🥀Capitolo 5🥀: Il sorriso

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(Presente)

Chris si sedette sulla sedia d'ufficio con una leggera aria di preccupazione e sosopirò.

Matthew gli sembrava lunatico certe volte. E' vero, egli era spesso occupato e certe volte era talmente irascibile che era meglio non rivolgergli la parola per il resto della giornata, però c'erano alcuni momenti che tornava ad essere l'allegro ragazzo che era prima e mostrava affetto fraterno verso il collega più piccolo.

Eppure Chris avrebbe voluto vedere il suo collega, nonché amico, distrarsi più spesso, ma quando lo faceva era raro, anzi rarissimo.

Il suo lavoro lo teneva molto impegnato, così tanto da dimenticare di riposarsi.

Chris si prese la testa tra le mani e iniziò a pensare.

C'era un modo per far distrarre Matthew?

Era la domanda che lo tormentava di più in quel momento.

''Mike''Chiamò il bruno.

''Dimmi Chris''

''Vorrei chiederti un consiglio''

''Ok''

''Cosa potrebbe far distrarre Matt?''

''Perchè?''

''Ultimamente è molto stressato..vorrei che si rilassasse di più e che si sentisse felice'' Disse Chris tutto d'un colpo.

''Ma che te ne frega''

Il bruno alzò gli occhi al cielo e Mike sbuffò.

''Comunque non lo so''

Chris sospirò.

''Grazie lo stesso''

Quando il biondo fù chiamato e uscì dall'ufficio, Chris riprese a pensare.

Era da ammettere, tra Matthew e lui c'era una bella amicizia, anche se spesso i due litigavano, però si volevano bene e non c'era bisogno di mostrarlo, solo dalla loro complicità si poteva intendere tutto.

Alla fine il bruno si alzò dalla sedia d'ufficio e si diresse al poligono di tiro, da Matthew.

''Matt!''esclamò Chris.

''Hey,bisogno di qualcosa?''

''in effetti si''

''cinque minuti e sono da te''

''no,tu verrai subito'' disse il bruno con aria severa.

''ok'' rispose il maggiore sparando verso il bersaglio, il colpo in canna.

Mise la pistola nella fondina attaccata al cinturone e si diresse dal collega più piccolo.

I due si incamminarono in ufficio ed una volta seduti, Chris iniziò a parlare.

''Questa sera usciamo''

''Eh?''

''Uscita tra ragazzi, come ai vecchi tempi''

''Ma devo compilare un mucchio di fogli e ho troppe cose da fare''

''Pazienza, perchè verrai lo stesso''

''Chris,ho del lavoro da sbrigare'' rispose Matthew con un po' di fastidio.

''Dai, ti aiuterò io''

''No,Chris ho detto di no!'' disse il più grande alzando la voce.

Il bruno abbassò lo sguardo, infastidito dalla testardagine dell'amico.

''Ora basta, se con le buone non funziona te lo dirò con le cattive. Sei costantemente chiuso qui in centrale, hai smesso di uscire con gli amici e di divertirti, non ti sto chiedendo tanto, ma per l'amor del cielo, vuoi distrarti un po' dal lavoro!?'' sbottò d'un colpo il collega più piccolo.

Matthew lo guardò con uno sguardo sorpreso, ma allo stesso tempo sconcertato.

Chris non aveva mai alzato la voce con lui, al massimo gli avrebbe risposto con arroganza, ma non avrebbe di certo cambiato tono, ma in quel momento fù diverso.

''Chris..''

''Non ti chiedo tanto..'' continuò il castano a denti serrati e con i pugni stretti.

Matthew lo guardò per un momento e si sentì una persona orribile per aver risposto così male.

''A che ora?''

Il bruno alzò la testa di scatto e dal suo sguardo si poteva percepireche non capiva che cosa stava accadendo.

''A che ora è l'uscita?'' chiese Matthew completando la frase, questa volta.

Chris lo fissò per un momento.

Nei suoi occhi si poteva percepire un senso di soddisfazione.

''Verso le otto''

''Ci sarò'' disse Matthew sorridendo''

''Dici sul serio?!'' chiese Chris incredulo.

''Si, amico mio''

Ce l'aveva fatta. Chris era riuscito a far sorridere Matthew e sarebbe anche riuscito a distrarlo dal lavoro.

''Ora torno al poligono di tiro, ci vediamo dopo'' Aggiunse.

''A dopo'' rispose Chris.

Qundo Matthew uscì dall'ufficio, Chris si mise ad esultare.

Ancora non riusciva a credere che Matthew avesse accettato sul serio di fare una piccola uscita tra ragazzi, come ai vecchi tempi.

Sorrise a se stesso e riprese a controllare i fascicoli che vi erano sopra la scrivania.

Le ore passavano tra caffè, fogli e fascicoli da compilare e noia, sopratutto noia.

Ad un certo punto, Chris sospirando rumorosamente, portò le mani dietro la testa e si mise comodo sulla sedia in pelle.

''Ma quando finirà sta tortura?''

Chiese a se stesso guardando l'orologio ticchettare.

Erano ancora le due del pomeriggio e alle tre e mezza avrebbe avuto il cambio.

Eppure il tempo sembrava non passare.

Emise uno sbuffo e stufo di stare seduto, si alzò e si affacciò alla finestra.

Vide un gruppo di liceali passare e gli tornarono in mente i vecchi tempi,di quando anche lui andava alle superiori.

Com'era bello essere studenti e spassarsela con gli amici, di tanto in tanto combinarne una e imparare cose nuove.

Egli si allontanò dalla finestra e iniziò a camminare in cerchio,sperando che il tempo passasse.

Continuò così per una mezz'ora, fin quando non si stufò e si risedette guardando il telefono.

All'ennesimo sospiro, Chris guardò nuovamente l'orologio e si rese conto che il tempo era passato.

Erano le tre e un quarto circa.

Con sguardo felice e sorriso stampato in faccia, si alzò di scatto, aprì velocemente la porta dell'ufficio e uscì il più velocemente possibile per poter tornare a casa, fare una doccia veloce e prepararsi ad uscire con i suoi amici.

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