Un amore tra emosessuali...♥

...Ed un daddy fuori dal comune

Zaccone's pov
Lotussy: "Sí,sono libero"
Lotussy: "E dove ci incontriamo?"
Zaccone: "Decidi te cucciolino ♥"
Lotussy: " ˃////˂ "
Lotussy: "Non lo so...ti va bene se ci incontriamo in Piazza Indipendenza e poi ci pensiamo?"
Zaccone: "Va bene <3 Buonanotte tesorino,ci sentiamo domani ♥"
Lotussy: ''Buonanotte :)".
Spensi il telefono dopo aver letto il suo dolce messaggio e pensai a lui, era proprio carino ed adorabile come...un criceto, lo so, non è proprio il primo animale che spunta in mente quando si pensa a qualcosa di cuccioloso o da mettere come post di facebook per over 50 con la scritta "Buongiornissimo kaffé!!!♥♥" ma a me ricordava un piccolo criceto, con i suoi dentini,il suo apparecchio ed i suoi fianchi larghi.
Piú ci pensavo piú confermavo a me stesso che mi piaceva,anzi che lo amavo.
Mentre avevo la testa piena di pensieri sul mio grande amore, sentii la voce di mia madre rimbombare per tutta casa:
"Zaccone vai a dormire Dio mio, che sono giá le 9:01 e tu devi andare a letto alle 9:00!"
"Ok mamma, buonanotte"
"Santo Dio" disse con un forte accento slavo.
Mi addormentai fantasticando sul mio babygworl finché non crollai dal sonno.
I giorni passavano vuoti, lenti e pieni di studio matto e disperatissimo, con folle intere di babygworls assatanati e con le mansioni che spettavano al mio ruolo di rappresentante di classe. Meno incontravo il mio Lotussy piú mi deprimevo sulla mia intera esistenza, come se mi mancasse l'ossigeno.
Io senza Lotussy non riuscevo a vivere.
Arrivó finalmente quel maledettissimo sabato con l'uscita a cena con il mio cricetino che bramavo ardentemente da tutta la settimana. Mi iniziai a preparare verso le 3:30 di pomeriggio:
Mi feci una doccia, mi asciugai i capelli, misi il mio profumo preferito (Los Daddies de Pomesía di Mannarocazzós famosissimo stilista e multi-bilionario italo-latino americano) mi misi lo smalto nero su mani e piedi, presi i miei orecchini preferiti neri e argentati con le croci (Pk a nui c'agg piac Satan e abbassam Gesú Kristo).
Il mio outfit era composto da una camicia nera (vedo non vedo) una giacca da vecchio, un jeans mezzo baggy mezzo skinny mezzo bho e d'infine dei mocassini rubati a mio padre.
Dopo aver completato la mia routine, mi avvicinai allo specchio e nel riflesso vidi un ragazzo
alto ,bello , muscoloso, sexy, poliedrico. Un tipico adolescente slavo (Non è vero che schifo odio essere polacco #porcojudas).
Volsi lo sguardo verso l'orologio appeso al muro che segnava le 6:30. Mancavano ancora 30 minuti all'incontro con il mio babygworl shy cute uwu e mi mancavano i suoi filosofici bestmmioni sull' esistenza.
Decisi di scrivergli mentre stavo camminando verso il nostro punto d'incontro.
Zaccone: "Ue babygworl, come sta andando la tua preparazione per la nostra sensuale e passionale serata?"
Lotussy: "Oh ciao Zaccone"
Lotussy: "Comunque sí,sono quasi pronto. Dove hai detto che andiamo?"
Zaccone: "Ci incontriamo alla piazza della chiesa pazzerella di Pomerda"
Lotussy: "Ok grazie ๑^ᴗ^๑ "
Zaccone:"Prego cucciolotto (〃･ิ‿･ิ)ゞ".
Passarono i minuti ed io arrivai al luogo prestabilito. Il cielo cominciava ad imbrunirsi e la piazza pululava di bambini che giocavano a calcio, madri isteriche e anziani sulle panchine. Alcuni di questi soggetti risultavano avere un comportamento umano, o anche vicino al rispetto dei diritti umani (estremamente inusuale per un medio cittadino di Pomezia) ma altri (il 98% della popolazione) erano proprio delle teste di cazzo merdose. Parlando un po' della mia citta, Pomezia era, e lo è ancora tutt'ora, una cittadina in provincia di Roma.
Le sue piú peculiari caratteristiche sono: la grande quantitá di pizzerie, ristoranti di sushi o in generali luoghi con cui si puo arrivare facilmente al terzo grado di obesitá e una grande maggioranza di anziani, che siano pedofili o cristiani non ha importanza, appena metterete piede in questa cittá le strade saranno innondate di vecchi con un disperato desiderio di fare la spesa e romperti i coglioni.
Se invece i pedofili siete voi, allora anche voi siete molto fortunati! A Pomezia ci sono tutte le categorie di adolescenti,basati su un livello di pericolositá che va da 0 a 10.
Quelli piu pericolosi sono i bigotti coatti che girano con i coltelli e le tute tech della nike e vengono loro a disturbarti, prendendo l'iniziativa.
Ritornando alla realtá, alzai la testa e notai una figura con dei fianchi molto larghi e capelli lunghi neri guardandomi con le guance tutte rosse. Appena riconobbi chi fosse, cioe il mio grande amore, mi misi a correre nella sua direzione e lo abbracciai baciandogli la fronte:
"Oh ciao cucciolino! Come stai? Sei cosí carino."
Lui di conseguenza mi diede uno schiaffo
"Zaccone siamo in pubblico, Porco dio!" Disse con il viso tutto rosso e con la frotte agrottata in un espressione di cosidetta rabbia. In realtá sembrava piú un cucciolo di gatto a cui non è stata data la pappa e decide di morderti. Che carino!
"Oh stai calmo cucciolino! Non picchiare il tuo caro daddy che tu ami tanto!" dissi con un sorriso scaltro, con l'intento di stuzzicarlo un po'.
"Non stiamo insieme! Esco con te solo perchè non ho tante persone con cui uscire! B-baka."
''Non ancora cucciolino...non ancora. Parlando di cose più importanti, dove vuoi andare?"
Rifletté per un po' finche non disse:
"Andiamo alla fumetteria?"
''Ok amore."
"Non sono il tuo amore testa di cazzo!"
"Ma da come ti sei vestito si direbbe tutt'altro"
Ci incamminammo per la strada, il traggitto era segnato da grandi mandrie di ragazzini bigotti, piu le loro ugualmente coatte fidanzate. Entriamo dentro il negozio e Lotussy, il mio cucciolino, acquista i suoi manga di jojo e usciamo dal negozio.
Appena mettiamo piede fuori la porta, un gruppo di coattoni ci accerchia.
''Hey Zaccone ma chi cazzo è questo sfigato con i capelli lunghi? Minchia ma è una di quelle troiette emo?" disse uno di loro vestito come un teletubbies con la permanente scrausa su i capelli.
In quel momento sentii tutta la forza della Polonia scorrere nelle mie vene. I miei occhi diventarono del colore del sangue, rosso acceso invase le mie iridi. Strinsi i pugni stretti e digrignai i denti. Presi il ragazzotto coatto per il colletto della felpa e gli ulrai in faccia:
"Testa di cazzo merdosa! Se tu insulti dinuovo il mio cucciolino, io spacco in due la testa a te e ad i tuoi amichetti del cazzo! Testone vuoto. Hai capito?!".
Con quella minaccia tirai fuori tutta la mia rabbia repressa da anni. Non avevo mai esternato in modo esplicito tutto il mio malessere oppure il mio vero io. Dentro di me ho una grande rabbia che risiede nella mia anima da quasi tutta la mia vita. Ora però non voglio più reprimerla, adesso voglio essere me stesso.
Ritornai al mondo reale quando mi accorsi che Lotussy stava stringendo il mio braccio con le sue manine pallide e che il gruppo di teletubbies era completamente sparito.
''Zaccone? Sei morto in piedi?" mi chiese con voce preouccupata, alzando lo sguardo per vedermi in viso. Aveva gli occhi color nocciola e le ciglia lunghe nere, essi erano coperti da degli occhiali neri. Sentivo che quel sentimento di rabbia prorompente iniziava a diminuire pian piano, ma era ancora dentro di me.
Quando i nostri occhi s'incontrarono lui si spaventó:
"Zaccone...perché hai gli occhi completamente rossi? Stai bene?" 
"Oh cucciolino...non ti preouccupare di queste cose. Pensa solo a rimanere carino e coccoloso per me, capito?" gli dissi sorridendo in modo affettuoso e gli diedi un bacio sulle labbra per stuzzicarlo. Lui di riposta divenne tutto rosso e mi mandó a fanculo, quanto era carino!
Dopo l'incontro spiacevole con i maranzini, Lotus ricevette una chiamata da una sua presunta amica "Nanuzza" e questa ''Nanuzza" cantava con altre persone in un locale, quindi propose al mio cucciolino babygworl di andare a cenare con me in quel locale. In realtá la chiamata si svolse in modo molto caotico che comprendeva le guance rosse del mio cucciolino, varie bestemmie e parolacce e risate fragorosa dalla presunta "Nanuzza".
Il cielo stava iniziando a scurirsi e divenne di un blu scuro, giá s'intravedevano le prime stelle.
Le strade della cara Pomerda iniziarono ad essere illuminate dagli alti pali della luce ed a desolarsi ma posti come le macchinette iniziavano a riempirsi di ganghine amatoriali di manzarini che iniziarono con il loro turno di rottura di cazzo.
Arrivati al locale "La tana dei Pierogi Smith"  ci sedemmo ed il cameriere ci venne incontro. ?Riconobbi che era il mio bro Jackone, o anche soprannominato "Jackomo Matteotti". Io e Jackone ci incontrammo un anno fa quando si trasferí nella mia scuola, la Beverly Kardashian Highschool. Entrambi eravamo per metá polacchi (Polacchi patriottici). Io per metá italiano e lui per metá americano del Texas. Dal primo momento in cui lo vidi sapevo che sarebbe stata una broromance a prima vista.
"Ciao Zaccone! Come stai? E chi è quel cucciolino con i capelli neri accanto a te? È cosí carino!" disse con un forte accento polacco, sorridendomi.  Concentrandomi sul mio amato lo sentii borbottare qualcosa con "fottiti" e "non sono carino!"
"Sto bene ma hey hey stai calmo bello. Il cucciolino con me è mio! E non provare a mettere le tue zampacce su di lui, hai capito? " dissi con fare scherzoso. Il cameriere rise e ci portó verso un tavolo.
Prestando piú attenzione al locale notai che era molto accogliente. Era piccolo ma accogliente, con vari quadri appesi al muro, lanterne che illuminavano il salone e fili di foglie aranciognole e rossastre che penzolavano dalle pareti, visto che ci stavamo avvicinando alla stagione autunnale. In sottofondo un'orchestra jazz. Ad accompagnare l'orchestra c'erano le voci delle persone che chiaccheravano tra di loro, risate che si mischiavano con la musica.
"Cosa vorreste ordinare cari?"
"Io una bistecca al sangue ed un vino rosso, grazie. Te Lotussino mio?" chiesi sorridendogli ed intrecciando la mia mano tra la sua.
"Io un'insalata e dell'acqua frizzante grazie."
"Di che tipo l'insalata, di pollo?"
"No, la voglio semplice. Sono vegetariano." disse in modo secco, il mio
"Ok. Sicuro che non vuoi bere niente eh? Per lasciarti un po' andare" disse con un sorriso malizioso mordendosi il labbro inferiore.
In quel momento, dentro di me, riapparse tutta la rabbia che sentti prima. Gli occhi ridiventarono di un rosso acceso e guardai dentto gli occhi scuri di Jackone, approfondendo il mio sguardo dentro la sua anima. Inarcai le sopracciglia all'ingiú, digrignai i denti e strinsi pugni.
Solamente dal mio linguaggio del corpo, lui si spaventó e in tutta fretta scrisse i nostri ordini per poi correre via.
Mi girai e vidi il mio cucciolino impietrito muovere solamente gli occhi e sul mio viso apparve un sorriso malizioso.
In quel momento l'orchestra si fermó e Lucia, la sorella minore del Jackone, inizió a suonare il violino mentre un'altra ragazza con i capelli ricci e gli occhi scuri inizió a cantare "If aint got you" di Alicia Keys. C'era un' altra persona che stava suonando la chitarra acustica in quel momento. Il tutto era molto armonioso e rilassante,mi sembrava di essere salito in paradiso. Sorrisi e feci scivolare la mia mano venosa sulla coscia di Lotussy, era cosí morbida...era come un antistress. Intanto le mie labbra si avvicinarono alle sue, sfiorandole ed iniziai a canticchiare il testo della canzone che stavano suonando:
"If aint got you with me baby...oohhh say nothing in this whole wide world dont mean a thing. If aint got you with me baby"
In quel momento le nostre labbra si toccarono. Il bacio inizió in modo gentile ma dopo diventó piu passionale. Io avvolsí le braccia dietro la sua schiena e lui le buttó dietro il mio collo. Quel bacio fu lungo e...vivo. Io mi sentivo vivo. Io ero vivo.
Sfortunatamente quel momento magico fu interrotto dalla cantante che strilló a squarcia gola quando ci baciammo ed il chitarrista piagnucoló dicendo:
"Potevamo essere io e Marie se quella stronza non si fosse scopata quella torinese anoressica di Shein! O come cazzo si chiama." Disse con una voce roca dalle sigarette.
"Oscar ti voglio bene ma non ne voglio a Marie quindi è meglio che se ne sia andata con quella."
Esclamò la riccia in fare sarcastico.
Il secondo fattore che rovinó il nostro bacio fu la suoneria a massimo volume del telefono di Lotus che suonava "Creep" dei Radiohead e lo schermo della chiamata del fratello di Lotussy.
"Si vede proprio che sei un incel,eh?"
"Stai zitto!" Era proprio un cricetino tsunderino!
Dopo aver pagato la nostra cena, camminammo per le strade buie e desolate di Pomerda.
"Come sei stato questa sera?"
"Bene dai...mi sento bene con te, mi sento...vivo"
"...Anche io mi sento vivo con te e posso essere il vero me. Sai per tutti sono sempre il daddy Zaccone, il piu grande e forte di tutti, ma sono solamente questo? Il boss della scuola? Ho sempre voluto tenere nascosto il mio lato piu vulnerabile, per paura di essere ferito successivamente. Con te... é diverso. io con te posso essere quello che sono veramente e tu mi accetteresti sempre. Tu non sei come gli altri." In quel momento sentii delle mani gelide sulle mie guance e mi ritrovai le sue labbra morbide sulle mie. Quel momento divenne magico.
Ritornati ognuno di noi a casa propria, ci iniziammo a messaggiare:
Zaccone: "Heyyy cucciolino, come stai?"
Lotussy: "Sto bene grz ⌯' ▾ '⌯ tu?"
Zaccone:"Sto bene  ･ิ▽･ิ "
Zaccone:"Ti devo dire una cosa..."
Lotussy: "Che cosa"
To be continued
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SPAZIO AUTRICE
Scrivere questo capitolo è stata un'impresa, ma ce l'ho fatta. (Vedi castoro_pelato. tu hai richiesto la parte due ed io dopo due giorni ho esaudito il tuo desiderio.) È attualmente mezzanotte e 15 e domani ho scuola + compito di matematica sull'equazioni (Pregate per me).
Come sempre condividete questo aborto con chi cazzo vi pare, votatemi perchè sennò io a fine mese non c'arrivo, girlbossate e slayate con la falce ed il martello 💋♥.