? Gli si infila la lingua in gola... o te la fai infilare .- e prendendo il suo caffè dal bancone si allontanò.
-Ci vediamo domani bel visino.- ed uscì lasciando tutti di sasso.
Il ragazzo dietro al bancone era ancora troppo scosso dalla situazione mentre i due amici si guardavano tra lo scandalizzato e il divertito.
-Taehyung stai bene?- chiesero poi rendendosi conto di quanto dovesse in shock il loro amico che era stato appena baciato dalla sua crush.
-E' UNO STRONZO. SE LO PRENDO LO PICCHIO. Qualcuno mi tenga che ora svengo...- disse il moro mentre i due gli andavano in contro per calmarlo.
Rimasero a chiacchierare del più e del meno fino a quando, sentitosi meglio, consentì ai due di salutarsi.
Jungkook tornò a casa sua pronto a preparare le sue cose per partire due giorni dopo così come fece l'amico la sera.
Il giorno della partenza i due con tanto di mascherina, cappello e occhiali scuri si diressero in aeroporto con le proprie valigie.
E fu solo in quel momento che ai due un'idea balenò in mente: il loro primo appuntamento sarebbe stato un viaggio a tokyo.