"Sabrina questa è già la seconda ecografia.
Ti vuoi decidere a parlare con Pablo?" Suo padre stava perdendo la pazienza.
"Papà ti prego.
Già sai come la penso." Chiuse il discorso senza più parlare.
Dopo qualche ora si recò guidando a casa dei fratelli González.
Era lì per il pranzo e insieme a Fernando aspettò Pedro e Pablo che erano ancora in allenamento.
"Amore" Pablo si fece scappare quella parola appena vide Sabrina intenta a mettere i piatti a tavola.
Da dietro la strinse forte mettendo la testa di lato, le diede un bacino e si misero a mangiare.
Fer guardava la sua migliore amica in modo anomalo.
Era un pó scioccato per il comportamento dei due anche se lei gli aveva spiegato la situazione.
"Dai Pedro!!" Lei diede una serie di ceffoni al numero 8 che era intento a rubare dei pezzettini di prosciutto dal suo piatto.
"Falla mangiare che ne ha bisogno!" Affermò Fer beccandosi un'occhiataccia e un calcio sotto al tavolo dalla sua migliore amica.
Dopo pranzo andarono in cameretta a giocare alla play.
"Voglio vedere chi vince" Sabrina si mise in piedi guardando lo schermo.
"Siediti" Pablo la tirò sulla sua gamba e lei fu costretta a sedersi.
"Perché metti sempre queste maglie larghe??" Pablo sospettoso fece quella domanda ma senza darci troppo peso.
"Ultimamente non mi va di vestirmi alla moda e in modo femminile.
Perché faccio schifo?" Con la sua solita risposta pronta.
"No. Sei sempre bella" Pablo sorrise concentrato a giocare.
Lei mise una mano intorno al collo del sivigliano e guardò la sfida tra i due spagnoli.
"Ho vinto seee" urlò Pedro.
Pablo fece il musino e lei gli diede un bacio sulla fronte.
I loro occhi si incatrarono ed erano troppo vicini per evitare la situazione.
I loro cuori battevano all'impazzata ma lei era determinata a non lasciar scappare nessun bacio.
Non era pronta, un bacio avrebbe dato via a una serie di avvenimenti che non era ancora pronta a vivere.
"Non lo fare per favore" pregò Pablo di non guardare più le sue labbra per evitare il bacio.
"Venerdì parto..." fece scattare Pablo come una molla dopo quelle parole.
"Dove vai?" Si allarmò il calciatore.
"Vado con Cristina in Egitto per un mese, ho bisogno di staccare un pó la spina" aveva convinto i genitori e aveva trovato già una sostituta per Cris in negozio in modo che potessero viversi al meglio quella vacanza.
"Un mese?" Pablo si intristì.
"Un mese.
Un mese in cui devi stare tranquillo.
E se vuoi scoparti qualcuna fallo pure.
Non mi importa tanto siamo solo amici adesso" rispose lei.
"Non mi voglio scopare nessuna.
Sto pensando solo che mi mancherai un sacco" aveva ancora il viso schifato per la frase iniziale.
Anche se avesse avuto voglia,avrebbe usato la sua mano.
Voleva davvero dimostrargli che poteva ancora fidarsi di lui.
"Prima di partire andiamo a cena solo io e te?" Chiese.
"Certo" lei accettò volentieri.~
Uscì dal cancello con un vestitino blu che Pablo le aveva fatto consegnare a casa con tanto di bigliettino.
Per la mi princesa
Tuo Pablo"Possono passare gli anni ma ogni volta che ti vedo mi cade la bocca a terra" era rassegnato alla bellezza di quella ragazza.
Il signor José intanto stava spiando la situazione dalle telecamere sperando che sua figlia quella sera potesse dire tutto a Pablo.
"È bellissimo..." Si trovarono su una spiaggia con tanti tavoli e candele.
Si vedeva Barcellona in tutta la sua bellezza e il rumore del mare in sottofondo era paradisiaco.
Il cameriere li fece accomodare al tavolo che Pablo aveva prenotato.
Presero il menù per decidere e poi ordinarono senza troppi dubbi.
Pablo allungò la sua mano e Sabrina capendo il gesto mise la sua in quella del ragazzo.
"Come farò senza di te?
Con chi passerò le giornate?
Pedro mi fa solo innervosire quando giochiamo alla play" sbuffò facendo ridere Sabry.
"Tornerò presto"
Lei metteva in continuazione la mano avanti alla pancia in modo che Pablo non notasse la piccola sporgenza.
Non si notava affatto e poteva stare più che tranquilla ma la sua ansia era forte.
Cenarono chiacchierando sul mese che non si sarebbero visti.
"Facciamo una passeggiata in riva?"
Pablo si alzò e le prese la mano per poi dirigersi dove voleva andare.
Lei accettò e tolse i tacchi per sentire meglio la sensazione che la riva dava.
"È freddissima" inziò a saltellare.
Pablo la prese a modi sposa e la fece girare un pó.
Si guardarono negli occhi ancora una volta ed entrarono nel loro mondo.
Lui avvicinò le sue labbra ma lei indietreggiò con la testa.
"Mi fai scendere per favore" lei a testa bassa scese dalle braccia dello spagnolo.
"Scusa...
Non volevo farti diventare triste" la abbracciò toccandole i lunghi capelli.
Aveva paura, aveva paura di farsi ancora male.
Fecero una bella passeggiata sulle rive della bellissima Barcellona per poi dirigersi in macchina.
"Voglio il gelato"
"Non te lo meriti.
Mi lasci solo per un mese" rispose Pablo guidando.
"Ma stai zitto.
Chissà quante te ne scoperai sto mese." Lei molto ironica con un sorrisino fece uscire quelle parole.
"Si poi vediamo a fine mese.
Magari sei priprio tu ad un uscire con qualche tipo in Egitto" Si lamentò Pablo pensando che potesse succedere.
"Sii con il cemmello esco" rise Sabrina.
Andarono verso una gelateria e presero quel gelato che tanto desiderava in quel momento.
"Mh" lei assaporava con voglia il gelato al gusto di vaniglia.
"Sei priorio una pasticciona" Pablo gli fece notare che stava sporcando tutto il vestito che le aveva regalato.
Pablo la pulì più volte con il fazzoletto facendo scappare qualche risatina mentre scuoteva la testa.
"Fatti i fatti tuoi" rispose ridacchaindo.
Dopo un pó si recarono sotto casa della ragazza e si salutarono.
"Domani mattina avvisami quando parti e quando arrivi.
Stai attenta e fatti sentire" le fece mille carezze su quel viso che gli sarebbe mancato troppo.
"Si...fai il bravo" disse senza pensarci troppo.
"Cioè voglio dire fai quello che vuoi!" Si corresse facendo ridere Gavi.
"Faccio il bravo stai tranquilla" Si scambiarono un sorriso a trentadue denti.
"E gioca bene!!" Lei fece per scendere dall'auto ma lui la fermò con delle semplici parole.
"Non mi saluti?"
Lei non sapeva come comportarsi,era difficile, cosa avrebbe dovuto fare?
Non si sarebbero visti per un lungo mese e un saluto banale sarebbe stato ridicolo.
Senza alcun dubbio però fece la cosa che gli sarebbe mancata di più.
Abbracciò Pablo e restò tra quelle braccia muscolose che la facevano sentire al sicuro per molti minuti.
Lui le baciò la fronte e lei scese per poi recarsi fuori il cancello.
Pablo aspettò che lei rientrasse per poi tornare a casa sua.Ragazze cosa ne pensate?
Raga perché non ha tante visualizzazioni la storia?
È bruttina? Scrivo male?
Qual'è il problema!!???
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El príncipe de Los Palacios~Pablo Gavi
FanfictionIl 5 agosto del 2004, sotto il segno del Leone in Spagna precisamente a Los Palacios y Villafranca, Siviglia nacquè un bambino di nome: Pablo Martìn Páez Gavira. crebbe in fretta e già nella tenera età andò a vivere a Barcellona lontano dalla sua f...