chapter 45

154 4 0
                                    

"Avada Kedavra"

Vedo il corpo di Millye cadere a terra e urlo per lo spavento.
dietro di me c'è Lorenzo che ha la mano tremante.
Lorenzo ha ucciso Millye.

"perché lo hai fatto?"
chiedo sconvolta.

"l'ho sentita quando ti ha confessato che mi ha usato fin dall'inizio. avevi ragione tu, lei non mi ha mai amato e io sono stato così cieco da non capire. se avessi aspettato un secondo di più ti avrebbe uccisa e non te lo meriti. mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto, non intendevo fare quelle cose, ma ero così accecato da Millye da non rispondere delle mie azioni. so che probabilmente non mi perdonerai mai, e va bene così, ma volevo dirti scusa e intendo dimostrartelo."
mi fa alzare e con un colpo di bacchetta fa sparire il corpo di Millye.

ho quella scena impressa nella mente e non credo che se ne andrà così facilmente.

ci teletrasportiamo fino ad Hogwarts e vengo mandata subito in infermeria per medicarmi.

rimango con Madama Chips per un po' finché non mi dimette e all'uscita trovo subito Claudia che mi abbraccia e mi bombarda di domande.
non sono pronta per raccontarle tutto quello che è successo con Millye e preferisco aspettare anche per schiarirmi un po' le idee.

raggiungo il dormitorio femminile e chiudo la porta della mia camera a chiave.
scoppio in un pianto liberatorio, non riesco a sopportare tutto questo.
ho visto una persona morire, una persona a cui tenevo e che non sarei mai riuscita ad odiare.

io stavo per morire.
stavo per raggiungere i miei genitori.
stavo per lasciare tutto e tutti.

scaravento per terra tutti gli oggetti presenti sulla scrivania e inizio a dare pugni al muro.
sento le lacrime appannarmi la vista e le orecchie iniziano a fischiare facendomi cadere per terra stremata.

cerco di regolarizzare il mio respiro, ma non riesco. un conato di vomito mi sale su per la gola e mi precipito in bagno per tirarlo fuori.

svuoto lo stomaco e mi pulisco gli angoli della bocca con un fazzoletto.

mi rialzo a stento e vado a prendere il pacchetto di sigarette nascosto nel cassetto del comodino.
ne prendo una e inspiro il fumo tossico che entra nella gola.
cerco di calmarmi così e dopo poco sento bussare alla porta.

mi alzo per andare ad aprire e vedo il volto preoccupato di Mattheo.

"posso entrare?"
mi chiede dolcemente e scuoto la testa in segno di negazione.

"ti ho cercato dappertutto, dove cazzo sei stata!"
ha cercato di contenersi, ma non ce l'ha fatta e ha iniziato ad urlare.
mi tappo le orecchie con le mani per attenuare le urla e ho l'intenzione di sbattergli la porta in faccia se continua in questo modo.

"scusa, mi dispiace non dovevo urlare così"
mi bacia una mano e vede un taglio presente su di essa.

"dovresti controllare un po' quello che fa tuo fratello. sappi che è stato lui quello che mi ha stuprata per conto di Millye, ne era talmente ossessionato da fare qualsiasi cosa per lei, eppure tu non te ne sei accorto. non sapevi che tuo fratello stava male e faceva cose orribili alla tua ragazza per giunta."
sto per chiudergli la porta in faccia, ma la blocca con la scarpa.

"mi dispiace-"

"cazzate".

faccio un po' di pressione sulla porta e allora lui scosta il piede facendomi chiudere la porta definitivamente.

tra poco ci sono le vacanze estive e non ho ancora preparato la valigia per tornare a casa.
il mio incubo.

*questo capitolo è cortissimo, ma è di passaggio per il prossimo che probabilmente sarà l'ultimo.
grazie per aver intrapreso questo viaggio con me 🫶🏻*

mudblood Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora