Il giorno seguente mi recai presso l'agenzia di Deku.
La sua segretaria, poche ore prima dell'appuntamento mi chiese una serie indefinita di fascicoli su dei vecchi casi, e finii, come al mio solito, per fare tardi.Quando sono in ritardo divento nervosa, e se sono nervosa divento davvero distratta.
Entrai nell'ascensore che stava per chiudersi, ma lo scatolone ricolmo di documenti mi oscurava la visuale
«Può premere il pulsante numero quattro?» chiesi cercando comunque di arrivare alla fila di pulsanti sul lato sinistro dell'ascensore
«Puoi premerlo anche da sola»«Merda!» esclamai, poggiando la scatola per terra
«Che ci fai qua?» chiese Bakugou
«Nessuno ti ha mai detto di farti i cazzi tuoi?» rispondere a domande con altre domande era la tattica giusta per evitare i suoi quesitiMi prese per il colletto della giacca e mi scaraventò contro la parete, potevo sentire il suo respiro sulla mia guancia. Il suo odore era leggermente cambiato, era più aspro.
«No, perché nessuno ha la faccia tosta che hai te» le porte dell'ascensore si aprirono nel momento esatto in cui il suo viso si avvicinò pericolosamente al mio
«Ah, vi siete incontrati, va bene, ormai il danno è fatto.» disse Izuku appena ci vide, «Forza seguitemi nel mio ufficio, siamo già in ritardo» altro che ufficio, quello era un vero e proprio appartamento, aveva persino il divano, io a malapena avevo una poltrona girevole.
«Reha non distrarti, comunque ci hanno convocato per un caso, dovremmo lavorare insieme»«COSA?!» esclamammo all'unisono io e Katsuki
«Cosa dovremmo farcene di un'impiegata?!» aggiunse il ragazzo al mio fianco«Kacchan, Reha non è una semplice impiegata, è il sicario del governo.» Deku ribaltó la scatola che avevo portato, facendo cascare tutti i fascicoli al suo interno contenenti i casi che avevo concluso nell'ultimo periodo.
« Ma te già lo sapevi vero...?» aggiunse l'eroe numero uno rivolgendosi al biondino
«Non sono mica stupido, figuriamoci se il governo metteva una come lei dietro una scrivania a non fare un cazzo»«Allora perché hai continuato ad infierire su questo?»
«Davvero non lo capisci?! Volevo che fossi tu a dirmelo.»«Si, ecco... non vorrei interrompervi ma devo, magari delle vostre cosa parlatene fuori da qui, torniamo a noi...» Izuku era in evidente difficoltà nel riprenderci ma aveva perfettamente ragione, eravamo lì per lavoro.
«Ci sono continui rapimenti e sparizioni di bambini, sopratutto dai paesi poveri. Ieri, Reha, prima di venire alla rimpatriata, si è recata al porto Rosso, ed è riuscita a salvare i bambini che erano in partenza» Midoriya mi diede la parola per continuare il discorso
«I sottoposti non sapevano molto, ad alcuni era stato detto che tutto ciò era a fin di bene, li avrebbero salvati da una vita di miseria e povertà. Secondo altri la storia è molto più cruenta. Ma nessuno dei presenti è riuscito a dirmi a cosa siano destinate quelle giovani vite.
Per ora sappiamo che i bambini rapiti hanno tra i 4 e i 5 anni, il periodo in cui si manifesta il quirk, probabilmente rapire bambini ancora privi di unicità è molto più semplice. Se avessero rapito me o Bakugou da piccoli saremmo riusciti a difenderci, mentre, se avessero rapito te, Izuku, non avresti potuto fare molto. »
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Come un fiocco di neve || Bakugou x reader
Fanfiction❄️I fiocchi di neve sono bellissimi e al contempo molto delicati. Basta un raggio di sole per farli sparire. Se fossimo noi quel fiocco di neve? Se il nostro cuore iniziasse a battere per quel raggio di sole? 💥 🔥 𝕮𝖔𝖒𝖊 𝖚𝖓𝖆 𝖈𝖆𝖓𝖉𝖊𝖑𝖆...