[ITA] la festa d'addio al mondo: parte I

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+ - benvenuti, lettori del giornale scolastico. oggi è una bella giornata di sole. le lezioni sono finite da un pezzo e c'è nell'aria una sorta di quiete prima della tempesta. stasera dovremmo festeggiare la fine dell'anno scolastico, ma purtroppo il poeta la scuola l'ha finita d'un pezzo.

certo, non si smette mai di imparare, ma la festa di cui parleremo è un'altra.


[...] <- reminder: questo simbolo indica una pausa.


trafitto sono

dall'ultimo minuto del mondo.


mi trovo a guardare il cielo

ibernato in una posizione di sfida:


ginocchia in alto,

braccia che le tengono salde,


una felpa più larga di me

che fa da preludio alle mie ali.


una nera, come l'ego,

l'altra bianca, come l'Io.


guardo lo sfilare delle comete,


luccicano forte e lasciano dei simboli.


si frantumano nel vuoto blu del cielo

non appena cerco di coglierle.


vorrei spiccare il volo

ma andrei incontro ad una disfatta

siccome rimanere nello stesso posto

è meglio che andarsene via.


dall'altra parte della strada

c'è un corteo di ragazzi

che inneggia la morte

come se fosse la loro unica speranza.


@ - mh.. hai cercato di creare una scena surreale. nella tua mente però è troppo vaga e per questo anche il foglio ne risente. non devi farti abbindolare dalla voglia di scrivere qualcosa che "funzioni", altrimenti rimarrai incatenato nella ricerca di immagini poetiche che piacciono al pubblico. e, scusami, qual è il tuo pubblico?


[non apprezzo molto le critiche.]


hanno maschere antiche in volto

e credono di star scegliendo il paradiso

perchè pregano qualcuno diverso

da loro stessi.


e se ci fosse un modo per verificare

l'esistenza di un'essere superiore

sicuramente la fede del mondo crollerebbe

poichè solo allora

avremmo la scelta di non credere.


io invece, cerco d'aggiustarmi l'aureola

e soffio aria calda nel vento

per avere un tocco d'etereo in più:


ho una mano fredda ed una calda.


si scambiano baci mentre le sfrego.


ho molti calli,

ma non voglio mostrarli.


l'argenteo della mia ala sinistra

è evidenziato dalla lucente luna

che sta piangendo

perchè tra poco il suo amato se ne andrà.


io la guardo e non ho modo di intervenire

poichè sono pronto a sopperire

assieme al pianeta che m'ha cresciuto.


(~.~)/ - ho il compito di spiegare alcune teorie dell'artista. mi è sconosciuto il motivo di tale richiesta da parte sua, ma adempirò al mio compito. [nome del poeta] crede nella reincarnazione, ma ha una propria teoria a riguardo. secondo la sua visione, la maggior parte delle persone sono intrappolate in quelli che lui definirebbe "cerchi karmici". preferisce tuttavia utilizzare il termine coniato da Nietzsche, ovvero "eterno ritorno".


[credo basti, per ora.]


seduto su una macchina d'antiquariato,

mi domando se l'esistenza

potrebbe mai porre fine a se stessa


e mi ritrovo di nuovo qui,

nel luogo definito come "ora":


che definizione perversa!


perché, ieri non esiste?


[...]


le persone cominciano a danzare,

soggiogate da un tiranno

che non permette loro

di cambiare direzione.


spiegando la mia ala destra,

quella nera come il manto di un corvo,

sventolo la mia concezione con una folata

che si attanaglia

sulla fiamma tenuta viva dagli stolti.


"ora ascolterete un nuovo tiranno,

che vi porterà nei luoghi sepolti,

dentro il cimitero dei sogni."


# - dovresti tentare di scrivere una sceneggiatura, sai?


[potrei, ma mi pesa.]


(@.@)/ - comunicazione di servizio.

interrompiamo la trasmissione siccome la lunghezza della stesura si sta facendo abbastanza considerevole.

il poeta vorrebbe dire di più, ma cercheremo di aggiornarvi al più presto sui prossimi episodi. nel frattempo, potete tartassarlo telepaticamente (sempre che voi sappiate usare la telepatia, si intende).

b@zze sp3rimentali/exp3rimental dr@ftsWhere stories live. Discover now