Jiyoung's pov:
Uscì dal locale con passo spedito.
Per fortuna che questa serata doveva essere divertente.
Il trasferimento obbligatorio a Busan. Il buttafuori, Namjoon, quello che anche quando sono uscita mi ha fissato male, ha fatto una scenata davanti a tutti, che si poteva anche risparmiare. Poi Hyejin, che non so nemmeno più che fine ha fatto ed infine quel Jungkook ha peggiorato le cose.
Il suo atteggiamento importuno e fuori luogo, il suo volto indisponente e la sua voce seducente, proprio queste sue caratteristiche hanno dato il quadro della situazione per concludere questa serata al meglio.
È da solo un giorno che sono qui e sto rimpiangendo tutto. Niente sta andando per il verso giusto.
Entrai nella macchina di Hyejin e mi chiusi lì dentro. Portai i miei gomiti sul cruscotto dell'auto e le mie mani tra i capelli, sbuffando. Mi massaggiai le tempie, con movimenti circolari, duri e fluidi per rilassarmi, ma niente da fare.
«Voglio sparire e non tornare più in questa città di merda.» sbottai.
Mi faceva male la testa ed anche i piedi, per via dei tacchi che portavo. Cominciai ad arrabbiarmi ancora di più quando non vidi Hyejin tornare.
Aspettai ancora altri minuti, che sembravano interminabili, ma niente da fare. Decisi di chiamarla, portai il telefono al mio orecchio ma anche lei non mi rispondeva.
E se quel ragazzo di prima le avesse fatto qualcosa?
Il mio battito accelerò e sentì l'ansia farsi spazio nel mio corpo. Presi grandi respiri. Inspirai ed espirai a ritmi contati.
«Hyejin dove sei finita?»
Poi, portai la mia schiena contro lo schienale del sedile e mi sistemai alcune ciocche che erano cadute davanti al mio viso.
Non è il mio posto.
Busan non è la mia città e non lo sarà mai.
Voglio andare via.Fuori si sentiva solo il rumore delle auto o moto frecciare lungo la strada, il sottofondo della musica cadente in quella discoteca, faceva battere il mio cuore a tempo.
Sono passati minuti interi, sembravano illimitati. Mi ero addormentata sul sedile, quando sentì sbattere la portiera. Mi svegliai di scatto ed aprì gli occhi in maniera flemmatica.
«Ben sveglia.» sentì dire da una voce.
Con il buio pesto nel cielo, era complicato riconoscere la persona, ma so che era Hyejin.
«Hyejin...» sussurrai, con gli occhi ridotti in due fessure e la voce leggermente fievole per il sonno. «Che ore sono?»
Lei lanciò un'occhiata a me e poi al suo telefono.
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𝐒𝐦𝐨𝐨𝐤𝐢𝐞 | 𝐣𝐣𝐤
Fanfiction|𝐈𝐍 𝐂𝐎𝐑𝐒𝐎| Lee Jiyoung, è una delle tante ragazze, nata a Sinsa, un paese poco conosciuto in Corea del Sud. Jiyoung, all'età di ventun'anni, riuscì finalmente a ritornare nel suo paese di origine, lasciando l'America, città dove è stata cresc...