DONNE

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DONNE

Ho bussato a lungo alle porte di Stefano, inutilmente. Esse non si sono mai aperte per me. Altre prima e dopo di me, ci sono entrate anche senza bussare, le ante si spalancavano loro, accoglienti e premurose. Io ho bussato, prima con delicatezza e poi con forza. Ho bussato con le mani e con i piedi e infine ho urlato, ho chiamato, ho lanciato sassi e pietre sui vetri delle finestre... ma per me il portone è sempre rimasto chiuso. Ho bagnato di lacrime la soglia del tuo palazzo e il tempo le ha evaporate e ora esse vivono nell'aria, in questa parte di mondo che non mi vede. Fu così che iniziai a scrivere sulle mie mutandine, su tutte, la frase "Qui riposa in pace..."

La scrivo con l'indelebile e sono solo per me, nessuno le vuole vedere... avevo anche pensato a un tatuaggio sul cuore, la stessa frase, ma poi ho deciso per il no, poiché mai avrei potuto smettere di amare. Non so chi, ma io voglio amare ancora e ancora. Si, qui riposa in pace, una pace senza pace, piena di rimorsi e sogni, in fondo nessuno ti ha mai cercato veramente, nessuno ha insistito per conoscerti da vicino. Si certo di battute tante, anche troppe, qualcuna anche carina, altre ... no, ma al dunque, ma già alla prima trincea, davanti ad un metodologico timido NO, che sarebbe stato spazzato via con un semplice soffio, tutti spariti, nessuno interessato veramente a conoscerti. Cerca di riposare in pace se puoi.

Si è solo chiusa una storia non "la Storia" è vero e io ci voglio credere. Di notte il letto è troppo grande, è diventato improvvisamente immenso ed io non riesco a scaldarlo tutto. La camera si dilata e si restringe, in un lento respiro sospeso e diventa immensa mentre io sono una briciola nera nel centro; oppure soffoco fra le pareti che mi comprimono e tolgono il respiro. Il pensiero rigira sempre sullo stesso rovello: Domani, domani, domani. Non sarò la principessina di nessuno. Chi si curerà se ho cura di me?

Finita la storia e anche la geografia, cambio città, si me ne vado via. Da Bruzzano a Brusuglio. Lo so non è un gran cambiamento, basta superare i due cimiteri e questo tormento.

Ed eccomi qui, tra gli scaffali a spingere un carrello vuoto, ci metto dentro qualcosa a lungo scelto e poi lo rimetto al suo posto dopo avergli fatto fare un giro di corsie. Vivo trasparente fra la gente che non ha sguardi da darmi. A volte vorrei mettermi ad urlare, altre a piangere, altre volte vorrei solo ... vorrei, vorrei, vorrei tutto, perché no? Desidero tutto! Vorrei essere desiderata, vorrei essere io il desiderio di qualcuno che ha amore da offrire. Vorrei stare bene adesso!

Vorrei un caffè, ma forse è meglio evitare, troppi oggi, meglio un the o una buona tisana, magari alla melissa per togliere quel saporaccio amaro che ho in bocca, quell'amaro senso di solitudine e di sconfitta.

Seduta al tavolino sorseggio, accavallo le gambe, qualcuno noterà? Dovevo mettere la gonna o il vestitino carino; ti prego girati, guardami, mandami l'inizio di un sorriso. Indifferente ti avvii lento al parcheggio, ed io resto qui come un intonaco cui nessuno bada, con l'animo inzuppato. Serro nei pugni chiusi la chiave del mio giardino segreto, invano pegno, non ambito dono.

Ma perché piango ...


Per venire incontro a chi non ha padronanza dell'italiano, ho cercato di tradurre in inglese i testi dei miei racconti. Il mio inglese è molto scadente ma l'ho fatto con buona volontà lo stesso, spero che qualcun/a mi dia una mano a migliorare la traduzione.

Grazie


WOMEN

I knocked on the gate of Stephen, uselessly. It has never opened for me. Other girls before and after me, have entered without knocking, for them the doors have opened, welcoming and caring. I knocked, first gently and then with force. I knocked with hands and feet and then I screamed, I called, I threw rocks and stones on the windows ... but for me the door has remained closed. I wet with tears the threshold of your house and the time made them evaporate and now they live in the air, in this part of the world that does not see me. So it was that I began to write on to my panties, up all of them, the phrase "Here rests in peace ..."

I write with the indelible and are just for me, nobody must see ... I had even thought of a tattoo on the heart, the same sentence, but then I decided not to, because I could never stop loving. I do not know who, but I want to love again and again. Yes, here rest in peace, a peace without peace, full of remorse and dreams, at bottom no one has ever really tried. No one has insisted to know you closely. Yes sure, to tease many, too many, even some pretty, others not, at the right time, at the first trench in front of a methodological shy NO, that would be wiped out with a single blow, all gone, no one really interested to know you. Try to rest in peace if you can.

Yes, only a story is closed, not the "History", is trut and I want to believe it. At night the bed is too big, suddenly it became huge and I can not heat it all. The room expands and contracts, in a slow sigh suspended and becomes great while I'm a crumb black in the center; or choke within between the walls that they compress and take off my breath away. The thought always returns on the same question: Tomorrow? tomorrow? tomorrow? I will not be the princess of anyone. Who will care if I will take care of me?

After the history, the geography, I changing city, I am I go away. From Bruzzano at Brusuglio. I know it is not big change, just get over the two cemeteries ... and this torment.

And here I am, pushing an empty cart between the aisles, I put something at long chosen and then put it back in its place after having made a tour of aisles of the shopping center. I transparent live between people who they do not see me. Sometimes I would like to shout, o thers cry, sometimes I just wish ... I wish, I wish, I wish: all, why not? I want it all! I would like to be desired, I would like to be the desire of someone who has love to offer. I want to feel good now!

I would like a coffee, but perhaps is best avoided, too many today, a tea is better or a herbal tea, to remove the bitter taste away in my mouth, that bitter feeling of loneliness and defeat.

Sitting at a table sipping, cross my legs, someone will notice? I should have put the skirt or dress cute; please turn around, look me, send me the beginning of a smile. , Indifferent you go at the parking, and I'm stay here as a unnecessary worn plaster , with soul drenched. I squeeze the key of my secret garden, in vain pledge, not coveted gift .

But why I cry ...


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⏰ Last updated: Oct 03, 2022 ⏰

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