Capitolo 1

183 9 1
                                    

Era buio, sapevo che non sarei mai dovuta andare a quella festa, infondo non conoscevo nessuno...non potevo credere di essermi cacciata negli stessi cazzo di casini per l'ennesima volta!

-Merda!

-Brutta zoccola vieni qui, non puoi scappare ormai. Siamo in tre, sei nostra!

-Vaffanculo! Piuttosto che farmi prendere da voi mi ammazzo! Mi fate schifo!

Sputai. Stavo correndo in un bosco e ad un certo punto mi trovai per una strada di Huntington Beach. Mi fermai un secondo per riprendere fiato e mi voltai. Loro non c'erano più. Come se fossero spariti nel nulla. Ero confusa.

Era tutto molto silenzioso, così silenzioso da far venire il mal di testa...non mi spiegavo ancora dove potessero essere quei ragazzi, avevo paura...

-Ah! Ti ho presa brutta stronza!

Tutto d'un tratto uno di loro mi prese e mi porto dietro un vicolo. Non volevo che succedesse di nuovo, dovevo impedirglielo, ma non potevo. Non ne ero in grado.

-Vattene via brutto bastardo! Lasciami!

Urlai

Non capivo come in una zona così abitata, la gente non sentisse le mie urla strazianti.

-Fermati che ora ti facciamo la festa...

Vidi un'ombra provenire dalla strada. Un uomo, più o meno alto, di corporatura massiccia, ma non troppo...ne approfittai e cominciai a gridare!

Mentre il "capo" di loro mi teneva al muro, un altro mi tappò la bocca, ma il ragazzo mi aveva sentito e venne in mio aiuto

-Che cazzo fate?!

-Merda! Via ragazzi!!

Il gruppo fuggì, quindi rimanemmo soli io e quell'uomo...non so il perché, mi aveva salvata, ma addosso mi era rimasta la paura che qualcuno volesse abusare di me...e cosa mi diceva che quel ragazzo non volesse farlo?

-Ehy, stai bene? Cosa ti hanno fatto?

Mi domandò.

Aveva degli occhi a dir poco stupendi, fra il verde e l'azzurro. Mai visto qualcosa di simile, sarei stata ore a perdermi in quel suo sguardo.

-Nulla...

Mi alzai e senza nemmeno ringraziare cominciai ad allontanarmi.

Sentivo che quel ragazzo si stava avvicinando a me, ma era calmo, non sembrava avere cattive intenzioni.

-Posso sapere il tuo nome?

-...Charlotte...

Sussurrai

-Okay Charlotte, vieni con me, ti do un passaggio a casa.

-No! Ehm...cioè, no. Vado da sola

Dissi imbarazzata. Non avevo la minima idea di cosa mi stesse prendendo. Non ero mai stata così timida. Mai.

-Dai, non ti farò nulla. Voglio solo portarti a casa e farti evitare altri guai.

-...okay

Mi portò verso la sua macchina e mi fece salire sul sedile del passeggero.

-Quanti anni hai?

Mi chiese

-Ho sedici anni...ma che cazzo importa a te?! Adesso portami a casa!

-Mh...scontrosa eh? Ti ho salvato il culo e mi ripaghi così?

-Si!

-Sei una grandissima stronza piccola ragazzina. Fattelo dire..

•Afterlife•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora