Notte d'amore

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Veritas, circa tredici anni prima.

Il ragazzino di circa undici anni arriva al corridoio, in cui ha percepito un forte odore di sangue: non è sangue comune pensa, è sangue Hikari. Ma cosa starà mai succedendo? Non ha avvertito presenze di Hunters o cose simili, nessuno si è introdotto a palazzo e nessuno ha aggredito il clan della luna blu. Allora, pensa il ragazzino, cosa può essere accaduto? Improvvisamente si blocca, avendo percepito di aver pestato una pozza di sangue: non è eccessiva ma, trovandosela di fronte così all'improvviso il corvino non può fare a meno di sussultare spaventato. In seguito alza lo sguardo verso una figura che lo rassicura, riconoscendolo essere familiare. " Cugino! Menomale sei qui! Quando ho sentito questo forte odore di sangue, ho temuto... ". Si blocca di scatto: suo cugino continua a dargli le spalle e, di fronte a lui, qualcuno giace a terra: è di questa persona il sangue a terra, si percepisce chiaramente l'intenso e particolare odore che solo il suo sangue può possedere. " C... cugino? ". Chiede quai in un sussurro il corvino, quasi temendo di fare una domanda e, ancor più, la risposta ad essa. " Cos'è successo? ". Chiede semplicemente, mentre colui che si rivela essere suo cugino volge il viso verso di lui, viso anch'esso macchiato di sangue così come il suo vestiario, almeno in parte. Anche la sua spada è ancora insanguinata e da essa alcune gocce vermiglie cadono a terra.

" Dominique ". Lo chiama per nome, quasi in un sussurro. Il corvino continua a rimanere immobile nella sua posizione, la luna blu regna sovrana in quel cielo stanotte senza stelle, i suoi raggi illuminano i due cugini per alcuni istanti.

" Che cos'ha fatto... ". Sibila semplicemente Dominique Lunetets, il figlio di Veronica Lunetets e nipote della scomparsa Regina Luna e di Re Kaname. " Che cos'hai fatto, Vanitas?! ". Grida, facendo così intendere che chi gli sta davanti con il viso ancora insanguinato è suo cugino Vanitas, il primogenito di Kaname e Luna.

" Io ho ucciso la Luna Blu ". Fa l'allora dodicenne Principe, spostandosi lievemente e facendo finalmente capire chi sia la persona a terra, colpita dalla spada dello stesso figlio. " Ho ucciso Kaname Hikari con le mie stesse mani ". Conclude, mentre la Luna Blu sembra volergli dare la propria benedizione per l'atto compiuto e lo illumina maggiormente. A quella vista Dominique rimane immobile ed agghiacciato.

" Tu... tu hai fatto cosa...? P.. perché lo hai...? ". Sussurra in modo sconnesso, persino incapace di mettere insieme una frase a senso compiuto. " Perchè hai ucciso il re?! Volevi così tanto il trono, al punto da uccidere il tuo stesso padre?! ". Grida, su tutte le furie: per lui Kaname Hikari non era il mostro che tutti dipingevano, era un esempio da seguire, quel padre che non ha mai potuto avere. Ed ora pensa, ora tuto è perduto: non ha più nulla, di nuovo è rimasto solo. " Vanitas! Dì qualcosa! Perché lo hai fatto?! ". Grida alterato il più piccolo, mentre l'altro si incammina per andarsene, sorpassandolo. Suo cugino tuttavia è più rapido e lo afferra per il polso: i suoi occhi sono iniettati di una luce rossa, luce che viene offuscata solo dalle lacrime.

" Torna nelle tue stanze, Dominique: la luna blu è alta da un po' e con il tuo potere ancora instabile, potresti anche sentirti male ". Fa semplicemente un giovanissimo Vanitas Hikari, per poi andarsene come nulla fosse avvenuto, come se nemmeno avesse ucciso il suo stesso padre.

" Cugino... ". Mormora solamente l'altro, stringendo i pugni con ira. " Io... ti amo così tanto, più di ogni altra cosa... ". Sussurra, mentre le lacrime continuano a scendere incontrollate. " ... ma... ". Si volge di scatto verso colui che era suo zio, per lui un secondo padre nonostante, di fatto, non abbia mai ricevuto nessun segno d'affetto da parte sua. " ... non ti perdonerò mai! ". Il potere della Luna Rossa infrange una vetrata, gli occhi del giovane si tingono ora di blu mentre il potere degli Hikari riprende a scorrere in lui e gli da una nuova ed inarrestabile forza. Tuttavia, una cosa fa sussultare il ragazzo e gli fa pensare che, forse, non è tutto perduto come ha creduto. Una cosa di cui, per ora, si sono accorti solo lui e Vanitas che, nel corridoio che conduce alla sua stanza incontra uno strabiliato Dante.

La diciottesima lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora