13 . Nodo in gola

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Alessio pov:

"Siamo arrivati" disse quasi urlando la vecchietta vicino a me svegliandomi di staccato,guardai dal finestrino e riconobbi la stazione di Napoli,presi il mio zaino e appena sceso vissi Marco che mi stava aspettando, mi avvicinai a lui correndo per poi abbracciarlo tenendo la testa bassa sul suo petto

Marco:Oi ale

Alzai leggermente le testa e i nostri sguardi di incrociano, e nulla, non dissimo nulla né io né lui ci guardammo nei occhi per 2 minuti circa, finché Marco non mi prese per i polsi e inizio a correre trascinandomi con sé, mi porto in un prato vicino a li già praticamente allestito come un pick nic

Marco:non sapevo cosa fare quindi beh o pensato di allestire questa sorta di prato
Ale:grazie non pensavo ti fossi preoccupato di organizzare qualcosa

Io e Marco ci sedemmo su un lenzuolo rosso e Marco mi passò in kebab

Marco:tieni avrai fame no?
Ale:si si

Stavo per prendere il kebab mentre le mie mani sfioravano la sua rimasi a guardarlo nei occhi e mi ci persi completamente,un suo battito di palpebre mi fece tornare alla realtà

Marco:sta sera andiamo in un locale insieme a un mio amico
Ale:Uh chi?
Marco:Si chiama Carlo e simpatico di sicuro farete amicizia
Ale:Lo spero

Io e Marco passammo tutto il pomeriggio insieme e la sera mangiammo qualcosa di veloce e andare in questo locale dove questo Carlo

?:OI MARCO
Marco:OI CARLO
Carlo:Lui deve essere il mitico Alessio di qui mi parli sempre
Ale:In che senso "mi parli Sempre"?
Marco:Lascialo stare sta mezzo partito
Ale:Umh

io Marco e Carlo entrammo nel locale e iniziammo a prendere da bere e con la scusa del mio compleanno Carlo era rimasto su una panchina a Napoli e io ero sul treno con Marco e stavamo tornado quel giorno stesso a Roma

Ale:Marco devo vomitare
Marco:Aspetta

Marco uscì il suo telefono e levo la cover per poi prendere una lama di qualcosa per poi tagliare un pezzo di una bottiglia di plastica

Marco:tieni qua io cerco qualcosa di più grande

Iniziai a vomitare e mentre marco cerco una busta

Marco:TIENI

Marco mi porse una busta e io la afferrai velocemente,dopo un po' di tempo arrivammo a Roma ma non eravamo ancora molto sobri anzi il contrario

Marco:ALE
Ale:DIMMI MARCO
Marco:COSA FA DI SOLITO UNA PERSONA A ROMA?
Ale:MA DIPENDE
MARCO:MA SE TIPO CI METTIAMO AD URLARE COSE STRANE PER STRADA
Ale:CI STA
Marco:ALESSIO
Ale:MARCO
Marco:SEI BONO
Ale:MA SE STO STORTO
Marco:STAI ZITTO FREGNO
Ale:MA TE LO SEI

Continuamo così per un bel po' finché non tornammo a casa e ci missimo sul divano a parlare anche se più che parlare era dire stronzate, finché tra una chiacchiera e l'altra Marco mi si buttò addosso per poi baciarmi quando si staccò da me mi guardo nei occhi come ste volesse una mia parola uscita dalla mia bocca e anche se vorrei rispondergli avevo un nodo in gola che mi impediva di dirgli cioè che volevo dirgli

Emh ciao sto cercando una persona//Psicologi💙Where stories live. Discover now