Parte 1 : TAYLOR

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Fissai la finestra di vetro colorato. Dopo la valanga , la terra era immobile e l'aria era silenziosa. Tutto era bianco: il cielo , la terra e l'orizzonte.

La luce della luna brillava attraverso le spesse nuvole , facendo scintillare la neve fresca come mille diamanti incrostati sulla superficie terrestre.

Non c'era alcun movimento nella terra arida , nessun suono. Tutto era stato sepolto.

Mi allontanai dalla finestra e mi chinai per infilare i miei spessi stivali marroni sui piedi nudi , infilando le estremità dei pantaloni di cotone.

Legai i lacci e poi mi raddrizzai , aggiustando la camicetta di colore nero.

Mi diressi verso le due grandi porte della cattedrale ornate di oro e pietre preziose . Spazzolando le ciocche dei miei lunghi capelli con una mano , spinsi leggermente una delle porte con l'altra.

Si aprì sbattendo contro un lato dell'edificio. Sentii delle voci di protesta provenire dall'interno.

Uscii fuori sulla neve immacolata. Scricchiolava dolcemente sotto i miei passi. L'aria era gelida , ma il freddo non mi disturbava.

Mi infilai nella notte , chiudendomi la porta alle spalle , e mi precipitai nel paesaggio bianco.

La terra intorno a me era stata sferzata dal vento e gli alberi erano piegati verso di me , pesanti di neve e rami spezzati.

<<Ciao , mamma>>. Sentii una voce profonda.

Mi voltai di scatto. Ulrich era in piedi dietro di me. Un leggero vento artico gli arruffava il petto nudo ma senza fargli venire la pelle d'oca.

Mi rivolse un piccolo sorriso.

<<Sono un ingegnere>> , disse porgendomi una pergamena di carta , <<Anzi , dottore in ingegneria>>. Il suo sorriso si allargò. Ridacchiai leggermente , esaminando il foglio.

<<Ben fatto>> , affermai , restituendogli quel foglio.

<<Grazie!>> Lo infilò nella tasca posteriore , poi diede un'occhiata alla tundra. Annusò l'aria , poi si accigliò verso di me.

<<E' stata una valanga pesante. Non sento alcun odore di preda>> , mi disse.

<<Lo so>> , mi guardai intorno con lui , annusando l'aria e percependo solo neve. <<Dovrò andare molto lontano per trovare qualcosa che non sia stata sepolta>>

<<Posso venire con te , se vuoi. Non mi nutro da una settimana>> , si offrì. I suoi occhi azzurri brillavano. Io sorrisi , scuotendo la testa.

<<No , vai a mostrare il tuo attestato a tuo padre e tua nonna. Sono sicura ne saranno orgogliosi. Sai che non hanno  idea di cosa faccia un ingegnere , in questo secolo. Tornerò presto con il pranzo>> , risposi.

Ulrich esitò , poi annuì obbediente.

<<Va bene. Buona caccia , mamma>>. Mi rivolse un piccolo sorriso , poi si girò e scomparve. Riuscii solo a sentire lo sbattere delle pesanti porte della cattedrale dietro di lui.

Nuovamente sola , sgattaiolai via , dirigendomi verso sud attraverso la piccola valle circostante , annusando l'aria in cerca di prede.

Ogni tanto mi imbattevo in un coniglio o in un cucciolo d'alce , ma erano congelati. Il loro sangue era troppo pieno d'acqua per essere bevibile.

Mi ritrovai presto vicino l'autostrada. L'odore di benzina permeava il vento. Avvicinandomi , notai che la strada era coperta da un sottile strato di neve , solo qualche strascico della valanga.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 10, 2023 ⏰

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