Ecco mi qui, sono Jessica ho 19 anni e vivo nel southside da quando sono nata. La mia infanzia era molto felice all'inizio, finché non ho perso in uno sfortunato incidente i miei genitori e sono finita a stare con questa strega di mia zia, vecchia e pure stronza.
Sono oramai passati dieci anni da quando vivo con questa vecchia ed è ormai ovvio il fatto che sia arrivata alla fine della sua corsa, ciò si può dedurre anche dai parenti che le stanno girando attorno sperando di avere in eredità questa casa.
Questa mattina mi sono svegliata con della musica a tutto volume proveniente dal piano di sotto.
Cazzo ore mi sentono.
Scesi di sotto senza nemmeno sistemarmi, ero in pantaloncini e un crop top nero corto.
"Che cazzo sta succedendo qui? Zia cos'è sto casino, cosa vogliono questi parassiti?"
Vidi mia zia nella sua sedia rotelle al tavolo accanto a uno dei suoi nipoti sanguisuga.
"La nostra cara zietta ha finalmente firmato il suo testamento! Vieni a leggere forza."
Tutti aspettavamo quel momento, volevamo capire cosa avesse deciso la vecchia, anche perché da questo testamento dipendeva il mio futuro.
Aveva lasciato la casa alla chiesa e i suoi soldi li aveva spartiti equamente tra tre dei dieci nipoti ed io non ero tra quelli.
"Cazzo! Zia ma che problemi hai? Io vivo con te da quanto oramai? Otto, nove anni?"
"Si ed è ora che tu ti tolga dalle palle! Nove anni, senza averlo scelto io, fosse stato per me eri in mezzo una strada da sempre!"
Non volevo piangere, salì al piano di sopra, presi un borsone e lo riempì con i miei vestiti, misi un paio di scarpe e scesi di nuovo al piano di sotto.
"Andatevene tutti a fanculo. Fanculo a te, fanculo a te e fanculo soprattutto a te vecchia del cazzo! Non mi vedrete più!"
Uscì da quella casa per un'ultima volta e sbattei la porta.
Camminai per un chilometro o due, fino a trovare un ponte.
Aprì il borsone, mi misi una felpa oversize e mi sedetti a terra.
"Ei bellezza tutto ok?"
Era una ragazza di colore con due bambine per mano che si è fermata davanti a me.
"Sei la ragazza che vive con la vecchia Wilson in fondo all'isolato, no?"
Mi accigliai e la guardai bene per capire se potesse essere qualcuno di mia conoscenza.
"Si."
"Ti va di entrare al caldo con me? Mi racconti la situazione? Ci aiutiamo nel quartiere!"
"No grazie, sono apposto così."
"Forza fidati, entri solo un attimo, parliamo e se poi vuoi andartene, potrai andare. Forza! Io sono Vi, Veronica."
Mi allungò la mano ed io mi sforzai di essere cortese, la afferrai e mi sollevai.
"Piacere Veronica, io sono Jessica."
Mi incamminai con le bambine e la ragazza dentro la loro casa.
Una volta entrati trovai un uomo a torso nudo, bianco con capelli corti.
"Oh lui è mio marito Kev, Kev lei è Jessica sta dalla Wilson in fondo alla strada."
"Molto piacere." Gli sorrisi e mi misi dietro Veronica.
"Kev porteresti le bambine di sopra a cambiarsi? Vorrei fare due chiacchiere con Jessica."
Kevin annuì e portò le bambine al piano di sopra con sé.
"Allora Jessica, accomodati pure. Allora... vuoi raccontarmi cosa ci facevi fuori, con quel borsone?"
"Mia zia stamattina ha siglato il testamento del quale non faccio parte, quindi presto o tardi mi ritrovo fuori da quella cazzo di casa e perciò ho fatto i bagagli, o meglio il borsone, e sono andata via."
"Capisco, tesoro, non puoi stare sotto quel ponte, senti io e Kev non possiamo inserirti qui per le bambine ma...."
La interruppi subito.
"Non preoccuparti, sei stato anche fin troppo gentile ad interessarti della mia situazione, non mi permetterei mai di chiederti di ospitarmi in casa, hai due bambine piccole, davvero tranquilla." Feci per alzarmi ma lei mi bloccò.
"Appunto io non potrei, ma posso aiutarti a trovare un posto. C'è una famiglia qui accanto, alla quale se gli parlassi io ti darebbero senza problema un posto letto. Sono i Gallagher. Non so se hai presente..."
Cazzo si Frank Gallagher era un caso perso, non voglio immaginare la famiglia.
"Si la famiglia di Frank.. Ti ringrazio, ma forse a quel punto meglio sotto un ponte no?" Lo dissi ridendo cercando di sdrammatizzare.
"Guarda, Frank oramai in quella casa non c'è quasi mai. I ragazzi sono apposto, quei pochi che ancora ci vivono. Ian ed il fidanzato Mickey stanno sempre fuori casa e tornano solo a dormire. Lip oramai ha una famiglia e sta cercando di andarsene di casa. Poi ci sono Debbie e la figlia Frenny, la piccola è adorabile mentre la madre alle volte un po' esagerata, ma è pur sempre una ragazza madre va capita. Poi c'è Carl e Liam, Carl ora è poliziotto ma è un Gallagher dentro ed una testa calda, mentre Liam è il più piccolino, un bravo ragazzino, anche se ultimamente segue un po' troppo Frank. Sai cosa? È ancora mattina! Andiamo a vedere se i ragazzi sono in casa, ti va?"
Come potevo rifiutare? Era una famiglia frenetica che non avrebbe avuto tempo per badare a me, ed io avrei avuto un bel posto letto.
"Dai va bene! Ci diamo un'occhiata."
"Kev io porto la ragazza dai Gallagher! Torno subito! Stai tu con le bambine!!"
Uscimmo appena sentimmo Kev acconsentire.
Arrivammo alla casa accanto ed entrammo, ero scioccata, la porta era aperta.
"Gallagher, ho una sorpresa per voi!"
"V! Fai ragionare Mickey! Non è giusto che sia Carl a prendere il seminterrato!"
Era un ragazzo coi capelli pel di carota che urlava nel soggiorno.
"Quella chi cazzo è V! Vabbè comunque io in quel tugurio non ci vado! Dormiamo nella camera singola di Fiona! Liam nell'altra stanza con Frank e Carl giù!"
Fu V ad interrompere la conversazione.
"Ragazzi tanto c'è una novità che cambierà questa vostra organizzazione, vi spiego, sediamoci."
Io seguì in silenzio V.
Lei e gli altri si sedettero al tavolo ed io rimasi accanto a V in piedi.
"Lei è Jessica la nipote della signora Wilson, non so se avete presente, la signora infondo alla strada. Ha bisogna di un posto dove dormire ed io ho pensato a voi...."
"Ci sta! Come te la cavi con i bambini? Con il lavoro mi fa comodo qualcuno che bada Frenny."
"Sisi sono brava con i bambini."
"Sentite io esco, non mi importa."
Il piccoletto di colore si alzò ed uscì dalla stanza.
"La possiamo mettere in stanza con Liam e Frank."
"Col cazzo! V ti ringrazio, ma te l'ho detto piuttosto che dormire con Frank Gallagher me ne torno sotto al ponte."
"Stiamo tutti fottutamente calmi! Tu non dormirai con Frank, piuttosto, Carl e se tu dormissi al posto di Liam e Liam con lei? La stanza ora Mickey non è importante. Dopo deciderete assieme." Si affrettò a puntualizzare V mentre Mickey stava per riprendere il discorso camere.
"No io con Frank non ci dormo, piuttosto dormo con la ragazzina della Wilson."
"Bene! Accordo trovato! Ora io scappo via, ho le bambine e l'alibi da mandare avanti. Ci vediamo con tutti stasera!"
Mi abbracciò e diede un bacio per poi uscire lasciandomi lì.
"Quindi.. dove posso sistemare le mie cose."
"Forza nel seminterrato con me, vieni." Disse il ragazzo che si chiamava Carl.
"Si, grandioso. Mi piaci già da morire! Io comunque sono Mickey, lui è il mio compagno Ian Gallagher."
Disse l'uomo abbracciandomi e stringendomi a sè.
"Oh beh, molto piacere." Dissi risistemandomi appena lui mi mise giù.
"Io sono Carl, ora avrei una certa fretta, quindi o ti sbrighi o andrai a dormire con frank."
"Dai Carl faccela un attimo conoscere prima di darle il tormento."
La ragazza con la bambina al suo fianco si avvicinò a me.
"Io sono Debbie e questa è mia figlia Franny."
"Io sono Jessica molto piacere." Le sorrisi e feci un occhiolino divertente alla bambina.
"Si ora che l'avete conosciuta possiamo andare a posare le tue cose!"
Seguì Carl silenziosamente tra i lamenti degli altri.
"Allora questo è il nostro seminterrato. Vedremo di portare giù un materassino o un divano, intanto faremo a turni, tra chi dorme in soggiorno sul divano e tra chi dorme qui."
"No senti io voglio stare tranquilla, non dormo sul divano in soggiorno dove chiunque può entrare, piuttosto dormo per terra qui, ma la camera almeno questa la posso chiudere a chiave."
"Dormire sotto al ponte però non ti metteva paura eh?"
Aveva ragione sarei andata a stare per strada se V non mi avesse raccattata subito.
"Si, menomale esistono donne e persone come V oserei dire. Sentì non voglio rischiare di dover incrociare Frank, dicono che sia anche abbastanza viscido con le ragazzine."
Mi guardavo la punta dei piedi in imbarazzo, era pur sempre suo padre.
"Senti ti assicuro che qui non ti succederà niente se non sarai tu stessa a metterti nei casini e vedrai che Frank lo incrocerai poco e nulla. Ora puoi sistemare le tue cose, io devo uscire, non toccare nulla di mio."
Se ne andò lasciandomi lì.
Sistemai il mio borsone su una poltrona lì vicino.
Mi tolsi la felpa e rimasi in crop top e pantaloncino, aprì il borsone e tirai fuori un'agenda, iniziai a scrivere coserà successo oggi è poi la riposi.
Salì al piano di sopra in cerca di qualcuno, ma non trovando nessuno decisi di sedermi sul divano e accendere la tv.
Erano davvero usciti tutti?
Non potevo fare nulla, non era casa mia, cosa avrei potuto fare?
Guardai un film che passava sul primo canale ma non durai più di un'ora.
Spensi tutto e tornai giù, presi un asciugamano e mi inoltrai alla ricerca di un bagno.
Fu più facile del previsto, trovai un bagno proprio al piano terra vicino le scale ma aimè c'era solo il bagno.
Salì le scale e bussando aprì un paio di porte.
Trovai un bagno con una vasca da bagno un po' arrugginita, ma andava bene.
Poggiai la porta ed iniziai a spogliarmi.
Riempi la vasca con dell'acqua tiepida, anche perché sembrava non riuscire a riscaldarsi maggiormente.
Mi misi dentro e rimasi lì rilassandomi un po'.
Faceva strano lavarmi in una casa non mia, ma almeno ero serena.
"E questa bellezza qui è un regalo per me Liam?"
"Frank dai vieni fuori da lì!"
Cazzo Frank! Merda! Aveva detto quel coglione che non lo avrei quasi nemmeno incrociato.
"Fuori da qui!!"
"Vieni a spingermi tu fuori da qui!" Disse il vecchio ridendo.
Il bambino provava a tirarlo via, ma imbarazzato cercava di tenere lo sguardo basso; io nel frattempo cercavo di coprire il possibile con le mie braccia, l'asciugamano era troppo distante per me.
"Che cazzo succede qui?! Carl, Ian, datemi una mano!"
Vidi Mickey tirare via con Ian Frank.
"Cazzo Frank togliti da qui."
Una volta che i ragazzi chiusero la porta, mi sollevai dalla vasca ma non trovavo i miei vestiti.
Presi l'asciugamano che non copriva nemmeno tutto il seno e cercai di coprire quello che potevo.
"Cazzo! Quel vecchio ha preso i miei vestiti! Carl!!"
Carl arrivò cercando di aprire la porta del bagno, che io questa volta avevo prontamente chiuso a chiave.
"Sentimi bene, quel barbone del cazzo mi ha fottuto i vestiti. Fa qualcosa cazzo!"
"Apri questa cazzo di porta e fammi entrare." Io sbloccai la porta, Carl mi allungò una camicia bianca ed un pantalone marrone.
"Metti questi intanto, poi giu ti rimetti i tuoi forza."
Io li afferrai e mi vestì, nonostante mettere dei pantaloni senza le mutande mi facesse schifo.
Uscì fuori dal bagno e ad aspettarmi c'era solo Carl in boxer.
"Mi dispiace. Andiamo dai."
Lo seguì senza dire una parola fino al piano di sotto.
"Grazie per i vestiti."
"Si sono i miei, non sapevo che cazzo fare, mi spiace non volevo, spero non ti abbia toccato o altro."
"Nono tranquillo, solo, non deve più succedere cazzo."
Lui annuì e si mise alcuni suoi vestiti, io aprì il borsone cercando dell'intimo.
"Ti aspetto di sopra, tra poco tornano gli altri e pranziamo."
Misi l'intimo, cambiai i pantaloni scegliendo una gonna di jeans, sopra lasciai la camicia di Carl, facendo un nodo in modo che non fosse troppo lunga e arrotolando le maniche.
Salì al piano di sopra dove oramai c'erano tutti tranne Ian.
"Ciao a tutti!"
"Ei mi spiace per Frank, tranquilla non succederà più." Debbie mi si avvicinò e mi abbracciò.
"Davvero come se non fosse successo, grazie però." Ricambiai l'abbraccio e mi andai a sedere a tavola vicino a lei.
"Ma questo bel disegno sul frigo chi lo ha fatto?"
La figlia di Debbie a queste parole saltò dalla sedia ed iniziò ad urlare "Io!Io!Io!"
"Sei un'artista fenomenale!"
"Ho portato il pranzo ed anche un fratello!" Arrivò Ian seguito da un ragazzo alto, biondo cenere e muscoloso venire verso di noi e con in mano delle buste.
"Pollo, patate e crocchette."
Tutti applaudimmo.
Mi presentai all'ultimo dei fratelli Gallagher, Lip ed iniziammo a mangiare.
STAI LEGGENDO
Con te - Carl Gallagher
FanfictionQuesta storia parla di Jessica e dell'incontro che le stravolgerà la vita e che le darà una famiglia ed una nuova vita.