26. Il coraggio di spezzare le proprie catene

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Gli studenti "colpevoli" erano seduti in silenzio nella biblioteca, il luogo vuoto quasi amplificava l'atmosfera carica di tensione creatasi per via dell'ordine impartito dalla preside. Nessuna parola circolava nell'aria, solo la rabbia si manifestava attraverso sguardi e silenzi. Erano come pezzi di puzzle sospesi in un contesto estraneo, vestiti con eleganza ma intrappolati tra le polverose scaffalature.

Con il suo caratteristico portamento severo, la donna fece il suo ingresso. Scorse ciascun ragazzo con uno sguardo scrutatore, ma trascorsero alcuni minuti prima che aprisse bocca.

"Avete considerato le conseguenze delle vostre azioni?" chiese con una sorprendente calma nella voce.

Senza esitazione, Gideon rispose, il tono piatto denotava un senso di resa. "Non siamo stati noi. È stata Gossip Witch."

La preside annuì, riflettendo. "Avete delle prove concrete?"

"Guardate l'ultimo post. È chiaramente una confessione!" Gideon replicò, la sua voce ora portava una sfumatura di frustrazione.

La McGrannit si sistemò gli occhiali a mezzaluna, quindi rispose. "Abbiamo letto il post, io e gli altri insegnanti. Tuttavia, l'account anonimo non ammette esplicitamente di aver compiuto l'atto in questione. I nomi sui muri sono i vostri. Ho un po' le mani legate, ragazzi."

"Verremo sospesi o espulsi?" chiese Caroline, l'ansia evidente sul suo volto.

"Ho riflettuto su questo, ma non ritengo sia opportuno. Seguiremo il suggerimento di Gossip Witch: vi sarà negato il permesso di tornare a casa per le vacanze natalizie. Rimarrete qui con noi, tutti insieme."

La preside si allontanò, lasciando sul suo volto una traccia di dispiacere.

"Gossip Witch ha vinto. Passeremo le vacanze qui al castello" mormorò Charis con un accenno di amarezza.

"Ma perché ci vuole qui?" chiese Arvel, il suo sguardo perso sul tavolo.

"Credo che averci tutti qui insieme possa creare dinamiche interessanti, segreti e situazioni che Gossip Witch potrà sfruttare a suo vantaggio..." rispose Cormac, incrociando le braccia.

"C'è qualcosa di strano," intervenne Gideon. "Gossip Witch ha sempre rivelato ogni segreto senza esitazione, ma non ha mai agito personalmente. Prima la festa di Halloween, poi il ballo. Perché ora sta agendo in prima persona?"

Caroline aggrottò la fronte, poi annuì, ma nell'aria c'era un senso di incertezza mentre nessuno sembrava voler affrontare il dilemma in quel momento.

Quando la discussione sembrò concludersi, i ragazzi iniziarono ad alzarsi per andarsene, ognuno portando con sé il peso di quella strana situazione. Tuttavia, Caroline afferrò delicatamente il braccio di Charis, chiedendole silenziosamente di parlare da parte.

"Ho un'idea," disse Caroline. "Ma ho bisogno del tuo aiuto."

"Un'idea per cosa?" chiese Charis, inclinando il capo con un'ombra di scetticismo.

"Forse possiamo scoprire chi si nasconde dietro Gossip Witch!"

La serpeverde non poté trattenere una risatina, che ferì Caroline come uno schiaffo emotivo.

"Sono seria" insistette Caroline.

"Car, ci hanno già provato in passato, ma nessuno ci è mai riuscito."

"Perché Gossip Witch non ha mai agito personalmente! Gideon ha ragione" ribatté Caroline, con determinazione.

"Parlane alla preside" suggerì sua sorella.

"Non ho abbastanza prove. Ti prego, Charis, per una volta fidati di me..."

Charis si prese un momento per riflettere, poi annuì lentamente.

bad kids, good liesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora