in love with the devil

THE DREAM

"ciao nick ci vediamo domani a scuola"
"chi è quello con cui sei tornata a casa?"- papà
"è un mio compagno di classe"
mi tira uno schiaffo in volto
"ah davvero ora mi trascuri per un tuo amico, non puoi avere degli amici egoista del cazzo, preparami il pranzo"-papà
"papà sono le 17 non è tardi per pranzo?"
mi tira il secondo schiaffo che mi fa cadere a terra
"tu non mi puoi dire ciò che è giusto fare,prendimi il wisky e preparami il pranzo!"-papà
"s-scusa o-ora v-vado"
"già ti conviene ma puoi fare il tutto anche senza una mano no?"-papà
prende un coltello e lo ficca nella mia mano sinistra

URLO

fiú era solo un sogno,per fortuna

la mia infanzia è sempre stata un incubo perché dalla mia nascita mio padre incominciò a bere e drogarsi, di conseguenza picchiava mia madre.
siamo riuscite a scappare in Germania ma poi lei si ammalò quindi gli assistenti sociali mi riportarono in città del Messico da mio padre per farmi continuare q vivere l'incubo.

per un po' di tempo ho pensato che quegli assistenti sociali erano amici di mio padre e lui stesso gli aveva detto di riportarci lì da lui.

mi giro di lato e vedo bill accanto a me che mi accarezza i capelli dolcemente
" un incubo?" mi chiede
"già,tu invece cosa ci fai nel mio letto?"
"oh non ti ricordi,ti sei addormentata tra le mie braccia e appena ti ho appoggiata sul letto mi hai chiesto se potevo restare con te"

sento le farfalle in pancia ogni volta che lui mi sta vicino.

POV BILL
(poco prima del risveglio di jas)

ero a letto con clara, il mio 'oggetto personale'
eh no non stavamo dormendo,lei è una ragazza piccante dai capelli rosso fuoco e gli occhi scuri e a mandorla, non ci ho mai parlato perché sinceramente non mi interessa.

lei mi serve solo per sfogarmi
ero sul punto di venire quando...

"bill, jas si sta per svegliare vai accanto a lei, e magari rivestiti"

dice tom spalancando la porta interrompendo me e clara

" bisognerebbe bussare sai?"
"non stai facendo nulla che non faccio anche io quindi non mi scandalizzo per una innocente scopata, ora va da jas."

guardo clara ancora sotto di me, le faccio segno con la testa di andarsene.
lei mi teme, e fa bene sa di cosa sono capace.
in poco tempo mi rivesto e mi infilo delicatamente nel letto di jas

dopo poco lei urla e le prima cosa che mi viene in mente è che la principessa ha fatto un incubo

POV JASMINE

" non ti preoccupare ci sono io ora"
mi sussurra bill
allunga le braccia verso di me e mi attira a lui facendomi arrivare contro il suo petto caldo.

mi abbraccia dolcemente e mi accarezza i capelli

"me ne vuoi parlare di questo incubo?"
"ok, era sulla mia infanzia, specialmente su mio padre.
lui è un ubriacone drogato quindi è sempre stato molto cattivo..."

POV BILL

lei non riesce a dirlo ma ho capito che suo padre la molestava e la violentava, mi dispiace così tanto per lei, non se lo merita.

quindi lei ha colto l'occasione per scappare dal messico e venire qui, era in cerca della libertà che non ha mai avuto.

eppure ora si trova qui tra le braccia di un assassino, psicopatico e molestatore che esegue gli ordini di suo fratello pazzo

"torno subito tu aspettami qui" le dico mentre le lascio un bacio sulla fronte

lei annuisce ed esco subito dalla stanza dirigendomi in cucina dove so bene che c'è tom

"tom lei non se lo merita lasciamola andare"
gli dico in attesa di una risposta
"no, lei deve entrare a far parte della banda, sai bene quanto vale quella ragazza non possiamo lasciarcela scappare"~ tom
"ti piace vero?"~ bill
"no io non mi innamoro delle ragazze, io le uso e basta, poi lei si deve innamorare di te non di me"~tom

dopo queste parole decido di portarle la colazione a letto perché d'altronde lei non ha motivi di essere trattata come una prigioniera

busso*

POV JASMINE

appena bill esce dalla stanza mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.

'sappiamo dove sei e con chi sei, ti ricordo che devi lavorare per noi.
fa innamorare bill.'
                 
                  da toshiro

d'istinto decido di guardarmi attorno e vedo che fuori dalla finestra succede qualcosa