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Anna

1 anno prima

Quella sera ero al 18esimo di Pietro, stavo ballando in pista con Rosa, quando sentì un'altra presenza dietro di me

-sto ascenn pazz, tutt' quant' t uardn- Ciro si piegò all'altezza del mio orecchio, sussurrando quelle parole che mi fecero sorridere. Notai che Rosa era scomparsa dalla mia vista, e pensai volesse lasciarmi sola con suo fratello.

-e a te che t' n fott? Song a n'ammurata toij, mic ra lor- mi voltai completamente verso di lui, e posai le braccia attorno al suo collo, cominciando a dondolare al ritmo della musica in sottofondo

-chell' che è do mij, nun s uard, e soprattutto nun s tocc- scostò i miei lunghi capelli dietro la schiena, e mi baciò dietro l'orecchio là dove c'era tatuata una piccola rosa che avevo fatto per mia madre

-ti amo Ciro- sospirai poco distante dalle sue labbra, e lo vidi chinarsi ancora di più facendo sfiorare le punte dei nostri nasi

-pur ij t'amm Annarè- sfiorò di poco le mie labbra accarezzandomi la guancia, per poi attirarmi in un lungo bacio

-Ciro amma fa nu brindisi a fratit?- i secondi che seguirono dopo il bacio furono interrotti da uno degli amici di Ciro

-comm no. Vien Anna- mi prese la mano e raggiunsimo il centro della pista dove partì un grosso applauso per Pietro

-si a vita mij- vidi Ciro abbracciare sul fratello, ed in seguito stringere anche il suo migliore amico Francesco

-amò, vado da Rosa, l'ho lasciata sola prima- avvertì Ciro che annuì per poi darmi un rapido bacio, ed io mi avviai alla ricerca della piccola Ricci

-scusa se t'agg lassat a sol- la vidi seduta ad uno dei tavoli a lamentarsi per il dolore ai piedi causato dai tacchi

-ma qual scus, è semp bell a verè a fratm cuntent, e po sta cu te, e ij t voj bene Anna, comm a na sor- si alzò in piedi per abbracciarmi, ed io la strinsi ancora di più

-pur ij , comm a na sor- sorrisi guardandola, prima di essere interrotta da una mano che mi toccò la spalla

-Anna, Ciro t va cercann- mi voltai e vidi Francesco fissarmi. Guardai Rosa un ultima volta, e tornai a guardare il ragazzo

-arrivo- annuì e lo seguì. Percorsimo le scale per tornare alla pista, ma invece di svoltare, proseguì dritto, e cominciai ad essere confusa

-ma Ciro nun stev a chella part?- lo fermai, e lui si bloccò di scatto

-Anna. Ciro nun t merit, si troppa bell p sta cu n'omm e merd comm a iss- iniziò a parlare, ed io venni assalita da un immensa ansia. Eravamo lontani dagli altri invitati, non c'era traccia di Ciro, e lui aveva uno sguardo che non gli avevo mai visto.

-Francè ma c cazz ric, arò sta Ciro?- mi guardai attorno, sperando che da qualche parte di quel buio, sarebbe sbucato Ciro

-Annè a famiglia mij s sta pigliann e piazz re lor, presto a cummannam nuije napl. Lass' a Ciro, e statt cu me- in un attimo si avvinghiò al mio corpo, portando la sua testa nell'incavo del mio collo, cominciando a far strisciare le sue mani lungo le mie gambe

-Francè ma c fai, lassm- provai a dimenarmi quanto sentì la sua mano sfiorare la mia intimità

-si bellissim, m faij mbazzì, na femmn comm a te nun l'agg mai vist- provai a spingerlo lontano da me, mentre le sue mani continuano a vagare sotto al mio vestito, e ben presto scoppiai a piangere

-t'agg itt lassm- urlai con tutto il fiato e la forza che possedevo, e riuscì ad allontanarlo abbastanza da poter scappare via

-Anna- gridò il mio nome da lontano, ma io avevo ormai, quasi raggiunto la pista quando mi andai a scontrare bruscamente contro qualcuno.

Alzai di scatto la testa, ritrovandomi Ciro con un espressione preoccupata

-Annarè, che è stat?- mi accarezzò il viso, guardandomi negli occhi, che potevo solamente immaginare fossero arrossati

Scoppiai a piangere fra le sue braccia senza dire una parola, e lui non perse tempo a stringermi, accarezzandomi i capelli

-Anna che è succies? Coccurun ta tuccat? T'ann fatt coccos?- mi alzò il volto verso di lui, e mi asciugò le lacrime

-prumiettm ca' nu m lass mai- affondai ancora di più nel suo petto, singhiozzando quelle poche parole

-pcchè m ric chest? Anna m stai facenn preoccupà- il suo respiro aumentò, e riuscì a sentire i battiti del suo cuore accellerare a dismisura

-prumiettml Ciro- alzai un po di più il tono e lui mi accarezzò un fianco, capendo che la cosa mi turbasse parecchio

-to prumett- mi baciò mentre le mie lacrime bagnavano il nostro bacio

Quella sera Ciro insistette che rimanessi a dormire da lui. Non gli avevo accennato minimamente niente di ciò che era accaduto, ma aveva detto di non sentirsi sicuro a lasciarmi a casa mia.

-Anna, m' stai sentenn?- Silvia mi risvegliò dai ricordi. Calai gli occhi prima sul vassoio della mensa pieno di cibo che non avevo toccato, e poi li spostai sul Silvia che mi stava accarezzando la spalla

-scusa, nun c sto ca cap- mi passai una mano per la fronte, e spostai il vassoio in avanti, avvertendo un senso di disgusto al solo odore del cibo

-nun fa nient, nun er important. Stai penzann a iss ovè?- la bruna mi parlò ed io annuì alle sue parole

-sarà impossibil sta ca' dint cu iss attuorn- sbuffai portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio

Ero già stata all'IPM, e Ciro era entrato mesi prima, ma al contrario, la vecchia direttrice cercava di tenere ragazzi e ragazze il più distanti possibili, avevamo orari diversi per il cortile, la sala comune, e i colloqui. Ma soprattutto, in quei 3 mesi che avevo passato lì, Ciro non aveva mai provato a cercarmi pur avendo a disposizione tutti i mezzi per farlo.

-nun c penzà, sta tranquill-  posò un bacio sui miei capelli, per tranquillizzarmi, e con la coda dell'occhio notai che Viola mi stava osservando con aria minacciosa, mentre al suo fianco era seduta Serena, che cercava di scusarsi con gli occhi, mentre annegavo sempre di più nel mio mare di confusione.

Ciaoo!
Che ve ne pare della storia per il momento?
Questo è uno dei capitoli più importanti, nel quale si riesce a comprendere meglio il perché della rabbia di Anna, e del rammarico di Ciro.
Nei prossimi capitoli ci saranno altri importanti flashback e non vedo l'ora che li leggiate.
Al prossimo aggiornamento.
Bluemoon 🌙

Annarè | Ciro RicciWhere stories live. Discover now